Come si comportano le vetture in curva

Come si comportano le vetture in curva Problemi della tecnica automobilistica Come si comportano le vetture in curva Alcune sono « sovrasterzanti », altre « sottosterzanti» - La stabilità è fattore di sicurezza - Su di essa influiscono numerosi elementi - Oggi è facile guidare anche le macchine di tipo sportivo Mentre qualche anno fa era di moda ostentare nei confronti dell'automobile la più assoluta ignoranza tecnica, oggi la moda richiede il contrario e anche chi non possiede una vettura, o chi è fresco di patente, si sente in obbligo di discutere con molta disinvoltura di « punta e tacco », di rapporti di compressione, di sospensione indipendente, di sovrasterzo e di sottosterzo. Non sem ore però le definizioni sono giuste o la terminologia viene usata a proposito. L'uso improprio, ad esempio, dei termini sovrasterzante e sottosterzante, che descrivono il comportamento in curva di un veicolo, è abbastanza frequente. Poiché il comportamento in curva di una vettura è elemento importante della sicurezza di guida, riteniamo opportuna questa breve nota. Percorrendo a velocità molto ridotta una curva a largo raggio, vediamo che un veicolo segue docilmente una traiettoria che corrisponde ad un arco di cerchio il cui centro coincide esattamente con quello geometrico della curva. Aumentando la velocità il veicolo tende però a spostarsi in un certo modo da questa traiettoria. Si dice che una vettura è sottosterzante quando, in curva, l'angolo di deriva (cioè di spostamento dalla traiettoria ideale) delle ruote anteriori è maggiore di quello delle ruote posteriori. Quindi con una vettura sottosterzante, a mano a mano che si avvicina alla velocità massima consenti ta dalla curva, il guidatore deve aumentare l'angolo delle ruote direttrici. Esattamente il contrario accade, nelle stesse condizioni, nel caso di una vettura sovra sterzante; l'angolo di deri va delle ruote posteriori è maggiore di quello delle ruote anteriori. Quindi, prò gredendo nella curva, il guidatore deve diminuire l'angolo delle ruote direttri ci fino ad arrivare, ma que sto è il caso limite, al « controsterzo », ossia ad orientare le ruote nel senso contrario a quello della curva In altre parole: una vettura è sottosterzante quan do tende, in curva, a « partire » verso l'esterno con la parte anteriore; è sovra sterzante quando, nelle stes se condizioni, tende a « pun tare » la parte anteriore verso l'interno della curva, Ambedue i comportamene ti presentano svantaggi e vantaggi. I piloti esperti, tuttavia, preferiscono la vettura leggermente sotto sterzante, sia perché consente di affrontare a velo cita più elevata le curve a largo raggio, sia perché esclude il temuto « testa coda » che avviene quando la coda della vettura sban da fino a sopravanzare il muso, così che la macchina compie una rotazione su se stessa di circa 180". Il guidatore normale, senza troppe ambizioni velocistiche forse si sente più a suo agio con la vettura leggermente sovrasterzante la quale, per la sua caratteristica, tende ad aiutare la curva dando l'impressione di essere più maneggevole e di guida più dolce. Richiedendo uno sforzo maggiore, lo sterzo della « sottosterzante » dà inve ce l'impressione di essere più pesante. Moltissimi sono gli elementi che hanno influenza sul sovrasterzo e sul sottosterzo : distribuzione dei pesi; disegno delle sospensioni; rigidità degli ammortizzatori; dimensioni, angolo di convergenza e angolo d'inclinazione sul piano verticale delle ruote; dimensioni, aderenza, elasticità e pressione dei pneumatici, ecc. Progettando opportunamente determinati organi di un'automobile ed agendo su altri, si è arrivati a modificare il comportamento in curva di una vettura, indipendentemente da certe caratteristiche, come la postazione del motore o la posizione delle ruote motrici. Non ha quindi più molto senso la suddivisione che voleva sovrasterzanti le vet ture a motore posteriore e sottosterzanti le vetture a motore anteriore ( ancor più quelle a trazione anteriore). Oggi si è ormai vicini a quel comportamento « neutro » in curva che fino a non molto tempo fa era legato al motore centrale (una soluzione poco diffusa) e ritenuto del tutto teorico. Ed è anche il raggiungimento di questa si curezza di comportamento in curva che ha consentito, in tempi recentissimi, la produzione in grande serie di vetture sportive ieri de stinate, per l'impegno di guida che richiedevano, ad un ben più ristretto pub blico. Athos Evangelisti

Persone citate: Athos Evangelisti