Festeggiato ieri a Carignano il sessantennio della società di Maurizio Caravella

Festeggiato ieri a Carignano il sessantennio della società Festeggiato ieri a Carignano il sessantennio della società Carignano, lunedi matt. A Carignano, ieri, si è festeggiato il sessantennio della società di calciò. Il piccolo centro piemontese ha una squadra di cui in genere la cronaca si occupa poco: ha ripreso a gareggiare dopo anni di forzata inattività solo la scorsa stagione ha terminato il campionato di terza categoria a centroclassifica. Anche questo anniversario della fondazione, senza lo spirito d'iniziativa di alcuni volenterosi, sarebbe passato quasi inosservato. Ma qualche settimana fa improvvisamente, si è formato un <comitato promotore»: sono stati affissi manifesti per i tifosi, sono stati convocati un centinaio di ex giocatori, raggiunti con una cartolina anche nei posti più lontani. All'appello hanno risposto in 120 e per Carignano, ieri, è stata una giornata di festa. Una giornata semplice, alla buona: era il modo ideale, d'altra parte, per festeggiare degnamente il sessantennio della società. Giocatori e dirigenti vecchi e nuovi, tifosi di ogni età e di ogni ceto sociale, hanno assistito dapprima ad una messa officiata da don Francesco Ferrando, il cappellano del Torino (è di Carignano e ci tiene a farlo sapere), quindi hanno scoperto al campo sportivo una lapide in memoria dei dirigenti, dei giocatori e dei tifosi scomparsi. E la conclusione, come sempre avviene in certi casi, si è avuta davanti ad una lunga tavolata imbandita, Sulle pareti c'erano fotografie e vecchi giornali che ricordavano il periodo « d'oro » del Carignano, e parecchi, i più anziani, sono rimasti a lungo ad osservare quei « cimeli >, rivedendo se stessi insieme a compagni che non hanno mai dimenticato Nel 1920 la squadra giocò addirittura in serie A, assieme alla Juventus, al Torino, alla Pro Vercelli e ad altre formazioni titolate. Sono ancora In molti, nel piccolo centro piemontese, a ricordare con orgoglio quel campionato. Adesso 1 tempi sono cambiati, il Carignano quattro anni fa dovette interrompere l'attività. Le difficoltà finanziarie erano notevoli, i sacrifici del dirigenti non bastavano, e non bastavano neppure le sovvenzioni dei semplici tifosi. Ma la scorsa stagione il club è rinato, attorno alla squadra (formata quasi interamente da ragazzi locali) adesso c'è un entusiasmo nuovo. Il presidente è Filippo Nicoslano, un impresario edile; la squadra è allenata da due ex giocatori, Elio Costamagna e Vittorio Tosco, i quali si occupano anche dei giovanissimi. Una volta l'obbiettivo era lo scudetto, adesso è la promozione in seconda categoria. Ma per Carignano si tratta ugualmente di un traguardo importante. Maurizio Caravella

Persone citate: Elio Costamagna, Filippo Nicoslano, Francesco Ferrando, Vittorio Tosco

Luoghi citati: Carignano