I ladri rubano nella villa di Accorsi oggetti d'antiquariato per 43 milioni

I ladri rubano nella villa di Accorsi oggetti d'antiquariato per 43 milioni I ladri rubano nella villa di Accorsi oggetti d'antiquariato per 43 milioni Hanno atteso che il personale di servizio — tre donne — andasse a dormire, poi hanno divelto un'inferriata con un cric - Hanno fatto razzia soltanto in una sala - Tra la refurtiva, un busto di Madame Du Barry che vale sei milioni Secondo episodio: arrestati due antiquari per la truffa dei tappeti Rari oggetti d'arte per un valore di 43 milioni di lire sono stati rubati l'altra notte nella villa in collina dell'antiquario Pielro Accorsi, di 76 anni, uno del più noti d'Europa. La villa, a due piani, è in strada Santa Brigida 24, sopra a Moncalieri, ai margini di una pineta. I! furto è avvenuto mentre pioveva a dirotto e I lampi cadevano con fragore sulla collina. Nella casa c'erano soltanto le due governanti. Za ira Asti. 72 anni, e Piera Madonni. 52 anni, e la figlia di quest'ultima, impiegata. Dormivano nelle loro stanze al secondo piano. I ladri si sono appostati dietro al muretto di cinta, che corre lungo il parco della villa. Hanno atteso a lungo, fin che le ultime luci si sono spente, dopo la mezzanotte. Allora hanno scavalcato il recinto inoltrandosi nella pineta e fermandosi sul retro della casa. Qui vi sono alcune impalcature per lavori di restauro all'intonaco. Uno dei ladri ne ha approfittato: salito su un ponte, si è affacciato alla finestra di lina sala del primo piano. E' difesa da un'inferriata. Le sbarre sono state storte e divaricate con un cric per automobile: il rimbombo dei tuoni ha coperto il rumore. Uno o due malviventi sono entrati nella sala dopo aver spezzato il vetro e alcune sbarre. Hanno aglio con calma eccezionale e una grande competenza: la villa dell'antiquario Accorsi è un ricchissimo museo di tesori d'arte. I ladri si sono limitati alla sala nella quale sono penetrati. Hanno scelto vasi preziosi, un busto In terracotta francese di Madame du Barry del valore di 6 milioni, tre gruppi di porcellana bianca di Saint-Cloud che valgono 5 milioni, un quadro di Rosalba Carriera di 2 milioni e mozzo, uno del Cignaroli, tre milioni, due statuette di terracotta del valore di 4 milioni, un Budda In porcellana di Chantilly. 2 milioni. Altri quadri, statuette, oggetti da scrivania e toeletta, «appliques»: in lutto quarantun oggetti del valore di circa 43 milioni denunciati. E c'erano altri preziosi quadri e opere d'arte non solo in quella sala ma anche in quelle vicine. I ladri hanno agito « su ordinazione», oppure, semplicemente, non avevano la possibilità d: trasportare di più. Anche cosi sono sicuramente ricorsi a particolari imballaggi, poiché la gran parte della refurtiva è molto fragile. Comunque se ne sono andati senza essere notati da nessuno. lasciando soltanto qua e là tracco evidenti. II furto è stato scoperto nella mattinata dalla Asti; la donna si è affrettata ad avvertire l'Accorsi, che ha un alloggio, adibito anche a negozio, in via Po 55. La denuncia è stata presentata dall'avv. Muccio ai carabinieri di Moncalieri Le indagini si presentano difficili: l'antiquario, per necessità professionali, mostra i suoi preziosi oggetti a un'infinità di persone accompagnandole anche nella sua villa. Inoltre In questi giorni parecchia gente si è avvicendata nei dintorni della villa per ultimare i lavori di restauro. I soli clementi In mano al cara- L'antiquario Pietro Accorsi. La villa saccheggiata dai ladri sulla collina di Moncalieri binieri sono le Impronte trovate nella saia spogliata dei suoi tesori. * * I carabinieri hanno arrestato due antiquari torinesi — il trentenne Franco Riotta e 11 ventottenne Giuseppe Novara — sotto l'accusa di truffa ai danni di un commerciante Iraniano di oggetti d'arte, Elios Sabet. Quest'ultimo aveva ricevuto, in par gamento di merce fornita ai due, un assegno di lo milioni inesigibile perché emesso « a vuoto ». Si era rivolto all'avv. Armando De Marchi. Il magi¬ strato dott. Moschella ha spiccato ordine di cattura. 11 Riotta è stato sorpreso nella sua villa a Sant'Ambrogio di Susa, dove erano stati scoperti un centinaio di quadri d'autore falsificati. Al momento dell'arresto, nella villa c'era anche il trentatreenne Lorenzo Palma, via Pizzorno 8, denunciato dal negoziante Angelo Galensso di Alba per un reato analogo. Il Palma gli aveva venduto, per due milioni, un dipinto che una perizia riscontrò falsificato. Insieme al Riotta era andato ad Alba per ammansire la vittima, sostenendo che era rimasto a sua volta vittima di un Imbroglione ed era pronto a restituire la somma. Il Riotta aveva firmato al Palma un assegno di due milioni, il Palma lo aveva girato al Galcasso. Quando quest'ultimo lo presentò alla banca per l'incasso, apprese che l'assegno era privo di copertura. L'altro complice. Giuseppe Novara, è stato arrestato nella sua abitazione, via Sperlnl 19. Latitante è Invece il socio del Riotta, il trentenne Gianni Gagliardi, comproprietario della « Oricnt's carpets » di via Maria Vittoria, Sulla collina eli Hoiicalieri cluraute uii temporale

Luoghi citati: Alba, Europa, Moncalieri, Susa