Le vetture americane del 1968 saranno più grandi e potenti

Le vetture americane del 1968 saranno più grandi e potenti Le vetture americane del 1968 saranno più grandi e potenti L'SO per cento dei modelli verrà dotato di motori ad otto cilindri - Linee arrotondate, notevole sviluppo delle superfìcie vetrate - La Chevrolet Chevelle sarà ridisegnata - I programmi della Ford e della Chrysler - Previsto un aumento dei prezzi per l'adozione dei nuovi dispositivi di sicurezza (Nostro servizio particolare) Detroit, 17 maggio. Le quattro grandi Case americane, General Motors, Ford, Chrysler e American Motors, si prepaiano con fiducia alla presentazione dei modelli 1968, che avrà luogo nelle prime due settimane di settembre. Malgrado il calo nelle vendite in questi ultimi mesi, i responsabili delle industrie automobilistiche degli Stati Uniti non nutrono eccessivi timori per il futuro. «La gente — ha detto Lynn A. Townsend, presidente della Chrysler — sembra ormai aver deciso che la recessione non ci sarà ». Tre, stando almeno alle indiscrezioni finora trapelate, saranno 1 modelli interamente nuovi (la Lincoln Continental «Mark III» del¬ la Ford, la «Javelin» e la « AMX » dell'American Motors), e moltissimi quelli rinnovati nella forma e nell'abitacolo. La tendenza generale sarà di aumentare di qualche centimetro la lunghezza e la larghezza delle vetture, che saranno dotate per 1*80 per cento di motori ad otto cilindri. Le linee saranno ammorbidite, addolcite, rese meno spigolose. DI gran moda 1 coupé due porte con linea « fast-back ». ossia con il padiglione che si raccorda con una linea continua ai parafanghi posteriori. Moltissime le versioni dotate di proiettori che rientrano automaticamente in appositi alloggiamenti una volta spenti. Un capitolo speciale è stato destinato al problema « si- curezza». Esternamente, abolizione di tutti gli ornamenti a punta o considerati in ogni caso pericolosi (quelli superstiti saranno costruiti in modo da « disintegrarsi » al minimo urto), delle maniglie sporgenti, delle coppe con fregi acuminati; internamente, cinture di sicurezza per il guidatore e il passeggero a fianco, spesso anche per quelli del divano posteriore, piantoni dello sterzo cedevoli, cruscotti superimbottiti, serbatoio della benzina protetto e collocato in maniera da non risentire che in minima parte le conseguenze di uno scontro. In più, tutti i motori saranno dotati di dispositivi antismog. Molti modelli saranno posti in vendita con apparecchiature stereo e radiotelevisive, spesso In combinazione fra loro. I motori saranno potenziati, nel senso che saranno montati di serie, come unità-base, degli otto cilindri a V di oltre 6000 cmc. I prezzi aumenteranno. L'installazione delle cinture di sicurezza e dei dispositivi anti-smog costerà sugli 85 dollari (oltre 53 mila lire), ai quali bisognerà aggiungegere circa 15 dollari (9000 lire) per la manodopera. Ecco di seguito, Casa per Casa, le più importanti novità del 1968: GENERAL MOTORS — I cambiamenti più importanti riguardano la Chevrolet «Chevelle», la Pontiac «Tempest», la Buick « Special » e la Oldsmobile «F. 85», che avranno una nuova carrozzeria con ampia superficie vetrata. I cofani saranno lievemente affusolati, le fiancate prive di preziosismi estetici e 1 parafanghi posteriori caratterizzati da un leggero «rigonfiamento». Per la prima volta, questi 'modelli adotteranno tre differenti passi: 284 cm per i coupé a due i)orte e «coda tronca », 289 cm per le berline e 307 cm per le stationwagons. Sono previste modifiche anche per le altre marche della G.M. Riguarderanno, in particolare, il disegno delle calandre e dei gruppi ottici. Nessuna variante è in programma per la « Oorvair » a motore posteriore, sebbene le vendite siano precipitate da 300.000 a circa 25.000 all'anno. FORD — Alla fine del gennaio 1968 entrerà in produzione un nuovo modello. E' la Lincoln «Continental Mark III»: rappresenterà la risposta della Ford alla Cadillac «Eldorado» nel settore delle vetture di presti- '1gio. Fra le caratteristiche della Mark III (una sigla di derivazione sportiva, visto che cosi si chiamano i prototipi da competizione), una calandra ad andamento verticale e « sbalzata » in avanti, proiettori a scomparsa totale, la ruota di scorta esterna, sistemata verticalmente in un apposito involucro, nella parte posteriore. I modelli medi della Ford « Fairlane » e Mercury avranno una diversa carrozzeria e saranno più lunghi di 13 cm. Saranno disponibili per la prima volta versioni coupé « fast-back » a due porte. CHRYSLER — Le Dodge « Coronet » e « Charger » e la Plymouth «Belvedere» saranno dotate di nuove carrozzerie, allungate di alcuni centimetri per imprimere ai padiglioni una linea nettamente diversa dai modelli attuali. Calandre e gruppi ottici delle «Dart», «Vali-ant », « Barracuda », Plymouth « Fury », Chrysler e Imperiai saranno ridisegnati. I motori di queste ultime due verranno potenziati. Le Chrysler tipo «300» monteranno i soliti fari a scomparsa totale. AMERICAN MOTORS — Due novità: la «Javelin» e la « AMX ». Entrambe sono il segno del tenace sforzo della Casa, la quarta degli Stati Uniti, per trovare un posto sicuro nel grande mercato dominato dai giganti G.M., Ford e Chrysler. La « AMX » è una variante della vettura sperimentale presentata quest'anno nei vari Saloni americani. Il motore è un otto cilindri a V di 6 litri; il passo è assai corto. La « AMX » si presenta molto compatta, con una linea simile a quella delle «sportive» europee. La «Javelin » farà concorrenza alla Ford «Mustang», di cui avrà, più o meno, il medesimo prezzo: 2500 dollari (circa un milione e 700 mila lire). Avrà due porte; il padiglione si « spegnerà » dolcemente nella parte posteriore. Le maniglie delle porte saranno livellate con la fiancata. L'American Motors spera di vendere circa 50 mila « Javelin » all'anno. Da notare che delle cinque auto di caratteristiche simili («Mustang», «Camaro», « Cougar », « Barracuda » e «Firebird») sono stati consegnati alla clientela nei primi tre mesi del 1967, 192 mila esemplari. r. s.

Persone citate: Dart, Lynn A. Townsend, Mark Iii, Tempest

Luoghi citati: Detroit, Stati Uniti