La Francia è decisa a mantenersi neutrale di Sandro Volta

La Francia è decisa a mantenersi neutrale La Francia è decisa a mantenersi neutrale De Gaulle dichiara: «Non siamo impegnati con nessuno dei paesi in causa » - II Generale auspica un'intesa dei 4 Grandi per risolvere la crisi (Dal nostro corrispondente) Parigi, 2 giugno. Gli ambasciatori di Gran Bretagna e degli Stati Uniti sono stati ricevuti successivamente dal segretario generale del Quai d'Orsay, al quale hanno consegnato il progetto anglo-americano per una t dichiarazione delle potenze marittime relativa alla legge di navigazione nelle aerine internazionali ». Il documento è stato messo subito allo studio dei servizi ' competenti, per consentire al governo francese di pronunziarsi al più presto in proposito. La posizione della Francia, di perfetta equidistanza fra gii israeliani e gli arabi nella crisi di Akaba, è stata frattanto confermata con questa dichiarazione, che il generale De Gaulle ha fatto al Consiglio dei ministri riunito stamani all'Eliseo: * La Francia non è impegnata a nessun titolo e su nessun soggetto con nessuno degli Stati in causa. Per parte propria, considera che ciascuno di quegli Stati ha il diritto di vivere. Ma stima che il peggio sarebbe lupertura delle ostilità. Per conseguenza, 10 Stato che, per primo e ovunque sìa, impiegasse le urini non avrebbe né la sua approvazione ne, a più forte ragione, 11 suo appoggio. « Nel caso in cui la situazione attuale di aspettativa potesse venir mantenuta e se una distensione de facto si producesse come conseguenza, i problemi posti dalla navigazione nel golfo di Akaba, la sitnaziune degli arabi palesti¬ nesi profughi e le condizioni di vicinalo degli Stati interessati dovrebbero venire regolati a fondo attraverso decisioni internazionali. Tali decisioni dovranno dar luogo in precedenza ad un'intesa delle quattro potenze che sono membri permanenti del Consiglio di Sicurezza. La Francia mantiene la proposta che ha fatto a ciuesto riguardo *. Non sembra infatti che la proposta francese di consultazioni a quattro sia stata respinta dall'Unione Sovietica, come era potuto sembrare per mancanza di informazioni ufficiali. Commentando la dichiaraIzione del Capo dello Stato, il ministro delle Informazioni ha aggiunto che le provocazioni non sono nell'interesse di nessuno. « Il governo francese — ha affermato Georges Corse — augura che intervenga una distensione degli spiriti affinché il problema possa essere affrontalo a fondo, il nostro \compito potrà essere utile per j tuffi, perché ci sarà bisogno Idi conversare: è bene che qualcuno possa svolgere un giorno un compito di arbitro, di intermediario, di concertatore.». Il ministro ha concluso affermando che «come sempre, le questioni dell'Oriente non possono essere regolate che con un'intesa fra le quattro grandi potenze, principali interessate, insieme alla collaborazione dei paesi interessati da tali questioni *. Sandro Volta

Persone citate: De Gaulle, Georges Corse

Luoghi citati: Francia, Gran Bretagna, Parigi, Stati Uniti, Unione Sovietica