I nomi dei futuri ministri secondo voci ed indiscrezioni di Giuseppe Medici

I nomi dei futuri ministri secondo voci ed indiscrezioni I nomi dei futuri ministri secondo voci ed indiscrezioni Roma, 9 novembre. Alla vigilia del conferimento dell'incarico di formare il governo all'on. Moro, corrono molte voci sui nomi dei futuri ministri. Sembra certo che la de avrà quindici dicasteri compreso il Presidente del Consiglio, 1 socialisti cinque, i socialdemocratici tre ed i repubblicani due. Secondo un'ipotesi, che alcuni assicurano della massima attendibilità, Moro vorrebbe che gli altri tre segretari — Saragat, Reale e Nenni — entrassero nel governo, eventualmente con la carica di vicepresidenti, ministri senza portafoglio. Ma secondo altri Nenni riterrebbe più opportuno rimanere fuori, e Saragat sarebbe più indicato come ministro degli Esteri. Per gli Esteri si fanno anche i nomi di Attilio Piccioni e di Fanfani. Quest'ultimo però (ripetiamo che si tratta sempre di voci) sembra non voler assumere ora incarichi diretti. Al ministero dell'Interno viene data quasi certa la conferma dell'on. Rumor. Un'intesa sembra abbozzata per 1 tre ministeri finanziari e per quello delle Partecipazioni Statali: tecnici di ciascuno dei quattro partiti sarebbero chiamati a dirigerli: Ugo La Malfa (pri) al Bilancio e alla Programmazione; Emilio Colombo (de) al Tesoro; Roberto Tremelloni (psdi) alle Finanze e Riccardo Lombardi (psi) alle Partecipazioni Statali. Ai socialisti, oltre la vice presidenza e le Partecipazioni Statali, si attribuirebbero I ministeri dei Trasporti e la Aviazione civile (il sen. Luigi Mariotti o l'on. Achille Corona), della Sanità (il sen. Domenico Macaggi) e del Turismo e Spettacolo (Giovanni Pieraccini). Altro candidato ministro socialista, oltre quelli indicati, è l'on. Antonio Giolitti. Più nutrita la schiera dei candidati sottosegretari del psi, comprende i senatori Simone Gatto, Fenoaltea, Tolloy, Alberti e i deputati Guadalupi, Bensì, Anderlini, Matteo Matteotti, Paolicchi, Venturini. I socialdemocratici oltre a Saragat e Tremelloni avranno un terzo ministro: forse l'on. Luigi Preti, al Lavoro e alla Previdenza sociale. Per 1 sei posti di sottosegretario si fanno i nomi dei deputati Secreto, Orlandi, Romita, Giuseppe Amadei, Lupis, Ceccherini e del senatore Angrisani. Il solo sottosegretario repubblicano sarebbe Camangi. Per quanto riguarda i democristiani candidati al quindici posti di ministro e ai diciotto di sottosegretario, sono numerosi. Oltre Moro, Piccioni, Colombo, Fanfani e Rumor, dei quali s'è detto, per le cariche di ministro si fanno i nomi dell'on. Ferrari Aggradi e Bernardo Mattarella (Agricoltura), del sen. Giacinto Bosco (Grazia e Giustizia), dell'on. Giovanni Battista Scaglia (Pubblica Istruzione), degli on.li Luigi Gui e Giulio Andreottl (Difesa), dell'on. Fiorentino Sullo ^Lavori Pubblici), del sen. Enrico Roselli, dell'on.- Giulio Pastore, . del sen. Stanislao Ceschi, dell'on. Carlo Russo e dell'on. Umberto Delle Fave (Poste e Telecomunicazioni), del sen. Giuseppe Medici e Giorgio Bo, dell'on. Alberto Folchl, dell'on. Giuseppe Togni e cosi via. Candidata ministro sarà anche una deputata de: Elisabetta Conci. «. a.

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