Alpinisti piemontesi impegnati in spedizioni in Africa, al Circolo Polare Artico e in Bolivia

Alpinisti piemontesi impegnati in spedizioni in Africa, al Circolo Polare Artico e in Bolivia Il programma estivo dell'Uget e della Scuola Nazionale «Gervasutti »» Alpinisti piemontesi impegnati in spedizioni in Africa, al Circolo Polare Artico e in Bolivia Nel Continente nero cinquanta scalatori affronteranno il leggendario Kilimangiaro (5865 metri) - Previsto un lungo «raid» nella regione artica - Il 20 giugno partirà il gruppo diretto alle Ande della Bolivia Cinquanta scalatori dell'Uget di Torino saliranno il Kilimangiaro, tre istruttori della Scuola Nazionale dl Alpignano « Giusto Gervasuttl » effettueranno un rairf al Circolo Polare Artico, altri quattro affronteranno i t nevados > delle Ande Boliviane, studiosi della sezione entomologica ugetina prenderanno parte ad una missione scientifica nell'Artide canadese. Questo il quadro dell'estate alpinistica 1967. Si tratta di iniziative che hanno avuto l'appoggio dei sodalizi della montagna, di istituti universitari e di numerosi enti; pubblici e privati. I progetti sono stati redatti da esperti, le mete alpinistiche delineate con esattezza, le attrezzature, fra le più perfezionate, predisposte. I partecipanti sono impegnati in dure prove in alta montagna e nei severi collaudi dei materiali ad ogni ivcel;-end. Campi d'altitudine verranno installati nelle prossime settimane sul Rosa, sul Bianco e nelle Marittime. «Tutte queste imprese permetteranno, fra l'altro, di localizzare — ha detto l'accademico Giuseppe Dionisl, direttore della "Gervasutti", che fu a capo di due spedizioni alle Ande peruviane — nuovi obicttivi alpinistici che diverranno nei prossimi anni mata di altre spedizioni. Nella storia delle montagne di tutto il mondo la scuola alpinistica torinese ed italiana continuerà così ad essere presente, con brillanti risultati ». La prima a lasciare Torino il 20 giugno sarà la spedizione diretta in Bolivia. La capeggia Giuseppe Agnolotti, uno scalatore trentenne, noto alle cronache per numerose e positive prove compiute su tutte le vette delle Occidentali. Gli saranno compagni: Vittorio Lazzarino, 29 anni, impiegato presso il municipio di Casale, Eugenio Ferrerò, 27 anni, elettrotecnico e Giuseppe Castel- li, 23 anni, dipen ' 'nte Stipel, istruttore nazioi di alpinismo, considerate , fra i più preparati alpini. talìani. La Cordillera nial sarà il loro campo d'azione. E' questa una catena fra le più importanti del Sud America, si estende per 150 chilometri con cime che superano 1 8 mila metri di altezza. La spedizione tenterà la scalata del Nevado Condoriri di 5656 metri, lungo l'inviolata parete sudest. Altre vette saranno salite. Fra queste la Torre Moore di 5460 metri. Per ultimo, quando gli scalatori avranno un sufficiente allenamento all'altitudine, verrà dato l'assalto al Nevado Illimani di 6480 metri. Il 15 luglio partiranno per le isole Lofoten, poste fra il 68" ed il 690 parallelo, tre istruttori della «Gervasutti»: Alberto Marchionni, Paolo Rattazzini eri Ennio Cristiano. Saranno al loro fianco nell'avventura artica due cineasti-alpinisti: Dionisio Zavadlav e l'ing. Enrico Pulini. Cinquanta giorni durerà la spedizione, che mira fra l'altro all'esplorazione del Raftsundet, una catena di 50 chilometri, che costeggia il mare e che conta decine di picchi ancora In attesa di essere scalati. Il « Gruppo Entomologico » dell'Uget sarà rappresentato in una missione alpinistico-scientillca, varata dall'Istituto Geografico Polare, da Eugenio Gatto, uno studioso torinese di 23 anni, specializzatosi in ricerche ad alta quota. La zona nord-occidentale della Baia di Hudson sarà da agosto a settembre campo di azione del gruppo che verrà guidato dal prof. Silvio Zavatti, direttore dell'ente patrocinatore dell'impresa. Cinquanta alpinisti dell'Uget, diretti dal geometra Lino Andreotti, vice presidente del sodalizio, che capeggiò nel 1963 una spedizione nell'Himalaya. saliranno 11 Kilimangiaro. Questa cima che per i suoi 5865 metri di altezza è considerata il t Tetto dell'Africa », costituisce ancor oggi un interessante obiettivo per una spedizione sociale, alla cui riuscita collaborano direttamente noti scalatori del « Gruppo Alta Montagna » come Andrea Mellano, il salitnre delle cinque più famose pareti nord delle Alpi. La « Kibo 67 », questa è la denominazione dell'impresa, si svolgerà dal 6 al 27 agosto. a. r. La spedizione torinese al Circolo Polare Artico: da sinistra, Zavadlav, Cristiano, Marchionni, Pulini e Rattazzini

Luoghi citati: Africa, Artide, Bolivia, Casale, Sud America, Torino