L'Enel ha venduto energia per 781 miliardi nel 1966 di Arturo Barone

L'Enel ha venduto energia per 781 miliardi nel 1966 Di Cagno ha presentato il aitando dell'Ente L'Enel ha venduto energia per 781 miliardi nel 1966 Aumento del 7,8 per cento sul 1965 - Gli utenti sono oltre 20 milioni Al 31 marzo 1967 gli indennizzi pagati per gli impianti nazionalizzati ammontavano a 757 miliardi - Escluso l'aumento delle tariffe elettriche (Nostro servizio particolare) Roma, 17 maggio. L'avv. Vitantonio Di Cagno, presidente dell'Enel, ha illustrato stamane alla stampa il bilancio consuntivo dell'Ente per il 1966. E' stata un'esposizione analitica minuziosa, durata quasi due ore, che ha toccato tutti gli aspetti più significativi dell'attività di questo complesso che fornisce circa i due terzi della produzione nazionale di energia elettrica f60,t miliardi di kwh su 89,4), che conta ormai oltre SO milioni di utenti (quasi un milione più che nel 1965), e ha fatturato lo scorso anno 781 miliardi per l'energia venduta ed altri 53 miliardi per allacciamenti e contributi vari dell'utenza. Al 31 marzo 1967 risultavano pagati — per indennizzi e relativi interessi — 757 miliardi. In 4 anni l'Enel ha investito in nuovi impianti 1197 miliardi, pari a circa il 36 per cento del valore di tutte le immobilizzazioni effettuate in oltre mezzo secolo dalle imprese ex elettriche. Ma è ancora più significativo che per il sessennio 1967-12 esso conti di accrescere la capacità dei propri impianti generatori di 12,4 milioni di kw, con un aumento della disponibilità di potenza — rispetto al 31 dicembre '66 — del 91 per cento. Entro il 1912 dovrà entrare in servizio la quarta centrale nucleare italiana, la prima della * seconda generazione*, con una potenza dell'ordine di 650 mila kw; le relative offerte dei principali costruttori del mondo saranno esaminate nei prossimi mesi. A questa ordinazione ne dovrebbero seguire altre tre — per quasi 2 milioni di kw — entro il 1910. In complesso, i programmi di nuovi impianti per il 1961-12 prevedono una spesa di oltre 3000 miliardi. Impegni del genere si giustificano alla luce delle prospettive di sviluppo della domanda. Nel '66 le vendite di energia sono aumentate del 7,8 per cento t+8,3 escludendo le ferrovie dello Stato), nei primi mesi del 1961 si è avuta un'impennata dei consumi di oltre il 14 per cento »iel primo bimestre e di oltre Vii nel secondo. Anche se superabili, grazie a questa favorevole evoluzione della domanda, le difficoltà economico-finanziarie dell'Enel non sono lievi: il consuntivo 1966 si chiude, per la gestione ordinaria, con un attivo di 9S.3 miliardi; se si tiene però conto degli interessi corrisposti (o accantonati) sugli indennizzi, il surplus si riduce a neppure 144 milioni. Si rendono perciò necessarie limature dei costi su tutte le voci. Di Cagno ha confermato in proposito che la bolletta diventerà trimestrale a partire da luglio (sarà cioè emessa in settembre anziché in agosto), consentendo un risparmio di 5 miliardi all'anno, c Non c'è alternativa — ha aggiunto —: o adottare questi criteri di economia o aumentare le tariffe, ferme dal 1959». Comunque, almeno sino alla scadenza degli attuali amministratori, non dovrebbero esserci aumenti: Di Cagno ha rinnovato la promesso fatta in passato, precisando che il mandato scadrà nel febbraio tOGS. Arturo Barone

Persone citate: Di Cagno, Vitantonio Di Cagno

Luoghi citati: Roma