Meno traffico turistico nei porti di Venezia e Trieste

Meno traffico turistico nei porti di Venezia e Trieste Ripercussioni alla crisi in Medio Oriente Meno traffico turistico nei porti di Venezia e Trieste La Società «Adriatica» (che serve gli scali del Mediterraneo orientale) lamenta annullamenti di prenotazioni - Flessione anche hello scalo triestino - Per il blocco di Suez le navi che partono da Genova affrontano il periplo dell'Africa (Dui nostro corrispondente) Genova, 24 giugno. (f. d.) Gli effetti della chiusura del Canale di Suez cominciano a farsi sentire sull'attività del porto di Genova che, in questi giorni, ha visto un rallentamento nel movimento delle navi e delle merci con l'Estremo Oriente e l'Australia. I riflessi negativi sono dovuti in gran parte ai ritardi provocati dal prolungamento delle rotte perché le navi debbono circumnavigare l'Africa e doppiare il Capo di Buona Speranza. In media, circa il 26 % delle merci sbarcate e imbarcate a Genova transitano attraverso Suez. Gli operatori portuali sono tuttavia concordi nel ritenere che, dopo un periodo di assestamento sulle nuove rotte, il traffico riprenderà il suo andamento normale. Maggiori preoccupazioni si manifestano invece per lo sbarco del petrolio greggio; il suo ritmo è notevolmente diminuito: mentre nei primi quindici giorni di giugno sono arrivate oltre 800 mila tonnellate di greggio, dal 16 al 20 giugno si sono registrate soltanto 130 mila tonnellate. La media giornaliera risulta quindi più che dimezzata essendo scesa da 53 mila a 25.800 tonnellate. Gli arrivi di greggio, nel la prima quindicina del mese, hanno riguardato per 355 mila tonnellate il Ku wait; 33 mila l'Irak; 131 mila la Libia; 130 mila l'Urss-Mar Nero; 58 mila l'Algeria; 49 mila la Tuni sia; 27 mila il Libano e 30 mila tonnellate l'Arabia Saudita. Gli arrivi succes sivi al 15 giugno si riferiscono a 57 mila tonnellate provenienti dal Trucial ( Gol fó Persico); 51 mila- dal Kuwait giunte il 21 giugno con la petroliera norvegese « Bramora » che ha carica to a Mina Al Ahmadi ed è giunta nel Mediterraneo (via Capo di Buona Speran za-Gibilterra) ; 38 mila dal l'Algeria e 33 mila dall'Unione Sovietica-Mar Nero. Gli arrivi dei prossimi giorni sono limitati a due carichi di greggio nordafricano (l'uno di 38 mila t l'altro di 20 mila tonnellate) in transito per la Ger mania Occidentale attraver so l'oleodotto Genova-Multe do-Ingolstadt. Normale, invece, il traf fico dei passeggeri sulle linee dell'oltre Suez. Le navi del « Lloyd Triestino » e della « Lauro » compiono il periplo dell'Africa, attraverso Gibilterra, prolungando la navigazione di quattro-cinque giorni. In questo periO' do d'alta stagione, esse par tono da Genova o vi arri vano al gran completo. Venezia, 24 giugno. (g-gr.) Non si può dire che lo scalo marittimo di Venezia abbia risentito della crisi nel Medio Oriente: tutta stamane, infatti, il movimento del nostro porto ha toccato, per quanto riguarda gli imbarchi e gli sbarchi commerciali, le 303.277 tonnellate, con un aumento sensibilissimo ri spetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Se perdurasse una situa zione incerta nel Canale, ne soffrirebbero le società d navigazione (e in primo luogo l'«Adriatica» che ser ve particolarmente gli scali del Mediterraneo orientale) le quali hanno già lamentato annullamenti di prenota zioni tra i passeggeri e una riduzione del movimento delle merci. A Venezia i noli sono aumentati in questo periodo da un minimo del 5^é per il Medio Oriente ad un massimo del 50^ per il Mar Rosso (con il dirottamento attraverso il Capo di Buona Speranza). Il soprannoio per l'India e per il Pakistan è del 17,50^; quello per l'Estremo Oriente del 10 per cento. Nessuna influenza negativa ha invece avuto la crisi del Medio Oriente sul movimento del porto industriale, che nnn ha subito rallentamont: Trieste, 24 giugno. dcLsptncsstzdmMcagndclsl2(U.S.) Il porto di Trieste,alimentato in prevalenza dai traffici fra l'entroterra centro-europeo e i paesi del Levante e dell'oltre Suez, sta subendo notevoli danni per la crisi del Medio Oriente: in questo settore almeno un terzo del traffico merci può considerarsi perduto. Il movimento turistico ha subito a sua volta una flessione con la sospensione dei traffici con Beirut (la Svizzera del Medio Oriente) che dava un 'argo incremento al movimento passeggeri nel Mediterraneo e nell'Adriatico. Parzialmente bloccato anche il traffico del greggio: sarebbe tuttavia imminente l'arrivo a Trieste di due petroliere russe con un carico complessivo di 66 mila tonnellate destinato alla società francese « Total ».

Persone citate: Ahmadi, Lloyd Triestino