L'imprudenza favorisce i focolai della peste suina nella provincia

L'imprudenza favorisce i focolai della peste suina nella provincia sat ». Il dott. Gagiìo risponde: « E' una misura precauzionale, adottata per la salvaguardia dei suini, non delle persone ». Altri, preoccupati domandano: «-E' possibile che venga comprata nei negozi carne di suino ammalato o morto di peste? ». Risponde ancora il dott. Gaglio: « L'ipotesi è da escludere, i controlli medici sono rigorosi, l'animale da macellare è tenuto sotto osservazione per qualche giorno, e dopo l'abbattimento è sottoposto ad autopsia. Non c'è possibilità di eludere la sorveglianza, che viene attuata anche nei negozi. La carne suina è venduta soltanto se munita dell'apposito bollo che ne garantisce l'integrità ». Le assicurazioni dovrebbero bastare, invece si verifica una situazione di panico: « Le carni suine — dice un rappresentante dell'Unione allevatori 0 \ dovranno essere poste in loca oìlità determinate e giudicate'idonee dalle singole autoritàe è , i e o a, . e e o o comunali». Anche questa restera lettera morta? Il medicoprovinciale ha incaricato sindaci ed ufficiali sanitari di appoggiare l'azione dei veterinarlocali. Gli allevatori sarannoj:m,ln(i. --..-in .v. «™ ,, diffidati; quelli che non osservano il divieto di allevare sumi con le Immondizie sarebbero colpiti da sanzioni e privati dell'indennizzo. r o a ,« ; ii La situazione e sena ed al. . — ,, . lai-mante. Per l'economia, ripetiamo, non per il consumatore. Ma la parola « peste »continua a destare una pauraantica che diffìcilmente scombatte. VEDERE IN 13* PAGINA : Distratti ieri 7 allevamenti con 738 suini a San Benigno, Settimo e None. ,/ire il chilo all'ingrosso sonoscese a 350. I negozianti hanno visto scemare le vendite del 50 per cento, il settore è investito da una vasta crisi, acuita dall'apertura del mercato olandese. I macellatori in questo momento si trovano in Olanda per contrattare acquisti: sperano che il mercato riacquisti fiducia». Nel dramma, si inseriscono anche episodi di incoscienza, mercanti clandestini e pericolosi giocano sull'allai.ne diffu. so tra gli allevatori, merce comprata a vile prezzo viene portata fuori dalle zone infette. I carabinieri del Nucleo antisofisticazioni hanno aperto un'inchiesta. Deferiranno alla magistratura i responsabili in base all'art. 500 del Codice penale che punisce con la reclusione da 1 a 5 anni chi cagiona la diffusione di una malattia pericolosa al patrimonio zootecnico. Il Ministero ha inviato un ispettore da Roma Una nuova ordinanza ha stabilito che «non debbano esistere allevamenti a una distanza inferiore a due chilometri dalle discariche di immondizie, le quali comunali». Anche questa re- stera lettera morta? Il medico! ì TEMPERATURA DI IERI MASSIMA -f 27,0 MINIMA -f 13,5 Il Hollettino meteorologico segnala inoltre: temperatura media -r 20.8; pressione 737,2; umidità 57rc. Cielo poco nuvoloso. Previsioni : temperatura in lieve aumento. Temperat. a Caselle: mass. 4-25,6; minima -flO.8; media -r 18,3. Distrutto il venti per cento dei capi negli allevamenti L'imprudenza favorisce i focolai della peste suina nella provincia Malgrado le diffide, si è continuato a nutrire gli animali con i rifiuti delle discariche - L'epidemia non è pericolosa per l'uomo, ma il timore ha dimezzato le vendite nei negozi - Inchiesta dei carabinieri sulle esportazioni di suini dalle zone infette - Un'ordinanza: vietato sistemare i recinti a meno di due chilometri dai depositi d'immondizie Giornata-disastrosa, ieri, per gli allevatori della nostra provincia. La peste suina africana si è manifestata all'improvviso in tre focolai diversi a S. Benigno, Settimo, None. (A Riva di Chieri 27 lattonzoli óono sotto controllo). L'autorità veterinaria è intervenuta con l'unico doloroso mezzo che si conosca per tentare di circoscrivere il contagio: la distruzione. Pistole, bulldozer, lanciafiamme/ Nel girq di poche ore è andato . in . fumo un patrimonio, sono svanite le speranze e le risorse economiche di parecchie famiglie. E' triste pensare che il grave danno avrebbe potuto essere evitato se si fossero applicate con coscienza e responsabilità le severe misure che hanno consentito al Piemonte, per qualche mese, di andare immune dal flagello. La peste africana è scoppiata nel Lazio, sicuramente per importazione. Non appena la malattia è stata identificata, si sono rese note tre cose importanti: a) che il morbo non minaccia l'uomo e nemmeno gli altri animali; b) che l'infezione non ha modo di essere combattuta e rappresenta quindi una condanna a morte per tutto l'allevamento; c) che l'origine del contagio risiede nei rifiuti impiegati nell'alimentazione dei maiali. Malgrado divieti severi, malgrado le chiare ordinanze del veterinario provinciale e le diffide dei carabinieri, contadini e allevatori hanno continuato ad attingere agli scarichi di immondizie che la grande città riversa, indecorosamente, nei dintorni. Di notte alcuni si sono fatti recapitare i rifiuti nei loro recinti. E' bastato un avanzo d'arrosto confezionato magari a Roma, con carne di maiale già infetto; è bastato un osso, una pelle di salame, il resto del panino di uri qualche viaggiatore. Ed ecco scatenarsi la peste: a Leinl'. La Loggia. Settimo. Moncalieri. Poi di nuovo Settimo. Caselle. Orbassano. Monomio. San Francesco al Campo. Infine gli episodi di ieri. In venti giorni migliaia di capi distrutti e sotterrati: circa il 20 per cento dei maiali di allevamento II governo ha stanziato due miliardl per gli indennizzi, gli allevatori ricevono da 6 a 24 mila lire per capo Talvolta g'i esemplari abbattuti valgo no 200 mila lire l'uno Un danno enorme, un salasso anche per le finanze dell'amministra¬ zione provinciale che intervie- ne con un-contributo. Ma non è tutto qui. purtroppo Gravi sono le ripercussioni anche nel settore commerciale Semprc più spesso si sente, mangio più salu dire: «Non mi, ho paura *. Una paura irragionevole e infondala la malattia non può colpire l'uomo. «Per ipotesi sarebbe possibile — dice il medico provinciale dott. Gagho — mangiare carne cruda di un suino morto di peste, e distribuirne i resti al cane e al gatto, senza alcuna conseguenza, né per l'uomo ne. per i suoi amici animali. Sono stati effettuati in tal senso centinaia ili esperimenti, anche all'estero » Qualcuno chiede: « Perché alla frontiera c'impediscono di portare con noi anche soltanto il panino con la fetta di salame che abbiamo nella bor-

Persone citate: Gaglio