Non era laureato il celebre «medico» primario di tre ospedali a Berlino

Non era laureato il celebre «medico» primario di tre ospedali a Berlino Non era laureato il celebre «medico» primario di tre ospedali a Berlino Iniziato ieri il processo - Il « dottor » Guenther, 44 anni, ottenne falsi attestati in Germania Est, poi fuggì in Occidente - Eccezionalmente dotato, fece carriera e fu eletto deputato - Alla notizia del suo arresto, la gente scrive ai giornali: «Conta di più la capacità o un titolo accademico?» (Dal nostro corrispondente) Bonn, 16 maggio. La « tragedia di un genio » è stata definita la carriera di un uomo comparso stamane in veste di imputato dinanzi al Tribunale di Berlino per truffa e falso continuati, abuso di titolo ed esercizio abusivo della professione medica. L'imputato, Walter Guenther, di 44 anni, era stato apprezzato medico per quasi venti anni e nonostante la sua giovane età, tra il 1951 (era allora ventottenne) e il 1965 era stato primario di ospedale, senza avere mai frequentato per una sola ora i banchi dell'Università. Vi è da aggiungere che nel 1965, allorché si scoperse che il «dotto™ Guenther non era medico e neppure infermiere e fu arrestato, 6 medici alle sue dipendenze, 170 infermieri e infermiere e 555 malati dei « suoi » tre ospedali berlinesi si dimostrarono solidali con lui, « primario bravissimo e umano ». Il caso di Walter Guenther, che i testimoni a difesa continuano a chiamare dottore o professore, è straordinario. Nato nel 1923, Guenther fu da giovane uno sfegatato hitleriano, a vent'anni si arruolò volontario nelle « SS > naziste. Alla fine della guerra, a 22 anni — ha raccontato oggi — Ifu processato da una Corte 'cecoslovacca e condannato a 25 anni di lavori pesanti. Fu inviato a Karlsbad come uomo di fatica nell'ospedale. Lì si interessò alla letteratura medica e da una suora ottenne in lettura « più libri di medicina di quanti abbia tempo di leggerne un decano di facoltà ». Nell'ottobre 1946, quando fu rilasciato per «condotta straordinariamente buona», Guenther commise un primo falso, presentandosi a una commissione di esame dei profughi e dichiarandosi « medico ». Si procurò un documento dal quale risultava « medico del campo di concentramento di Karlsbad » e risultava più vecchio di sette anni. Riusci a trovare occupazione come assistente in una clinica privata, in cambio di solo alloggio e vitto. Resistette per due anni e quando si licenziò ottenne un attestato di « zelo e abilità », con il quale nel 1948 andò nella Germania comunista. Laggiù erano a corto di medici e gli affidarono un reparto di ospedale. Più tardi, e per la sua capacità e anche perché si era astutamente iscritto al partito comunista, Guenther passò alle dipendenze del ministero del Lavoro, che gli diede un attestato di « specialista in malattie interne». Appena In possesso di questo documento, Guenther fuggì nella Germania occidentale e nel 1951 vinse un concorso e divenne primario di un ospedale di Berlino, poi di due, infine di tre cliniche, fu riconosciuto specialista in gerontologia; gli fu affidata la cura di una squadra di calcio, divenne deputato nel Parlamento di Berlino, con Willy Brandt, fu apprezzatissimo perito medico della magistratura. Nessuno ebbe mal il minimo dubbio che il « dottor » Walter Guenther non fosse medico. Ancor oggi sono pochi coloro che lo considerano un truffatore, per la grande massa dei berlinesi è un genio della medicina. La gente intercede per lui e scrive lettere ai giornali, ponendo la domanda chiave: « Cosa conta di piùt il titolo accademico o la capacitar » t. S.

Persone citate: Walter Guenther, Willy Brandt

Luoghi citati: Berlino, Bonn, Germania, Germania Est, Karlsbad