La produzione industriale salita dell" 11.1 % sul 1966

La produzione industriale salita dell" 11.1 % sul 1966 Media soddisfacente, ma andamento discontinuo per i vari rami La produzione industriale salita dell" 11.1 % sul 1966 L'incremento riguarda il primo trimestre del 1967, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso - Sintomi di ripresa per i settori che lavorano per l'edilizia (Nostro servizio particolare) Roma, 29 maggio. La domanda interna, assai sostenuta, favorisce l'attività produttiva in quasi tutti i settori. Accusano invece difficoltà, o addirittura qualche flessione, le industrie tessili che più dipendono dall'esportazione verso paesi in fase recessiva come la Germania e la Gran Bretagna. Queste valutazioni d'ordine generale trovano conferma negli indici di marzo della produzione industriale, pubblicati oggi dall'Istat. L'indice generale (con base 1966 = 100) è risultato pari a 113,8, con un aumento dell'8,3 per cento rispetto al marzo 1966. Se si bada ai singoli rami, si riscontrano però andamenti diversissimi: le industrie metalmeccaniche, con in testa quella automobilistica, fanno registrare nuovi primati produttivi, mentre altre stentano a progredire (legno, pelli e cuoio, officine del gas) o perdono nettamente terreno (estrattive e tessili). In marzo si sono avuti anche sintomi di più vivace ripresa per il grande settore delle industrie chimiche e la conferma dell'intonazione positiva del mercato edilizio; le produzioni di vetro ( 4- 12,3 per cento), di laterizi ( 4- 15,7) e di cemento ( 4- 9,4) segnano incrementi troppo sensibili rispetto allo scorso anno per non dover pensare che qualcosa comincia a muoversi. Secondo una nota odierna del Banco di Sicilia, il fenomeno potrebbe spiegarsi con le numerose aperture di nuovi cantieri nei centri minori da parte di piccole imprese a carattere artigianale per le quali « non esiste l'obbligo dell'osservanza delle norme generali sui salari contrattuali ». Se la spiegazione fosse valida, essa potrebbe offrire motivo di riflessione per quanti si preoccupano del disavanzo crescente degli enti previdenziali e ritengono di attribuirlo all'andamento non soddisfacente dell'occupazione. Forse, il riassorbimento dei disoccupati e dei sottoccupati procede meglio di quanto si pensi: ma le statistiche non possono dircelo, se molti si adattano a lavorare senza contratto per aziende che non pagano i contributi sociali. Comunque, nel primo trimestre la produzione è aumentata dell'11,1 per cento; sarà interessante conoscere di quanto — secondo l'Istat — è aumentata nello stesso periodo l'occupazione. Dorammo saperlo fra qualche settimana. ar. ba. Produzione industriale nel 1" trimestre '67 (Variazioni To sullo stesso periodo 1966) Rami e classi d'industria Costruzione mezzi di trasporlo Meccaniche MetaUnrgiche Cemento e vetro Gomma Energia elettrica Carta e cartone Calzature e abbigliamento . Raffinerie e Cokerie . Mobilio Tabacco . Alimentari Chimiche Fibre artificiali e sintetiche . Legno Pelli e ruolo Officine gas Tessili Estrattive INDICE GENERALE . . . Marzo I Primi 3 mesl + 25,8 +25,3 + 1*.4 +20,2 t-15,5 +t(,,s + 12.6 +18,0 + 12,1 +13,5 + 8,8 +10,0 i- 5,9 +10,3 + 4,5 + 9,5 + 4,5 + 8,9 + 8,2 + 7,3 + 4,0 + 7,3 — 0,4 . + 4,9 + 5,8 + 4,8 + 2,9 + 4,7 + 2,4 + 4,3 — 1,1 + 2,7 + 1.1 + 2,5 — 5,6 + 1,4 — 3,1 — 2,8 + 8,3 | +11,1

Persone citate: Variazioni To

Luoghi citati: Germania, Gran Bretagna, Roma