Moda, solitudine e tristezza spingono i giovani alla droga

Moda, solitudine e tristezza spingono i giovani alla droga NEGLI STATI UNITI IL FENOMENO APPARE INQUIETANTE Moda, solitudine e tristezza spingono i giovani alla droga Il contagio è partito da San Francisco, la città dai ventimila « hippies » (capelloni) e dall'Università di Berkeley, la più «sovversiva» degli Stati Uniti - Ma ora giovani di tutti gli Stati e ambienti, 1 i ce isti compresi, cercano il «viaggio fuori della propria personalità» - La droga più diffusa è l'acido lisergico (mezzo dollaro per qualche goccia su una zolletta di zucchero); la seguono diciotto tipi diversi di «stimolanti » del cervello, estratti dai frutti più comuni ed anzitutto dalla banana (Dal nostro inviato speciale) S. Francisco, 1 giugno. In un basso stanzone dipinto a ghirigori verdi e viola si amministrano (leggo sull'insegna esterna) le gioie della t esperienza psichedelica», l'ultimo ritrovato dell'America in fatto di t trip », cioè del viaggio al di fuori della propria personalità. Anche i vecchi bohémiens del tempo andato usavano la droga per partire verso la trasognata dimensione della irrealtà: ma si trattava di body drugs, oppiacei, eroina, barbiturici, tutta roba per sciogliere il peso del corpo (body). Ora è cambiata: le nuove scapigliature di San Francisco, di New York, di Washington e di tutte le altre città americane ricorrono più volentieri all'head drug, lo stimolante ohe agisce sul cervello; se ne conoscono almeno diciotto varietà: naturali, artificiali, sintetici, Questi ultimi per viàggi-lampo, appetta un'incursione rapida e violenta nell'irrazionalità. Si vedono, per i parchi di San Francisco, giovani capelloni seduti in mezzo al prato, assorti e silenziosi; con mezzo dollaro e uno zuccherino imbevuto di LSD (acido lisergico) si sono assicurati un'ora, un'ora e mezzo di delirio, fuori della legge e fuori della realtà. La vicinanza con l'Università di Berkeley (ta più riottosa d'America), lo spontaneo stanziarsi di circa ventimila hippies (capelloni) nel Quartiere di Haigt Ashbury hanno rinverdito la fama di San Francisco come la « Sodoma del Pacifico », con una nota, però, di intellettualismo che prima la città non aveva. A San Francisco abitano e agiscono i profeti dell'*, esperienza psichedelica », i fabbricanti e i trafficanti della droga vietata, che inebria, ila costa a costa, buona parte della gioventù americana. Le autorità scolastiche sono preoccupate; l'anno scorso si sono avuti (ha annunciato l'Ufficio Narcotici) arresti tre volte più numerosi che nel 1965, e Quel ch'è peggio è ohe la droga serpeggia fra adulti e fra adolescenti, fra i ceti abbienti e fra t medioborghesi. Nei giornaletti liceali dell'Oklahoma (equiparabili alla nostra Zanzara) si leggono articoli di tondo che esortano a « legalizzare ('LSD ». « Consultate il vostro agente di viaggio », si scrive sul lunotto di molte automobili; e il «viaggio » è quello che si compie a cavallo dell'LSD. Nello stanzone dove sono entrato si serve un'esperienza « psichedelica » più a buon ' meri'.tno e, vumi avutile l'insegna, «deliziosamente legale », il che vuol dire che non saremo trasportati molto in là. Nel centro della parete c'è un grande pannello di cristallo opalescente, che si anima di luci d'acquario:, sembra una nuvola che cambia continuamente forme e colori. Nel riquadro, ora ti sembra di scorgere un mostro, ora una figura umana, ora un albero, un'alga, un cratere lunare, forme d'una impossibile flora, d'una fauna i-iesistente, d'un'anatomia indecifrabile. E' come un gioco caleidoscopico di evanescenze che si compongono e si disciolgono ritmicamente. Il ritmo è dato da musica beat che echeggia nello stanzone ad altissima tonalità. Vedo intorno a me giovani che si contorcono davanti al pannello luminoso; altri, con la faccia stralunata, siedono ai tavoli, assorti; una ragazza piange, solitaria, in un angola della sala. Lampade fosforescenti mandano dal soffitto una strana luce deformante, che fa trascolorare gli oggetti: le carni appaiono bluastre, la camicia splende d'una luminosità elettrica, le chiazze di sudore rosseggiano come macchie di sangue. Una ragazza in grembiule passa per i tavoli: «Coca-Cola o aranciata?», e accende, qu i e là, piccoli bruciatori d'incenso da cui si alzano nuove volute, arzigogoli che alla luce fosforescente delle lampade, si tingono anch'essi di colori irreali. « Mellow yellow?», mi domanda la ragazza, offrendomi una sigaretta. « Che cos'è? A che cosa servet ». « Serve per il viaggio, il trip », mi spiega. « Non ha mai provato a viaggiare a bordo d'una banana? ». Milioni di giovani, mi dice, in America fumano con avidità questa sigaretta che io non mi fido d'accendere. E', Questa, l'ultima scoperta nel campo dei surrogati « psichedelici ». Dopo at'er provato a confezionarsi sigarette con, praticamente, tutte le spezie del supermarket, compresi l'origano e le foglie di lattuga, ora è di moda la buccia di banana tritata, bollita, messa al forno e Quindi confezionata per l'uso: pipa, calumano o sigu- retta Una bustina, cinquanta cents: la si può fare in casa oppure ottenere a domicilio (aggiungere le spese postali). Gli scolari si fregiano il berretto con etichetta di banana; le vendite di banane sono aumentate di tre volte in poche settimane, in tutti gli Stati Uniti; pochi giorni fa, nel Central Par'- di New York migliaia di giovani hanno ballato e cantato e fumato intorno a un'enorme banana di cartapesta alta 2 metri e mezzo. Come mai, si domanda l'autorevole Time, i ragazzi d'un tempo amavano partire con i viaggi della fantasia sulle ali dell'aquilone o dell'aeroplanino di plastica e ora, invece, si sono dati a quest'orgia di buccia di banana, sovente fumata (additivo magico) con tela di ragno appallottolata? Rispondono, a San Francisco, gli apostoli dell'* esperienza psichedelica » ch'essi hanno rifiutato l'alcool « perché porta alla disperazione », mentre gli t stimolanti aiutano a spezzare le abitudini d'una società degenerata e a dare una risposta positiva alle ipocrisie dell'America d'oggi » (Louis H. Rapoport, anni 21), studente di storia. Università di California; dalla rivista Evergreen/. Coti il buon pretesto di ribellarsi alla « marea del conformismo », poeti, sociologi, intellettuali indossano abiti ieratici e « somministrano la droga come l'Eucarestia »; nelle retrobotteghe. in casa, sul parco, sulla spiaggia o anche in autostrada, a bordo d'uno stravagante « psychedelic-bus », si predica e si pratica con fervore l'estasi, la si diffonde con zelo missionario, la si commercia da parte*d'imbroglioni e di sfruttatori in mezzo alle file squinternate dei capelloni. In un locale di Washington un redattore della rivista U. S. News ha interrogato alcuni giovani alla partenza per uno di questi dannati trips Uno degli intervistati, figlio d'un alto funzionario dello Stato, ha risposto: «Mio padre ha sempre tanto da fare! Deve salvare il mondo, luì. sapete? Io non so che cosa valga la pena d'essere salvato. So che mio padre, "the old man," il vecchio, non si cura di me, e io voglio essere diverso da lui ». « Che cosa provi quando sei i?i viaggio? ». «Be', ti puoi dare un'occhiata dentro. Forse questo non è gradevole, ma finalmente puoi vedere come sei fatto ». « Ti droghi da tanto tempo t ».

Persone citate: Louis H. Rapoport, Mellow