Chiesti a Genova 28 anni per l'uccisore della moglie
Chiesti a Genova 28 anni per l'uccisore della moglie Chiesti a Genova 28 anni per l'uccisore della moglie L'imputato (39 anni) massacrò la donna a coltellate per gelosia - Il processo rinviato a venerdì per la sentenza (Dal nostro corrispondente) Genova, 13 giugno. Il P. M. ha chiesto stasera alla Corte d'Assise di Genova di infliggere 28 anni di reclusione al trentanovenne Luigi Delli Noci, l'uomo che nel settembre 1964 uccise con cinque coltellate la moglie Carmela Imperato di 34 anni: « E' stato un delitto abbietto dal quale escludo nel modo più assoluto il movente della gelosia » ha detto il magistrato. Ieri l'uxoricida aveva affermato: «Ero geloso e sospettavo che mia moglie avesse una relazione. Litigammo e lei mi disse " sei un cornuto ". Persi il lume delta ragione, afferrai un coltello e la colpii ». Il pubblico ministero dott. Francesco Meloni ha anzitutto descritto la personalità dell'imputato: «Un uomo poco amante del lavoro, un vero e proprio sfaccendato privo di responsabilità nei riguardi della famiglia, facile alla violenza ». Luigi Delli Noci, immigrato a Genova nel 1960, s'era ben presto allontanato dalla moglie e dai suoi tre figli che avevano trovato sistemaz une in uno squallido alloggio ricavato in un ex convento di salita San Bartolomeo dell'Olivella 8. Emigrato in Germania era rimpatriato nel gennaio 1964 senza un soldo. Mossa a pietà dallo 3tato in cui il marito si trovava, Carmela Imperato lo aveva accolto nuovamente in casa. «Luigi Delli Noci — ha detto il magistrato — sapeva benissimo che la moglie aveva una relazione. E conosceva anche colui clic si accompagnava con la donna: lo studente Rober'o Testa. Ieri l'imputato ci ha parlato delle sue scenate di gelosia, ma queste avevano il fine principale di allontanare la donna dallo studente soltanto per dar modo alla stessa di incontrare un altro uomo che avesse disponibilità di denaro. La sua gelosia era fasulla perché nascondeva un interesse ». Lo sviluppo della determinazione delittuosa, secondo il P. M., ha avuto tre tappe: la caduta degli affetti familiari; le continue vessazioni al'.e quali l'imputato sottoponeva la moglie (una volta, durante un viaggio in treno, egli aprì lo sportello del vagone incitando Carmela Imperato a buttarsi giù; un'altra volta spense una sigaretta sulla sua guancia); l'odio per la donna che, respingendo le sue turpi proposte, gli aveva detto risolutamente che non voleva più saperne di lui. Domani e dopo riposo. Il processo riprenderà venerdì con le arringhe della difesa e si concluderà in giornata con 'a sentenza. f, J
Persone citate: Carmela Imperato, Francesco Meloni, Luigi Delli, Luigi Delli Noci
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