Kruscev: Se gli S. U. non cedevano dovevano passare sui nostri cadaveri

Kruscev: Se gli S. U. non cedevano dovevano passare sui nostri cadaveri Dichiarazioni ad un gruppo di industriali americani Kruscev: Se gli S. U. non cedevano dovevano passare sui nostri cadaveri "Ma sono lieto che a Berlino non si sia sparato" - Il capo sovietico sostiene che i militari americani accettarono i controlli - L'Urss, ha detto, potrebbe rinunciare agli acquisti di grano negli Stati Uniti - Tuttavia chiede di incrementare gli scambi: "Abbiamo bisogno di macchinari per fabbriche chimiche" - "Non siamo in difficoltà economiche e continueremo la corsa alla Luna" Washington smentisce di avere accettato i controlli (Nostro servizio particolare) Mosca, 6 novembre. Parlando oggi ad un gruppo di uomini d'affari e di giornalisti americani- in visita a Mosca, Kruscev ha detto che il blocco di Berlino è stato tolto perché il comandante del convoglio degli Stati Uniti ha accettato i controlli chiesti dai russi. « Ed è un bene che sia finita cosi — ha aggiunto — altrimenti forse voi ed io non saremmo stati qui, oggi. Noi non avremmo ceduto e loro (gli americani) sarebbero dovuti passare sui nostri cadaveri ». Dopo questo minaccioso accenno alla catastrofe atomica che avrebbe potuto sconvolgere il mondo per una mediocre questione di principio (la « conta > degli uomini a bordo degli automezzi americani), Kruscev ha insistito sulla prova di forza imposta dai russi a Berlino, e vinta, quasi a stabilire un parallelo con lo smacco subito dai sovietici a Cuba. Aveva l'aria di dire: ora siamo pari. Ad un certo punto ha dichiarato: «Non appena i comandanti del convoglio americano hanno accettato di osservare la procedura in vigore da molti anni, essi sono siati immediatamente autorizazti a proseguire... Sono stati i vostri — ha aggiunto facendosi d'improvviso conciliante — a provocare l'incidente. Noi non volevamo attriti di questo genere. Il nostro desiderio è di avere buoni e amichevoli rapporti con voi e di sviluppare le relazioni economiche ». L'incontro con gli uomini di affari americani e durato tre ore. Si è parlato un po' di tutto. Ad un certo momento il capo sovietico ha detto 'che l'Urss potrebbe rinunciare all'acquisto di grano negli Stati Uniti. «Potrebbe accadere — ha quasi gridato — che vi lasceremo mangiare il vostro grano... Ho l'impressione che si potrebbe anche non giungere ad un accordo nelle lrattativ. Ho appena avuto alcune informazioni sullo sviluppo dei colloqui in corso negli Stati Uniti e abbiamo inviato istruzioni ai nostri rappresentanti perché dicano che se gli americani continuano a insistere sulla vendita di grano a condizioni discriminatorie allora la nostra delegazione romperà le trattative e partirà ». Tuttavia, l'Urss desidera in- n o tensiflcare gli scambi con l'America" c Se volere assicurar" vi dei profitti — ha detto Kruscev ai suoi ospiti — offrite macch inari ». La Russia, ha precisato H Primo ministro, ha bisogna di macchinari destinati a stabilimenti per la produzione di fertilizzanti chimici, anticrittogamici, antipa- ] rassitari. Non occorrono crediti: « Abbiamo i capitali — ha dichiarato Kruscev. — Ne abbiamo a sufficiènza... Ma se non volete commerciare, è affar vostro. Noi possiamo farne a meno e commerciare al' trettanto bene con la Germania Occidentale, con l'Italia, l'Inghilterra, il Giappone e molti altri Paesi ». A questo punto è stato chiesto a Kruscev: « Perché avete rinunciato al viaggio alla Luna? Forse per ragioni economiche? ». Kruscev ha risposto: «Non abbiamo mai detto di rinuw cinre al programma lunare. Siete stati voi a dirlo. Voi continuate ad attendere che noi rinunciamo al viaggio per difficoltà economiche. Bene, signori, io vi dico: toglietevelo dalla testa. Oggi la situazione economica del nostro paese è eccellente e domani e nel futuro lo sarà ancora di più». Il lungo colloquio ha toccato un'ampia gamma di questioni. Kruscev ha ricordato di aver detto una volta: <Noi vi seppelliremo ». E a questo proposito ha affermato: « Quando dissi questa frase — e questa frase è stata commentata molto spesso — che vi avremmo seppellito, non voleva dire affatto che sarei stato io in persona a seppellirvi. Prima di tutto, non sarei in grado di farlo. Il capitalismo è troppo grande e il mio fisico non me lo -permetterebbe. Neppure intendevo dire che il comunismo sovietico avrebbe seppellito il capitalismo americano. Ma ciò che questa affermazione sottintendeva e sottintende è che in seno al capitalismo americano emergeranno le forze che dimostreranno come il capitalismo sia sopravvissuto a se staso... ». Kruscev ha ammesso francamente che gli Stati Uniti sono il paese più ricco del mondo. <Voi — ha detto — rappresentate i circoli finanziari e industriali degli Stati Uniti, che sono oggi il paese più ricco del mondo. Per ora, siamo al secondo posto, dietro di voi Ma vogliamo raggiungervi e occupare il primo posto ». Alla domaftda se la attuale generazione potrà vedere la riuniflcazione della Germania e se le truppe russe saranno ritirate almeno in parte dalla Germania Orientale, Kruscev ha risposto con un gesto di insofferenza: « Risponderò a questa domanda, ma il modo in cui la avete posta già mi fa capire che non comprendete i motivi dello stazionamento delle nostre truppe in Germania. Noi non siamo lì per un qualche vantaggio economico. Al contrarto, dal punto di vista economico, lo -stagionamento delle nostre truppe in Germania costa danaro... I motivi sono interamente politici... Posso dire che se la rivoluzione socialista dovesse affermarsi in Germania Ovest — e non posso dire quando ciò accadrà — allora nutrirei considerevoli speranze nella possibilità di riunire la Germania. « Sulla possibilità di ridurre le forze armate in Germania, questo è possibile e in effetti noi.lo proponiamo. Per. quanto ricordo, vari anni fa proponemmo che le truppe straniere in Germania venissero ridotte di un terzo. Quella nostra proposta è ancora valida ». a. p. Il capo del governo russo, con un gruppo di esponenti Kruscev, a destra, ieri al Cremlino durante l'incontro dell'industria degli Stati Uniti (Tel. «Associated Press»;