L'Onu ritira le truppe dal confine Egitto-Israele
L'Onu ritira le truppe dal confine Egitto-Israele Pericoloso "vuoto,, nel Medio Oriente L'Onu ritira le truppe dal confine Egitto-Israele Annuncio a New York dopo una nuova perentoria richiesta del Cairo di «sgomberare il più presto possibile» - i «caschi blu» (inviati nella zona dopo Suez, nel '56) sono 3400: in base agli accordi, Nasser poteva chiederne il ritiro in qualsiasi momento Anche Tel Aviv proclama di non volere l'Liu - L'aereo del comandante in capo delle N. U. sconfina in Israele: i «caccia» israeliani tentano di farlo atterrare e gli sparano senza colpirlo - Cinque paesi arabi mobilitano, Tel Aviv prende adeguate misure Gli eserciti arabi sul «piede di guerra» zione generale: Siria e Egitto nei giorni scorsi, Giordania ieri, Irate e Kuwait oggi. Altri hanno assicurato il loro ap poggio al governo siriano nella prova di forza con Israele. Una situazione simile non si creava dal 1056. Ma forse il particolare più grave c che abbandoneranno Sharm el Shaikh i cinquanta o sessanta seanainavì i quali hanno tenuto aperto a tutt'oggi gli stretti tra il Mar Rosso e il Golfo di Aqaba, consentendo così a Israele di usare il porto di Eìldth. Questo significherà infatti che l'Egitto potrà di nuovo afferrare Israele se non alla gola, per lo meno ad un nervo molto delicato. E' auspicabile che II Cairo non eserciti nessuna pressiotie eccessiva, ma se lo facesse, la reazione di Tel Aviv potrebbe scatenare un conflitto. La riapertura degli stretti all'apice della penisola del Sinai era stata la vera vittoria di Israele nella guerra di Suez. Si ricorda che gli israeliani rifiutarono allo ra di - accethfre,.. truppe delle Nazioni Unite sul loro territorio, concedendo in pratica agli egiziani un diritto di veto sulla presenza dei «caschi blu* in questa delicata zona. Ciò si ripercuote a loro danno. Thant ha già riconosciuto che l'Egitto ha il diritto di fare allontanare le truppe dell'Onu dal proprio territorio. Non mancheranno tentativi di plomatici di impedirlo, forse specialmente da parte americana: ma non bisogna dimenticare che l'Unione Sovietica, la quale ha grande influenza sul Cairo, considera « illegale » la posizione delle truppe delle Nazioni Unite sui confini con Israele. Per ottenere qualche cosa, Washington dovrebbe portarsi assai più vicina al Cairo di quanto non sia stata negli ultimi tempi. Non è senza significato che il Libano abbia chiesto agli Stati Uniti di posticipare la visita della VI Flotta a Beirut a data più opportuna. Il ministro degli Esteri George Hakim ha detto all'ambasciatore americano Dwight Porter che non v'è nessuna obiezione in linea di principio, ma che la data proposta per l'arrivo delle navi, il 26 maggio, è un po' troppo vicina, e alcuni particolari organizzativi dovrebbero essere prima risolti. Copyright di « The Times » e per l'Italia de «La Stampa» (Nostro servizio particolare) Beirut, 18 maggio. L'Egitto ha chiesto oggi il ritiro completo delle truppe delle Nazioni Unite dal suo territorio. Al segretario generale Thant è giunta la richiesta ufficiale di organizzare lo sgombero « al più presto possibile ». Il Cairo ha annunciato anche che le sue forze hanno già sostituito i « caschi blu » lungo i 200 chilometri circa del confine con Israele. La richiesta egiziana, che riguarda anche la fascia di Gaza, dove le truppe delle Nazioni Unite hanno la loro, base, accresce il pericolo della crisi nel Medio Unente. Essa à contenuta in una lettera a firma del ministro degli Esteri Mahamoud Riad, il quale dichiara che l'Egitto revoca il permesso concesso ai « caschi blu » rfieci anni fa. La conseguenza — ha spiegato radio Cairo — è. che i SlfiO militari dell'Orni devono andarsene. Finora cinque Paesi arabi hanno proclamato, la, mobilita-
Persone citate: Dwight Porter, George Hakim, Mahamoud Riad, Nasser, Shaikh, Thant
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