Moro ritorna stamane dall'Onu 6 luglio riferirà alla Camera

Moro ritorna stamane dall'Onu 6 luglio riferirà alla Camera Moro ritorna stamane dall'Onu 6 luglio riferirà alla Camera Consensi del psu e della de al discórso del Presidènte del Consiglio alle Nazioni Unite'-Il socialista Cattani: «Ha interpretato bene l'animo della maggioranza degli italiani che si pronunciarono a favore di Israele» - Il de Gava: «Ha parlato da vero uomo di Stato che vuole la pace» (Nostro servizio particolare) Roma, 22 giugno. Il presidente de! Consiglio Moro sarà domattina a Roma di ritorno da New York In America invece resterà per un giorno il ministro degli Esteri Fanfani per seguire il dibattito sul Medio Oriente] alle Nazioni Unite Non è an-|cora stabilito se Moro fife- rirà subito al Consiglio dei! ministri sull'azione svolta dal- \ I Italia all'Onu o se la riunio- ne collegiale avrà luogo dopo; il rientro d: Fanfani II go-; verno dovrà approvare la re- lazione sulla politica estera! che Moro presenterà alla Camera Il 6 e il 7 luglio, secondo un calendario concordato stamane dai vice presidenti dei gruppi parlamentari. La data è stata fissata tenendo conto che 11 presidente del Consiglio si recherà il 27 e 28 giugno in visita ufficiale a Londra dove' sarà raggiunto da Fan fani impegnato, nei giorni precedenti, a Bruxelles per la seduta della Comunità euro pea. A Bruxelles verrà esami nata la richiesta dell'Inghil terra di aderire al Mercato Comune. Il discorso pronunciato da Moro alle Nazioni Unite è! stato accolto dalla maggio-: ranza con chiari consensi, espressi da esponenti socia- listi e democristiani. L'appio-1vazione socialista è condivisai da tutte le correnti: da De Martino a Lombardi, da Ferri a Santi, da Orlandi a Cattani. responsabile della sezione esteri del psu. Quest'ultimo, in particolare, ha detto: « L'on. Moro ha interpretato assai bene sia lo stato d'animo dei.popolo italiano il quale ..ella, sua enorme maggioranza soli- darizzò con Israele nel mo- Imento della minaccia, sia l'interesse dell'Italia come potenza mediterranea a pacifici ed equi rapporti con tutti i Paesi dell'area ». Vi è consenso per l'equilibrio dimostrato, per i giudizi positivi sulla funzione dell'Orni come mediatrice e punto d'incontro fra arabi ed Israele. I socialisti ritengono, comunque, che solo da trattative dirette « può venire, presto o tardi, una vera e stabile pace ». Lombardi ha definito il discorso « degno d'apprezzamento positivo sia per le cose dette sia per le altre non dette », fra cui la mancanza di qualsiasi riferimento ad un'azione italiana concordata con la Nato. Santi l'ha definito « un discorso misurato e responsabile in armonia con la linea stabilita nell'ultima riunione del Consiglio dei ministri ». Da parte democristiana l'on. Gava, presidente del gruppo senatoriale, ha detto che Moro ha fatto un intervento «da vero uomo di Stato che vuole anzitutto la pace ». Per il gruppo de della Camera, l'on. Pedini responsabile della sezione internazionale ha attribuito a Moro il merito di aver « collocato il problema del Medio Oriente nell'essenza giuridica della Carta delle Nazioni Unite » nel cui contesto deve risolversi non solo la crisi arabo-israeliana, ma, secondo l'impostazione dell'on. Moro, inserirsi la possibilità di un ordine giuridico internazionale. Unica eccezione — scrive l'agenzia Radar — il parere della sinistra de secondo cui l'Italia ha espresso una «posizione di equidistanza e di neutralità attiva» fra Israele e gli arabi. J. f. Ime reazioni a Aoma ai discorso dei Presidente