Nuovo aereo atomico francese precipita durante il collaudo

Nuovo aereo atomico francese precipita durante il collaudo Nuovo aereo atomico francese precipita durante il collaudo Il prototipo del «Mirage FI» cercava di raggiungere i 3000 chilometri all'ora - Morto il pilota, René Bigand, il migliore di Francia (Nostro servizio particolare) Parigi, 19 maggio. Il prototipo dell'aereo militare « Mirage PI» che doveva essere presentato per la prima volta, la settimana prossima, al Salone internazionale dell'aeronautica, è caduto ieri nella Francia meridionale dove faceva le ultime prove prima della manifestazione in cui doveva rappresentare la rinascita dell'aviazione francese. Il pilota René Bigand, di 44 anni, considerato II migliore di Francia, è morto alla guida dell'apparecchio. Forsa avrebbe potuto far funzionare il meccanismo che espelle il sedile e salvarsi col paracadute, ma si pensa che abbia tentato sino all'ultimo momento di atterrare col suo prezioso apparecchio. Il «Mirage FI» era un intercettatore polivalente mono¬ posto, a propulsore « Snecma Atar 9 K » di 7 tonnellate, e poteva volare a Mach 2,2, cioè superare due volte la velocità del suono. L'apparecchio, che volò per la prima volta il 23 dicembre scorso, aveva effettuato poi altri ventidue voli, si sperava di vedergli raggiungere la velocità di tremila chilometri all'ora, ed era destinato, tra l'altro, al trasporto di una bomba nucleare tattica. Più veloce e di maggiore autonomia del « Mirage IV », il nuovo apparecchio era anche più maneggevole, e le operazioni di decollo o atterraggio non esigevano lunghe piste. Le fabbriche Dassault, che l'avevano concepito e realizzato, aspettavano una importante commessa da parte del ministero delle Forze Armate. Da |tale commessa dipendeva l'ac¬ quisto delle fabbriche di aviazione Breguet, da parte di Dassault, ed il lavoro di 4 mila operai. Ieri sera, dopo avere eseguito una serie di figure, il pilota René Bigand annunciò alla torre di controllo di Istres l'intenzione di fare un passaggio a bassa quota ed a grande velocità. Le ultime parole che la torre di controllo sentì furono: «Ora accelero...». Poi più nulla. L'apparecchio era andato a schiantarsi in una zona paludosa fra le città di Arias e di Fos-sur-Mer, in un punto chiamato « Le retour des aires ». I tecnici esamineranno ora gli apparecchi di bordo e tutti i pezzi che riusciranno a trovare, per tentare di determinare le cause della caduta, le quali non saranno però comunicate. |. rn.

Persone citate: Arias, Atar, Dassault, René Bigand

Luoghi citati: Francia, Parigi