Un soldato annega fra 300 e nessuno si accorge della bagnanti tragedia

Un soldato annega fra 300 e nessuno si accorge della bagnanti tragedia Ieri alle 20 nella piscina dello Stadio ComuuaJe Un soldato annega fra 300 e nessuno si accorge della bagnanti tragedia Universitario, figlio del sindaco di Cavaglià - Un amico l'ha notato mangiare un gelato sul margine della vasca - Poi più nessuno l'ha visto - Il corpo è stato trovato sul fondo, dopo la chiusura . Altro fatto: una ragazza sola in casa è aggredita da un maniaco Nella piscina dello Stadio comunale un giovane è annegato in mezzo a trecento persone e nessuno si è accorto della tragedia. La vittima è Guido Massazza, 21 anni, tiglio di Marco Massazza. sindaco di Cavaglià Era militare del 22" Reggimento Fanteria nella caserma di corso Brunelleschi. Sotto le armi da ottobre, due mesi fa aveva ottenuto il trasferimento da Anzio a Torino dove frequentava il secondo anno della Facoltà di Economia. Ieri, festa della Fanteria. I militari hanno avuto la libera uscita a mezzogiorno. In serata il gruppo di cui faceva parte il Massazza era nella piscina che, il mercoledì, funziona dalle 18,50 alle 20.50. Sono entrati poco dopo l'apertura, e si sono tuffati. Alcuni si sono perduti di vista tra la folla che. secondo i quattro bagnini, raggiungeva le 300-350 persone. Un soldato ricorda di avere visto il Massazza, verso le 20, mangiare un gelato seduto sul ciglio della vasca. Alle 20.30 uno dei suoi amici l'ha cercato a lungo anche negli spogliatoi. Poi ha avvertito il bagnino Aurelio Gardin, che si è tuffato per perlustrare il fondo. Non ha visto nulla ma ha precisato che la visibilità era assai scarsa a cau¬ sa della presenza di tanti bagnanti Alle 20,50 È suonata la campana della chiusura e tutti sono usciti dall'acqua. 1 soldati sono stati presi dall'angoscia; allora l Gardin si è rituffato. Nell'acqua finalmente tranquilla, ba scorto il corpo del giovane supino sul fondo. Con l'aiuto di altri due bagnini, Vittorio Ferrari e il capoturno Fausto Benvenuti, il Massazza è stato portato a riva e disteso sul pavimento. Respirazione artificiale, respirazione a bocca a bocca: nessun segno di vita. Mentre un'ambulanza delia Croce Rossa portava lo sventurato al Mauriziano I tentativi sono continuati purtroppo senza esito. Il medico ha detto che era morto da circa una mezz'ora. Con ogni probabilità l'ha ucciso una paralisi cardiaca dovuta a congestione. . * * Una studentessa è stata aggredita in casa dal garzone di un negoziante. E' avvenuto alle 18,30 di ieri a Miraiiori, dove ili via Garrone 74 abitano ì coniugi Giuseppe e Maria Colucci e i loro quuttro figli: Gaetano di 14 anni, Rosa di 12 e Luigina e Vincenzo, gemelli, di 8 anni. 1 Colucci sono venditori ambulanti di mercerie, ieri avevano il banco a! mercato di corso Svizzera. Il primogenito era u- j scito con la sorella più piccola. 1 Vincenzo è in colonia. Nell'ai- i loggio c'era soltanto Rosa, che frequenta la seconda media al Maria Letizia. Sente suonare il campanello, apre: si trattava del i garzone di un grossista di via| Martorelii 68, amico e fornitore del Colucci. Dice alla ragazza j che deve consegnare cinque bot- i tiglioni di vino, entra e le ehie- j de se è sola. Alla risposta affermativa posa i bottiglioni, l'af-1 ferra per le braccia. Rosa ìn- voca aiuto, ma c'è il televisore] acceso e, nessuno sente le sue: Brida. 11 teppista la getta a| terra, tentando di tramortirla c"n PuKni alli« testa La ragaz-1 za si difende con la forza della, disperazione. 6L'aggressore desiste ed esce, i ma pochi minuti dopo torna aliai carica. Suona il campanello, Ro-i sa apre uno spiraglio convinta si tratti del fratello. Appena scorge il garzone richiude la porta precipitosamente. Più tardi rincasano I fratelli c ia trovano sconvolta e informano ì genitori. Il Colucci telefona al Commissariato di Mìrafìori. Il brig. Bermano e l'appuntato Campanile rintracciano ed arrestano il responsabile: Franco Scrosattl, 24 anni, di Lovati (Varese), domiciliato in via Rivarossa 3, assunto da quattro giorni. La ragazza è ricoverata in osservazione alle Molinette per contusioni al cranio e alla taccia, guaribili in 12 giorni. sstIi Il soldato Massazza e la studentessa Rosa Colucci

Luoghi citati: Anzio, Cavaglià, Torino, Varese