«È necessario un comune sforzo di dirigenti politici e industriali»

«È necessario un comune sforzo di dirigenti politici e industriali» (Nostro servizio particolare) Milano, 12 maggio. I ministri Colombo e Andreotti, sottosegretari e parlamentari, dirigenti politici, esponenti del mondo economico e finanziario, docenti universitari e studiosi, hanno partecipato oggi al dibattito sul tema: «Glasse dirigente politica e classe dirigente economica in una società in fase di avanzato sviluppo industriale» organizzato dalla direzione centrale della Democrazia Cristiana. Sono intervenuti il segretario della de Rumor, con i vice-segretari Piccoli e Forlani, il presidente dell'Iri prof. Petrilli, il presidente della Confindustria dott. Costa, il presidente della Fiat dott. Giovanni Agnelli, il presidente della Pirelli ing. Leopoldo Pirelli, il direttore generale dell'Eni ing. Girotti, il presidente della Montecatini-Edison ing. Valerio, il presidente dell'Enel prof. Di Cagno e il presidente degli industriali lombardi ing. Dubini. II segretario organizzativo della de on. Bisaglia ha annunciato che all'odierno seguiranno nel prossimo mese altri due incontri con I rappresentanti dei giornalisti e con i dirigenti delle organizzazioni sindacali « allo scopo di aprire un dialogo con tutte le forze che contribuiscono in modo determinante all'ordinato sviluppo civile e sociale del Paese ». Il prof. Petrilli ha svolto la relazione introduttiva. Lo sviluppo industriale moderno e gli scambi internazionali interessano sempre più a fondo il nostro Paese e rendono necessario un colloquio diretto tra tutti i protagonisti della produzione: operatori economici, sindacati, aziende pubbliche, ■uomini politici. La programmazione, ha detto Petrilli, « è il momento della carità, capace di obbligare tutti a trarre le necessarie conseguenze delle proprie decisioni ». Aperto il dibattito, hanno preso la parola numerosi oratori. Il dott. Piero Bassetti ha affermato che per costruire lina società moderna non è sufficiente una economia solida, ma occorre che lo Stato adegui le strutture pubbliche ai bisogni della vita quotidiana del Paese. Il presidente della Montecatini-Edison ing. Valerio ha auspicato tra classe politica ed economica « un rapporto nuovo che superi incomprensioni e diffidenze» ed ha rivendicato « il ruolo ohe, nel quadro della politica di programmazione, deve essere riservato all'iniziativa privata». A nome dei dirigenti di azienda l'on. Togni ha affermato che « la programmazione rappresenta un'occasione preziosa per accelerare la creazione di una autentica e preparata classe dirigente nazionale». Il ministro Andreotti ha indicato due motivi che inducono ad un dialogo aperto fra politici ed operatori economici: la necessità di preparare l'Italia alla realtà del mondo profondamente diverso di domani; l'evoluzione del Mercato comune che richiede la mobilitazione totale di tutte lo forze nazionali, c Occorre — ha precisato il ministro — rivedere anche la terminologia corrente: l'aggettivo privato, ad esempio, è improprio quando da una iniziativa dipendono le possibilità di vita e di sviluppo di altri uomini. La certezza del libero spazio per le iniziative imprenditoriali non deve essere disgiunta dallo specifico dovere verso la collettività». Il dott. Furio Cicogna ha raccomandato parsimonia nel l'amministrazione delle risorse pubbliche disponibili; 11 direttore generale dell'Eni ing Girotti ha sollevato il problema dei « tecnocrati ». Complessi industriali sempre più moderni e sempre più grandi portano alla ribalta élites te cnocratiche con sempre più grandi poteri. Il vice segretario nazionale della de on. Piccoli ha detto che, l'incontro tra politici e classe economica deve avvenire « sui temi profondi che si riferiscono all'uomo e sui problemi concreti riguardanti la trasformazione economica, la concorrenza internazionale, le conquiste scientifiche ». Nella seduta del mattino hanno parlato ancora il prof. Di Fe nizlo, il presidente dei commercianti dottor Casaltoli, il presidente della « Esso Standard » Italiana dott. Cazzanlga Al pomeriggio ha aperto : lavori :1 ministro Colombo Egli ha esortato politici ed operatori economici « ad ab bandonare lo schema chiuso e mortificante di una società classista per costruire una so cietà democratica ed aperto nella quale tutte le forze hanno il diritto ed il dovere di Importante convegno di studi organiziato dalla de a Milano «È necessario un comune sforzo di dirigenti politici e industriali» La programmazione — hanno detto i ministri Andreotti e Colombo — esige un colloquio diretto fra tutti i protagonisti dello sviluppo sociale - Gli interventi del presidente dell'Ili, Petrilli, e del presidente della Confindustria, dott. Costa - La produzione italiana nel quadro della concorrenza europea - Discorso conclusivo dell'onorevole Rumor: «Nell'interesse del Paese non hanno più motivo di esistere polemiche e diffidenze» concorrere all'ordinato sviluppo». Il problema più rilevante per 1 prossimi anni è di inserire definitivamente il Mezzogiorno e le altre zone sottosviluppate nell'economia nazionale con l'impiego di strumenti decisivi: intervento delle partecipazioni statali, scelte coordinate dei. grandi gruppi privati, efficiente sistema di incentivi, formazione professionale dei lavoratori e preparazione dei quadri dirigenti, crescita equilibrata delle città. Il punto di vista degli industriali Italiani è stato espresso dal presidente della Confinrlustria dott. Costa. Egli ha auspicato maggiori rapporti tra mondo economico e dirigenti politici. «Tra queste due sfere — ha detto — non esiste attualmente la fiducia che invece sarebbe necessaria per uno sviluppo sereno del dialogo. Ciò perché a nostro giudizio il mondo politico si presenta ancora come un Giano bifronte ». Costa ha poi manifestato la perplessità del mondo imprenditoriale rispetto alla programmazione, specie per quanto riguarda la programmazione regionale. « Si corre il rischio — ha affermato — di andare incontro ad interessi particolari perdendo di vista quelli generali. Come Confindustria noi vorremmo dare al Governo tutta la nostra collaborazione purché si fosse però d'accordo sui principi generali ». Il dibattito si è concluso con il discorso del segretario nazionale della de on. Rumor il quale ha ringraziato tutti gli intervenuti ed ha rilevato che il convegno odierno si ricollega «all'impegno assunto dall'assemblea nazionale democristiana di Sorrento per atieguare l'azione e l'iniziativa del partito alla nuova società italiana ». Egli ha affermato che non hanno più motivo di essere le polemiche tra politici ed operatori economici e le diffidenze verso la programmazione. Dopo avere ribadito lo impegno per lo sviluppo del Mezzogiorno e per 11 progresso sociale di tutto 11 Paese, l'on. Rumor ha così concluso: «La politica di programmazione è un'occasione per un punto di incontro e di confronto. Io faccio appello alla classe dirigente economica, non meno che al mondo del lavoro, della cultura e a noi stessi per un comune impegno di solidarietà nazionale nell'interesse del Paese e dei cittadini ».

Luoghi citati: Italia, Milano, Sorrento