Bandito con taglia di cinque milioni catturato di notte nei campi di Nuoro

Bandito con taglia di cinque milioni catturato di notte nei campi di Nuoro Accerchiato su una collina ha tentato di nascondersi Bandito con taglia di cinque milioni catturato di notte nei campi di Nuoro E' Luigi Serra, di Orane, autore di diversi rapimenti - «Non sparate», ha gridato agli agenti presentandosi con le mani in alto - Ancora fitto il mistero sull'identità del fuorilegge ucciso in conflitto ad Orlo - Un avvocato dichiara : « Il suo vero nome non è Miguel Atienza ma non posso dire di più, per ora » legge ucciso nel conflitto a fuoco con la polizia nel « Supramonte » di Orgosolo. Il «caso» dell'Atienza non sembra possa essere chiarito facilmente. Oggi l'avvocato Bruno Bagedda del Foro di Nuoro, difensore del bandito latitante Graziano Mesina sul cui capo pende una taglia di 10 milioni, si è recato nel cimitero di Nuoro ed ha deposto un mazzo di garofani rossi sulla fossa comune del campo 2", contrassegnata col n. 196, dove è stato sepolto « Miguel Atienza ». Il legale ha fatto anche celebrare una messa. Poi, avvicinato dai giornalisti, ha rifiutato di fornire precisazioni e richiesto di alcuni chiarimenti su chi fosse in realtà l'ex legionario si è limitato a dire che « il suo vero nome non è Miguel Albert Atienza Ponte ». Ed ha soggiunto: « Non posso dire altro ». Le ricerche presso le fonti ufficiali non hanno dato miglior esito. Il certificato scritto nel registro del cimitero di Nuoro dice: « Cadavere di sconosciuto, di sesso maschile, dall'apparente età di 20-25 anni, altezza metri 1,60-1,65; sepolto nella zona terza, campo secondo, num. 196 ». A questo cadavere la polizia italiana e l'« Interpol » stanno ora cercando di dare un nome. Un nome che conoscono soltanto poche persone, due fra le quali gli avvocati Bruno Bagedda e Baingio Piras, che di Mesina e del suo luogotenente sono i difensori e che, a quanto sembra, si mantengono in continuo contatto epistolare con i parenti del sedicente Atienza. a. p. (Dal nostro corrispondente) Sassari, 27 giugno. Uno dei più pericolosi banditi del Nuorese, il venticinquenne Luigi Serra, di Orane, colpito da parecchi mandati di cattura per sequestro di persona a scopo di estorsione e sul cui capo pendeva una taglia di cinque milioni di lire, è stato catturato la scorsa notte nelle campagne di Nuoro durante un rastrellamento compiuto da 500 uomini fra agenti di polizia, carabinieri e « baschi blu », accompagnati da cani poliziotti e da speciali pattuglie radiocomandate. L'arresto è avvenuto in una zona impervia, nelle montagne tra Nuoro ed Orune, a non molti chilometri dal capoluogo. Due reparti di « baschi blu » e di carabinieri, che perlustravano una collina ricoperta da fitta vegetazione, hanno scorto, poco dopo la mezzanotte, una persona che tentava di nascondersi dietro un cespuglio. I militari hanno circondato la zona e. visto che non aveva via di scampo. Luigi Serra si è arreso. « Non sparate, mi arrendo » ha gridato mostrandosi con le mani in alto. Un tascapane e alcune armi (una pistola ed un mitra) sono stati trovati dove il bandito si era nascosto poco prima. Luigi Serra è amico di Giuseppe Campana e di Nino Cherchi, suoi compaesani, i quali vengono attivamente ricercati; su ciascuno di loro pende una taglia di cinque milioni di lire. Il Serra, che si era dato alla latitanza alcuni anni fa, è stato portato con una ca- mionetta alla questura di Nuoro e di lì, dopo un breve interrogatorio, alle carceri giudiziarie. E' probabile che, domani, il bandito venga sentito anche dalla Magistratura in merito alla misteriosa vicenda del presunto spagnolo Miguel Albert Atienza Ponte, ventunenne, da Madrid, il fuori-