Tre universitari di Alessandria uccisi nell'auto che si schianta contro un camion

Tre universitari di Alessandria uccisi nell'auto che si schianta contro un camion Sulla strada provinciale per Salice Terme Tre universitari di Alessandria uccisi nell'auto che si schianta contro un camion Avevano tutti 21 anni e frequentavano il secondo anno di giurisprudenza all'Ateneo di Pavia Concluse le lezioni settimanali, stavano tornando a casa - La sciagura causata forse da un improvviso malore del pilota, uno studente di Tortona figlio d'un preside -1 tre sono morti all'istante (Dal nostro inviato speciale) Pavia, 19 maggio. Impressionante sciagura stradale, nel primo pomeriggio di oggi, a pochi chilometri da Pavia, all'imbocco della strada per Salice Terme: tre giovani studenti universitari che facevano ritorno in famiglia per il « fine settimana», si sono schiantati con la loro auto contro un camion, uccidendosi. Le vittime sono i ventunenni Livio Lanzavecchia, abitante a Tortona, Giorgio Pozzo e Luigi Frisa, residenti ad Alessandria. L'incidente è avvenuto verso le 13,10, per cause ancora imprecisate, mentre la vettura dei tre studenti, fuori dall'abitato di Bressana Bottarone, lasciata la statale dei Giovi Milano - Costeggio - Pavia, si immetteva sulla strada provinciale per Salice Terme. L'auto — alla guida si trovava LhHo Lanzavecchia — abbordata regolarmente la curva sulla propria destra, è stata poi vista sbandare paurosamente, portandosi sull'opposta corsia di marcia. Nello stesso istante dall'altra direzione giungeva l'autotreno guidato da Aldo Brandolina, di 32 anni, di Verrua Po. «Ho visto lauto puntare verso di me — dirà poi l'autista Brandolina —, come se il guidatore avesse improvvisamente perso il controllo del mezzo; ho disperatamente frenato e sterzato per evitare la collisione, ma tutto è stato inutile ». La macchina infatti, si è schiantata frontalmente contro il pesante automezzo, sfasciandosi. Ai primi soccorritori si è presentato uno spettacolo impressionante: i corpi dei giovani giacevano infatti senza dare segni di vita tra le lamiere contorte; sono stati subito estratti, ma purtroppo per tutti e tre ogni soccorso appariva vano. Livio Lanzavecchia, Giorgio Pozzo e Luigi Frisa erano morti all'istante per le gravi lesioni e fratture riportate nell'urto violentissimo. Veniva intanto dato l'allarme, e sul posto giungevano pattuglie della polizia stradale di Pavia al comando del mag- Bottarone dovevano lasciare per immettersi sulla provinciale per Salice Terme, da dove avrebbero dovuto raggiungere Tortona evitando il traffico della Padana Inferiore. La morte li attendeva in un tratto di strada che ave vano percorso decine di volte e che il guidatore conosceva assai bene; il fondo stradale era buono, ottima la visibilità. Per il momento le indagini non hanno permesso di stabilire le cause della sciagura, si pensa che il Lanzavecchia possa, essere stato colto da im provviso malore, perdendo cosi il controllo della vettura nel momento stesso che incrociava l'autotreno; ma non si esclude anche che un attimo di distra zione abbia provocato lo sbandamento. Livio Lanzavecchia era fi qlio unico del preside della scuola media statale « Luca Valenziano » di Tortona, prof. Luigi; la famiglia, originaria di Alessandria, è molto cono sciuta a Tortona, e la tragica /ine del giovane studente uni versitario — descritto come un ottimo ragazzo — ha de \tato viva commozione. Molto conosciute anche le due famiglie alessandrine. Il padre di Giorgio Pozzo, Aldo è contitolare di un'impresa di pompe funebri; ha un fratello più giovane di qualche anno. Figlio unico, invece, Luigi Frisa, che ad Alessandria abitava con i genitori; il padre. Piero, è un impiegato. Alla fine di dicembre del 196S. a poche centinaia di metri dal punto dove è avvenuta la sciagura di oggi, una utilitaria con a bordo quattro coscritti della zona, nell'immettersi, provenendo da Bressana Bottarone, sulla statale dei Giovi, era venuta a collisione con un autotreno: i quattro coscritti erano deceduti all'istante. f. m. Lauto dopo il tremendo urto contro un autotreno presso Salice Terme (Tel. Ansa) gioie Sabbadini, e poi il pretore di Costeggio, dott. Pedroni. Effettuati i primi accertamenti, il magistrato ha autorizzato la rimozione dei cadaveri, che sono stati trasportati nel cimitero di Bressana Bottarone, dove sono stati composti nella camera mortuaria a disposizione delle famiglie. Nella giornata di domani, espletate le necessarie pratiche, i corpi del Lanzavecchia, del Pozzo e del Frisa saranno portati nelle rispettive città di residenza per le onoranze funebri. Livio Lanzavecchia, Giorgio Pozzo e Luigi Frisa, studenti universitari, frequentavano il secondo anno della Facoltà di giurisprudenza presso l'Università di Pavia: amici fin dai tempi della scuola media, dall'inizio dell'anno accademico erano soliti raggiungere sull'auto del Lanzavecchia la sede universitaria. Ragazzi studiosi e assidui alle lezioni del loro corso, stamane poco dopo mezzogiorno, terminate le lezioni, avevano deciso di rientrare in famiglia per il «.fine settimana», come avveniva osni venerdì: a casa li attendevano nelle prime ore del pomeriggio. Usciti dall'ateneo e salutati gli amici, erano Quindi saliti sulla vettura, imboccando la statale dei Giouì, che dopo-l'abitato di Bressana I Le vittime: Giorgio Pozzo, Livio Lanzavecchia e Luigi Frisa (Telefoto Ansa)