Oggi le dimissioni del governo Leone I partiti di ironie a scelte decisive di Vittorio Gorresio

Oggi le dimissioni del governo Leone I partiti di ironie a scelte decisive SI apre II periodo delle trattative per II centro "Sinistra Oggi le dimissioni del governo Leone I partiti di ironie a scelte decisive II presidente del Consiglio lascia il suo alto incarico secondo le scadenze prestabilite: ha diretto con grande equilibrio e correttezza il Paese per quattro difficili mesi - L'on. Segni comincerà subito le consultazioni - L'incarico sarà affidato quasi certamente a Moro - Slamante si riunisce la direzione democristiana - La sinistra socialista annuncia che nessuno dei suoi aderenti parteciperà ai colloqui per il nuovo ministero, né accetterà l'eventuale offerta di incarichi (Dal nostro corrispondente) Roma, 4 novembre. Domattina alle dieci si riunirà a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri, per una seduta che si ritiene avrà brevissima durata. Dopo un saluto di circostanza del presidente on. Leone, i ministri dichiareranno di mettere a sua disposizione i rispettivi portafogli, e l'on. Leone si recherà successivamente al Quirinale per comunicare al Capo dello Stato le dimissioni del governo. Il Presidente della Repubblica, secondo la norma d'uso, si riserverà di accettarle pregando in pari tempo l'on. Leone di rimanere in carica per il disbrigo degli affari di ordinaria amministrazione. La crisi ministeriale per la formazione di un nuovo governo — che sarà il £5" dopo la caduta del fascismo — sarà quindi aperta anche sul piano formale, dopo che, per la sostanza, era già stata anticipato da ripetuti annunci ufficiali e ufficiosi. Lo stesso onorevole Leone aveva infatti informato di considerare il proprio mandato limitato al periodo di attività necessaria per gli adempimenti costituzionali urgenti, come l'approvazione dei bilanci che è stata infatti ultimata entro il SI ottobre, E' stata in questo modo rispettata una scadenza, come del pari è stato rigorosamente rispettato dall'on. Leone l'impegno assunto all'atto della formazione del governo « ponte > di non compiere alcun atto politico che potesse in qualche modo compromettere la situazione generale in vista della ripresa di un colloquio fra i partiti del centro-sinistra. All'onorevole Leone in particolare, oltre che al suo governo nell'insieme, va dato atto di questa piena correttezza e lealtà politica, essendosi egli tenuto nei limiti che si era prefissi. Tale riconoscimento viene formulato unanimemente dai quattro partiti del centro-sinistra, ma anche da parte dell'opposizione nessuna voce si è levata in tono di accusa o recriminazione per quanto riguarda la condotta degli affari e la gestione del potere in questi difficili mesi della vita nazionale, che avrebbero potuto risultare anche più difficili, se all'on. Leone fossero mancate quelle eminenti doti di misura e di equilibrio che oggi gli valgono concorde gratitudine da parte del paese. Mentre così gli viene rivol- to un saluto riconoscente per la saggezza e O sanso del dovere da lui posti a servizio della cosa pubblica, l'attenzione generale si rivolge con accresciuto interesse alle fasi che immediatamente seguiranno per la soluzione della crisi e la formazione del nuovo governo. Il presidente della Repubblica darà subito inizio alle rituali consultazioni, convocando in Quirinale successivamente Vex-capo dello Stato, sen. Griotian-ni Gronchi, gli expresidenti di assemblee legislative, gli ex-presidenti del Consiglio e i capi dei gruppi parlamentari dei diversi partiti. A parte quelli che saranno gli apprezzamenti delle personalità interpellate a titolo individuale, si sa con certezza che le designazioni di maggiore peso politico — quelle cioè fatte responsabilmente a nome dei partiti — convergeranno sul nome dell'on. Aldo Moro, segretario della democrazia cristiana. A suo favore si pronunceranno infatti i capi dei gruppi parlamentari della de, del psi, del psdi e del pri, le cui forze sono largamente sufficienti per costituire una maggioranza stabile. Sembra pertanto certo che ni termine delle consultazioni l'on. Segni affiderà a Moro l'incarico di costituire il nuc vo governo, e in questa previsione gli organi dirigenti dei partiti sono già al lavoro per la predisposizione delle intese opportune fra quanti si accingono a partecipare al governo, o per la definizione dei rispettivi atteggiamenti, nel caso dei partiti che rimarranno all'opposizione. Per la stessa mattina di domani, alla stessa ora della riunione del Consiglio dei ministri, l'on. Moro: %a quindi convocato la direzione della de per un esame della situazione. Era stata prospettata in questi giorni l'opportunità di tenere una « riunione allargata », invitando cioè a parteciparvi anche gli ex-presidenti del Consiglio democristiani, Sceiba, Fella e Fanfani, ma è prevalsa la considerazione che poiché la direzione democristiana è unitaria, comprendente cioè rappresentanti di tutte le correnti, la necessità non si pone. Sarà eventualmente la stessa direzione in sede deliberante a richiedere il prò-lprio allargamento per consulto.^Sembra comunque scartata l'ipotesi di una convocazione del Consiglio nazionale, secondo quanto avrebbe chiesto l'on. Scelba, il quale tuttavia, non disporrebbe del numerai necessario di firme (un quin-i to dei componenti del Consi-m glia) per proporre la ricìiie-i sta in modo formale. JforoJ] peraltro, sarebbe d'opinione che le deliberazioni già prese dal Consiglio nazionale il i agosto scorso, poi confermate in occasione delle assemblee dei deputati e dei senatore forniscono una base sufficiente per definire la piattaforma democristiana in vista delle trattative con gli altri partiti. La direzione del pri ha già tenuto la sua riuntone nella] giornata di oggi ed il Consiglio nazionale del partito è convo-t caio per i giorni 9 e 10 petr\ l'esame e l'approvazione dei' documenti politico - economU'i elaborati dagli on. Reale e Zia Malfa. Nei giorni 7, 8 e 9 \si riunirà a sua volta il comitato centrale socialdemocratico p»:i ascoltare una relazione dell'opti. Saragat ed approvare un documento che il psdi si risenta di presentare come proprio contributo alla definizione &el programma di centro-sinisttra. Per i partiti di opposizione si sa die l'esecutivo del msA è convocato per mercoledì 6 *.ovembre. mentre domani si rìu nirà nella sede di via Frattiina la direzione del pli congiuntamente ai comitati direttivi c'ei gruppi parlamentari libera li <Non ci occuperemo di viaggi sulla Luna», ha dichiarato l'on. Malagodi, annunciando- il proposito di compiere un severo ed attento esame della situazione politica, che si etmcluderà con una denuncia Idei pericoli che un rilancio ilei centro-sinistra comporterebbe per l'economia e la finanza -ilei paese. Anche nell'ambito dei partiti del centro-sinistra alcune voci si levano contro il rilancio delia formula. Per la sinistra del psi l'on. Avolio ha detto che gli appartenenti alla corrente non assumeranno in nessun caso incarichi governativi, < per motivi di pjrincipio», né faranno parte (iella delegazione socialista ehei sa¬ rà impegnata nelle trattative: Nel psdi, rimane ferma l'opposizione dell'on. Paolo Rossi e dei; suoi amici della destra, che tuttavia non fanno parte del comitato centrale del partito '.non avendo raggiunto il minimo dei voti prescritto nel lo per cento. Ciononostante alla riunione del comitato centrile sono stati invitati anche Hutti i parlamentari, ciò ■ III II! ( lill 11 II1III 11 llll l-JIM litllll I III iltlllllll I II II! che consentirà all'on. Rossi di esporre egualmente il suo punto di vista. Nella de, finalmente, un altro tentativo è stato compiuto dagli esponenti della corrente centrista del Veneto perché sia evitata la formazione di un governo di centro-sinistra. Nel corso di un convegno tenuto a Padova, dopo lo svolgimento di relazioni degli ono¬ I] III IM II I Milli 11111> 1IIIIII tlllllllt»tlillt1lll revoli Bettiol, Gonella, Ron anato e Greggi, è stato infatti votato un ordine del giorno nel quale si afferma che la mozione conclusiva del congresso del psi «non accoglie nessuna delle condizioni irrinunciabili poste dalla coscienza democristiana >, e si dichiara quindi inutile ogni ulteriore trattativa con il psi. In questo senso è stato rivolto un espli¬ i*llll1lllllllfl«ltillll*llltll»illlltflllllll1litlllllfllli cito invito u,gli organi centrali della de. Tra opinioni contrarie e positivi propositi di intesa, il bilancio sembra comunque concludersi, alla vigilia delle dimissioni del governo Leone e dell'apertura ufficiale della crisi, in senso favorevole al rilancio della politica di centrosinistra. Vittorio Gorresio iaililllilllllll II 11 III IIIII lill 11 11 lltltll 11(11 Ila

Luoghi citati: Padova, Roma, Veneto