Le esportazioni italiane salite del 217 per cento dal '58 al 1966 di Arturo Barone

Le esportazioni italiane salite del 217 per cento dal '58 al 1966 Le esportazioni italiane salite del 217 per cento dal '58 al 1966 L'ultima relazione di Carli indica i fattori dell'espansione: aumento della domanda mondiale, riduzioni doganali nel Mec, successo di certi prodotti « made in Italy », migliore organizzazione commerciale - Le prospettive sono ancora buone, ma meno favorevoli degli anni scorsi Roma, 2 giugno. Sono noti i progressi compiuti dall'Italia come Paese industriale negli ultimi rumi, grazie soprattutto alla creazione dei Mercato Comune. Meno noto è il fatto che l'Italia, dopo il 1958, ha camminato più in fretta di tutti gli altri Paesi industriali, sah-o il Giappone, per guan¬ to riguarda il volume delle esportazioni. Dai dati riportati nella tabella risulta chiaramente la diversa velocità di espavsione dei vari Paesi. E poiché l'andamento delle esportazioni è uno dei più significativi indicatori dell'efficienza comparata dei sistemi economici, è giocoforza rieo- Esportazioni dei Paesi industriali (in miliardi di dollari) Variazione % 1966 PAESI 1958 1965 ! 1966 SU 1958 I SU 1965 Statl Uniti . . . . I 17,8 27.1 30,3 + 70 + 12 Germania Occ. . . I 9,2 17,9 20.1 + 118 + 12 Gran Bretagna . . 9,1 13.2 13,9 +53+5 Francia 5.4 10.1 , 10,9 +103 +8 Canada 5,0 8,1 9,7 + 93 + 20 Giappone .... 2,9 8,5 9.5 + 232 + 13 Italia 2,5 7.2 8,0 + 217 + 12 Olanda 3,2 6.4 6,8 + 110 j +6 Belglo-Luss. ... 3,0 6,4 6,7 1+ 121 +5 Svezla 2,1 4,0 4,3 j + 105 +8 Svizzera .... 1,5 | 3,0 3,3 | + 113 + 11 IIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIII IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIMIIHIIIIIII nascere che il nostro, nel recente passato, non ha affatto sfigurato rispetto ad altri, assai più evoluii. Il valore delle vendile italiane all'estero, nel periodo 195S-66, è infatti cresciuto del 217 per cento, contro il 232 del Giappone; degli altri Paesi nessuno è andato oltre il 121 per cento, neppure la Germania. In coda alla graduatoria per entità d'incremento nello stesso periodo troviamo la. Gran Bretagna: è questa la riprova del relativo ristagno dell'economia inglese ed una delle più valide spiegazioni della larghissima maggioranza con cui il Parlamento britannico ha approvato il mese scorso la proposta di Wilson di ribussare alla porta del Mec. Anche il partito laburista si è persuaso che non vi è altra alternativa sia sotto il profilo economico sia sotto quello politico. Quali fattori hanno giocato a favore delle esportazioni italiane? La relazione di quest'anno all'Assemblea della Banca d'Italia non solo ce li elenca, ma ci fornisce anche per ciascuno di essi il «peso» rispettivo: l'accresciuta domanda mondiale ha contribuito per il 39 per cento dello sviluppo complessivo, il fattore merceologico (ossia la maggiore richiesta dì prodotti industriali) per il 17 per cento, il fattore geografico (cioè V abbassamento dei dazi doganali all'interno della Comunità europea) per il 15 per cento. Del residuo '29 per cento il merito va attribuito in parte al successo (di origine turistica) di certi prodotti « mode in Italy », in parie alla nostra più efficiente e capillare, organizzazione commerciale, ma soprattutto alla maggiore competitività dei manufatti italiani. Fra il 1958 e il 1966 i prezzi dei nostri prodotti industriali sono secsi in media dello 0,1) per cento all'anno, ma poiché — contemporaneamente — i prezzi internazionali corrispondenti aumentavano dello 0.9. l'effetto combinato di questo andamento a forbice è stato un ribasso medio annuo delle merci italiane dell' 1,3 per cento. Per l'immediati) allenire le prospettive sono ancora buone, ma meno favorevoli che negli anni passati. Già nel 1966 si è notata una con correnza più vivace sui mercati internazionali: se nonfa lesto il «boom» del Canada, dovuto per tanta parte alla liquidazione accelerata delle scorte di cereali, più preoccupante e l'espansioni di grandi Paesi in difficoltà congiunturali rome gli Stati l'niti e la Germania. Molte industrie di quei Paesi sono naturalmente indotte a ver rare sui merrati esteri In \hle.ceo a produzioni per le quali In domanda interna è diventata meno virare. Solo il Giappone ha registrato aa incremento maggiore Arturo Barone

Persone citate: Carli