L'intenso ritmo delle consultazioni

L'intenso ritmo delle consultazioni L'intenso ritmo delle consultazioni Saranno concluse stasera - Ieri dalle 9,30 alle 21,30 il Presidente Segni ha ricevuto Gronchi, i presidenti e gli ex presidenti delle Camere e del Consiglio, i rappresentanti democristiani e comunisti - L'on. Saragat, dopo il colloquio, ha dichiarato : il centro-sinistra è necessario, ci sono ancora incertezze ma verranno superate (Nostro servizio particolare) Roma, 6 novembre. Le consultazioni del Capo dello Stato per la soluzione della crisi governativa sono cominciate stamane e si concluderanno domani sera. Alle 9 il presidente Serrni era già nello studio al piano terra dell'ala del palazzo detto « della vetrata ». Alle 9,20 squillavano le trombe «per l'arrivo dell'ex \ presidente della Repubblica | Giovanni Gronchi e pochi istanti dopo il ciclo degli incontri era avviato." Gronchi è uscito dallo studio del Presidente dopo 40 minuti. Nessuna dichiarazione. Merzagora, presidente del Senato, è stato trattenuto a colloquio per mezz'ora e all'uscita si è limitato ad augurare buon lavoro ai giornalisti. Nulla anche da parte del presidente della Camera Bucclarelli Ducei e dell'ex presidente del Senato Meuccio Ruini. Più tardi l'on. Leone, consultato (35 minuti) come ex presidente della Camera, ha constatato che gli ex presidenti delle assemblee non avevano fatto alcuna dichiarazione e che pertanto egli era tenuto a seguirne l'esempio. Hanno fatto eccezione Saragat-e Terracini, ricevuti a colloquio come ex presidenti dell'Assemblea Costituente. L'on. Saragat ha dichiarato: t Sono venuto a titolo strettamente personale perché i nostri gruppi parlamentari non sono stati ancora convocati. Ili sono permesso' di dire al Presidente della Repubblica chi- noi riteniamo assolutamente necessaria la formazione di ui governo di centro-sinistra. Vale a dire con la partecipazione diretta del partito socialista italiano. Non ho bisogno di dirvi che il capo del gover no risulta du una designazione ununime dei partiti. Ritengo che il governo di centro-sinistra avrà l'autorità per affrontare e risolvere non soltanto i problemi immediati, che in questo momento preoccupano il Paese (mi riferisco in particolare a questa incipiente spinti inflazionistica che deve essere energicamente frenata e combattuta). Il governo dovrà inche affrontare i problemi di fondo della nazione attenuan do gli squilibri che esistono nella nostra economia. € La strada maestra — ha continuato Saragat — per raggiungere questo risultato è l'aumento della produzione vale a dire la mobilitazione di tutte le energie produttive del Paese. A coloro che temono l'esperimento del centro-stni-j stra vorrei dire che sbagliano. Ci troviamo di fronte ad un fatto positivo. Ci sono milioni di lavoratori italiani, circa // milioni e mezzo, che attraverso i loro rappresentanti al Parlamento partecipano direttamente alla vita e alla organizzazione dello Stato democratico. E' pur vero che ci sono margini di incertezza ma ciò è inevitabile: avviene per tutti gli atti che sono destinati n mutare in meglio le sorti del nostro Paese. Del resto questi elementi di incertezza saranno attenuati con la pratica del governo, con la collaborazione di tutte le forze che al governo parteciperanno. « Vorrei aggiungere -r ha concluso il capo socialdemocratico — che la mia convinzione nella bontà della formula del centrosinistra non nasci da una improvvisazione: è il risultato di una lunga espe rienzn sempre posta al semi zio della democrazia, del nostro sforza per ottenere l'unio nt dei ceti medi, degli operai e dei contadini più evoluti ». Terracini ha esordito con drastico giudizio: « Siamo allo stesso punto di quattro mesi fa. Sono cioè passati quattro mesi del tutto inutilmente per il Paese, ma non inutilmente invece per la de che si è goduta per tale periodo il monopolio governativo. Tuttavia, — egli ha aggiunto — sarebbe estremamente rischioso voler credere di poter riprendere oggi la situazione dal punto in cui era quattro mesi fa. Perché in questi quattro mesi, come aveva giustamente detto il presidente Leone nelle sue dichiarazioni programmatiche, molti problemi hanno continuato a marciare ed è difficile oggi affrontarli e prendere le risoluzioni necessarie per risolverli. Bisogna dunque comprendere che la strada da imboccare è completamente diversa da quella imboccata quattro mesi fa e naturalmente da quella seguita nel corso di tutti gli anni passati ». E' quindi cominciata la serie degli ex presidenti del Consiglio. Per primo Ferruccio Parri che ha chiuso i colloqui della mattinata e che ha fatto ai giornalisti la seguente dichiarazione: « Quello che vorrei dire è che la situazione si presenta con un nodo di difficoltà del tutto particolari, perché mi sembra che non si sia mai — nella nostra storia parlamentare recente — associata così strettamente la necessità, anzi l'urgenza improrogabile di una azione riformatrice organica e profonda insieme con la delicatezza, tutta particolare, di congiuntura politica, e con le difficoltà specifiche — che vi sono note — della congiuntura economica. Le difficoltà economiche sono serie ma, a mio giudizio, non allarmanti; e possono certamente .essere superate, ma esigono un tempo di assestamento — questa è una]delle circostanze particolari dell'attuale crisi — che non deve bloccare quell'opera riformatfice che deve essere la caratteristica di un governo di preciso netto impegno politico. Quello che io ora auguro è che si possa formare un governo solido fortemente qualificato ed insieme prudente e adeguato a circostanze così particolari ». Nel pomeriggio sono stati ricevuti Pella, Fanfani e Sceiba: colloqui sempre di mezz'ora e nessuna dichiarazione. Fanfani ha augurato ai giornalisti « Buon lavoro », Sceiba ha detto: «Ufi dispiace, ma non ho nulla da comunicare». Togliatti, com'è sua consuetudine, ha invece parlato a lungo ai microfoni dopo essere stato a colloquio con Segni insieme al sen. Perna che sostituiva il capo dei senatori comunisti, Spano, assente da Roma. Togliatti ha esposto rapidamente la linea del pei rispetto al centro-sinistra affermando che le condizioni del Paese si sonò aggravate rispetto alla crisi governativa del maggio scorso e che c per superare questa situazione è assurdo credere che sia sufficiente una operazione politica al vertice ». Dopo aver dichiarato che la politica del nuovo governo deve costituire una effettiva csvolta a sinistra», Togliatti ha fatto riferimento al problema della delimitazione della maggioranza dì centro-sinistra nei confronti del pei. Egli ha esaltato la forza del pei, dichiarando che i comunisti hanno il diritto di chiedere che le loro proposte siano sempre tenute in considerazione. .Ma < a questa posizione viene opposta la richiesta di una spac catura verticale sul terreno politico e parlamentare, quasi per esorcizzare ogni nostro contributo alla soluzione dei gravi problemi che interessano le masse lavoratrici. Mi sia consentito replicare — egli ha concluso — che si tratta di un assurdo, che distorce dai suoi fini e rende vano ogni tentativo di vero rinnovamento della vita politica, che rende vano in particolare ogni tentativo di rendere effettivamen te possibile l'avvento alla direzione politica delle classi la voratricì ». Poche battute sono state poi pronunciate dai capi dei gruppi parlamentari della de, Gava (Senato) e Zaccagnini (Carne ra) che hanno lasciato lo studio di Segni alle 21,50. Gava ha detto: < Le cose vanno bene secondo quanto era previsto. Non c'è niente di nuovo ». Quando è stato chiesto se avevano indicato dei nomi al Capo dello Stato, Zaccagnini ha risposto: < Il nome che abbiamo fatto credo lo intuisca no tutti ». E Gava ha aggiunto: < Secondo le indicazioni già note ». I giornalisti hanno insistito: < Avete fatto il nome di Mo ro ». Zaccagnini ha detto: < Sì, abbiamo fatto il nome di Mo ro ». Con questa prima indicazione, che dà ufficialità ad una previsione largamente scontata, si è chiusa la prima giornata delle consultazioni. Domani saranno ascoltati da Segni i capi dei gruppi parlamentari del partito liberale, del movimento sociale, della socialdemocrazia (Saragat non tornerà, ma sarà sostituito dall'on. Orlandi), del partito socialista e, in serata, dai se gretari del partitio repubblicano e del partito di unità mo narchica. f. d. 1.

Luoghi citati: Pella, Roma