Continuano le offerte di sangue per i feriti

Continuano le offerte di sangue per i feriti La solidarietà ad Israele Denunciato per sfruttamento - In 4 anni aveva ottenuto dalla sventurata un patrimonio con 3 auto e gioielli - Si diceva celibe, è sposato e ha figli E' stato rinvialo a giudizio, per sfruttamento. Italo Dadaglia. 3» anni, di Predosa (Alessandria). Secondo l'accusa, approfittando della squallida attività di Rita lannuzzelli, 43 anni, via Mercanti 3. in 4 anni, dal '59 al '63. si fece consegnare 10 milioni olire ad anelli, orologi, vestiti e tre automobili per sé e per la figlia. Una sera dell'autunno '59 il Dadaglia avvicina la lannuzzelli in via San Francesco d'Assisi. La porta in collina in auto e le dice: «-Sono celibe, ho avuto una figlia da una donnamorta in sanatorio. La ragazza ha bisogno di una madre, io lavoro alla Fiat. Perché non ci mettiamo insieme? Sono disposto a sposarti ». La lannuzzelli si lascia incantare. « Quanto guadagni al giorno? ». le chiede l'amico. « Circa 30 mila lire». «Dammele, cosimettiamo su casa. Poi apriremoun'autoscuola e tu potrai 1 sciare questa vita ». Lh domenica Il Dadaglia porta la lannuzzelli d;i sua madre e la presenta come fidanzata. I primi soldi servono per comperare donna che il Dadaglia abbia una doppia vita ma lui le presenta un falso certificato di stato libero Ancora diffidente, si rivolge alla Fiat e viene a sapere che il Dadaglia ha moglie. Disperata, tenta di uccidersi con 38 pastiglie di barbiturici II Dadaglia si fa vivo dopo la guarigione: « La donna che vive eon me non * mia moglie.una «spider» 1200 Lacomincia a sospettarei Torniamo insieme. Mi darai 20 mila lire al giorno e 70 mila lire al mese per quell'altra, che stia tranquilla. Intanto ho bisogno di 50 mila lire subito: ho un assegno scoperto ». La lannuzzelli accetta. Dopo pochi mesi si ammala e chiede all'amico un po' di denaro Lui rifiuta e la donna è costretta a impegnare, per 170 mila lire, un anello che vale 580 mila lire. Il Dadaglia Uova la bolletta, la riscatta e vende l'anello. Si é trasferito a Carmagnola, con moglie e figli L'ultima trovala è romanze- sca. Un giorno la donna riceve un annuncio dal quale risulta che l'ex amico è morto in un incidente stradale. Piange e si sfoga con le amiche. Una di esse, dopo qualche tempo, le dice: « li tuo uomo sta meglio di le. L'ho visto lo ». Allora la sventurata si decide a denunziarlo Continuano le offerte di sangue per i feriti Anche ieri 400 donatori - Il ringraziamento del Comitato Amici d'Israele: «Dio voglia che si chiuda finalmente la travagliata vicenda del popolo ebraico» La raccolta del sanguo per Israele, promossa dall'Associazione Donatori del Piemonte d'intesa con la Croce Rossa è continuata ieri nel vari centri: i donatori sono stati in totale circa 400 (tra essi la moglie dello scrittore Primo Levi, una ragazza cinese, parecchi turisti stranieri). Proseguirà anello oggi dalle 9 alle 12 in via Ponza 2, in piazza S. Carlo, alla « Banca » del plasma di corso Polonia 14. L'autoemoteca dell'Avis sosterà dalie 9 alle 12 in piazza Carlo Felice. In Israele le necessità sono enormi e gravi. Un professionista ebreo che aveva condotto a-un centro di prelievo anche la moglie, la suocera e la figlia più grande ci ha detto: « Abbinino ricevuto una telefonala da Israele: si augurano che gli invii di plasma siano intensificati; ci hanno detto che negli ospedali combattenti di ogni parlo sono curati con lo stesso amore». Da Roma, il «Comitato amici di Israele » ha inviato una lettera a «La Stampa» per ringraziare i torinesi della prova di solidarietà « c7ic in questi giorni di grave trepidazione c di grande conforto per tutti gli israeliti » La lettera cosi prosegue: « Il sangue che è slato donato con tanta abbondanza sarà di vero aiuto al nostri combattenti e verrà utilizzato immediatamente in tutti gli ospedali che si vanno attrezzando in Israele per accogliere i feriti. Dio voglia che con questa guerra si chiuda definitivamente la travagliata vicenda del popolo israeliano ed esso possa riprendere, finalmente sicuro, il suo pacifico lavoro ». La Comunità israelitica di via Pio V 12, che ieri è rimasta chiusa, riapre oggi i battenti per raccogliere denaro per la ricostruzione e prenotazioni di volontari civili per 1 servizi sociali. i * * Sul toma « I/aggressione a Israele » hanno parlato ieri pomeriggio, in piazza Cln, due oratori liberali. Pogliano, del direttivo provinciale del partito, sì è soffermato sulla « settimana della paura » che ha preceduto il conflitto nel Medio Oriente. « In quei giorni la minaccia di un nuovo genocidio ha posto la gente nella necessità di fare una scelta ». Ha quindi dichiarato: «Noi ?ion riconosciamo più ai comunisti il diritto di richiamarsi alle laceranti ferite da essi sofferte sotto il nazismo. Non hanno più il diritto di ricordarci che, accanto ai fi milioni di ebrei inceneriti nei Lager c'erano anche lì milioni di politici, tra cui molti comunisti. Dal momento ih cui hanno avallalo le minacce del nazista Nasser essi hanno tradito questi loro compagni e questo loro passato». Il consigliere comunale Altissimo ha criticato l'azione del nostro Ministero degli Esteri lamentando la sua « incapacità di prendere posizione in questo drammatico problema, più morale che politico; un problema, che per la prima volta ha visto il Paese completamente unito». Ha proseguito: « Non si può accettare che si usino misure diverse: si fanno manifestazioni per il Vietnam e si tace sul muro di Berlino, sull'Ungheria; e si tace soprattutto quando f: In pericolo l'esistenza di un popolo ». — Nell'anniversario dell'uccisione di Matteotti, stamane alle 10,30 al teatro Romano parlerà il sottosegretario agli Esteri on. Zagari (psu) sul tema: « Il partito socialista e la pace nel mondo ».

Persone citate: Italo Dadaglia, Matteotti, Nasser, Pogliano, Primo Levi, Zagari