Annegata nel laghetto di Costigliele d'Asti la ragazza di 22 anni ch'era scomparsa da casa

Annegata nel laghetto di Costigliele d'Asti la ragazza di 22 anni ch'era scomparsa da casa La tragica verità dopo cinque giorni di ricerche Annegata nel laghetto di Costigliele d'Asti la ragazza di 22 anni ch'era scomparsa da casa La macabra scoperta compiuta da un custode: scandagliando con un arpione lo specchio acqueo, ha fatto affiorare il corpo - La ipotesi più probabile sulla fine sembra quella del suicidio: la giovane (chiusa, strana, taciturna) soffriva di esaurimento nervoso ed era in cura - Forse oggi la Procura ordinerà l'autopsia - Nel 1954 un giovane parente della ragazza, improvvisa» mente impazzito, uccise la madre e i quattro fratelli a colpi di roncola, poi incendiò la stalla e vi si impiccò dentro (Dal nostro inviato s-peciaile) Asti, 11 maggio. Margherita Ruffa, la ventiduenne che era scomparsa dalla propria abitazione a Costigliele d'Asti nel pomeriggio di sabato scorso, è stata trovata morta nel lago Italia, a poco più di un chilometro dalla sua casa. La morte è stata determinata da asfissia da annegamento; nessun segno di colluttazione sul corpo. L'ipotesi che sembra trovare maggior fondamento è quella del suicidio. I primi sospetti su un gesto disperato della giovane si erano avuti nello stesso giorno della scomparsa e le prime ricerche erano state svolte intorno al lago, fra il bosco che lo circonda e poi dentro l'acqua, con gli arpioni. Perché si è uccisa e perché si sospettava il suicidio è difficile dirlo: motivi veri e propri non c'erano, almeno apparentemente. Era una ragazza chiusa, strana, taciturna e, I nell'ultimo mese, in mutua per esaurimento nervoso. Da due anni lavorava come impiegata alla Way Assauto di Asti, addetta al centro meccanografico. Una giovane intelligente, I abile, piena di volontà, affer ,mano 4 SUOi superiori. Appun- to perché si distingueva per bravura, di recente era an che stata mandata a Torino a frequentare un corso di perfezionamento. Abitava con la madre, Tere- sa Campo, quarantaseienne e vedova da due anni, e con la sorella Vittorina di 25 anni, che gestiscono, a Costigliele, una awiatissima drogheria: un fratello, sedicenne, Giuseppe, è in collegio ad Asti. Ogni mattina partiva con la «600 » per raggiungere lo stabilimento Way Assauto e ritornava la sera. Era una ragazza alla moda, a qiudicare dalla minigonna che portava; ma faceva vita piuttosto solitaria, chiusa in una sorta di cupa malinconia. Non risulta che avesse un fidanzato, forse negli ultimi tempi era corteggiata da un giovane, ma nessuno sa chi sia. Non appena aveva un momento di libertà leggeva: libri gialli, romanzi, saggi filosofici. Un mese fa si è ammalata, è andata a farsi visitare dal medico di famiglia dott. Ferro. Si sentiva depressa e il sanitario le ha prescritto una cura che comprendeva anche iniezioni endovenose. Il certificato medico per l'astensione dal lavoro è stato rinnovato alcune volte perché la giovane non si sentiva ancora in grado di riprendere il suo posto in ufficio. Il dott. Ferro dice: «Veniva da me a farsi fare l'iniezione e non diceva una parola, oltre il buongiorno. Sabato mattina, invece, sembrava quasi allegra. Era l'ultima visita, ha scambiato alcune frasi, si è fatta compilare il modulo da presentare al suo ufficio, lunedì. L'ho vista andarsene sorridente. Non avrei mai supposto che avesse intenzioni suicide ». A mezzogiorno la giovane ha mangiato come di consueto; anche la madre e la sorella non hanno constatato alcun peggioramento nel suo stato d'animo. Alle 13,30 d uscita dicendo che andava dal giornalaio a comperare una rivista. Indossava una giacca di pelle blu su una minigonna rossa. E' passata dall'edicola, ma la rivista non era ancora arrivata. «Non importa — ha detto — tornerò a vedere domani » e si è incamminata per la strada che scende verso il lago. Su quelle rive ci andava, a volte, a leggere, seduta su una panchina. Vi era stata vistai l'ultima volta, il -28 aprite scorso. Il lago Italia è artificiale: lungo duecento metri, largo cento, profondo da un metro a sei metri, è stato ricavato in una conca sfruttando una sorgente. Serve per la pescai scopico. Non è improbabile che domani la Procura della Repubblica di Asti ordini l'autopsia. La notizia del rinvenimento della salma è stata portata ai familiari dallo stesso medico e dal sindaco dott. Bellone. La madre, che è sofferente di cuore, è stata colta da malore e il medico è dovuto intervenire con sostanze cardiotoniche; la donna è stata poi costretta a letto. Il fatto ho. suscitato profonda impressione a Costigliole dove la famiglia è molto conosciuta. Un'altra volta il nome Ruffa era stato sulla bocca di tutti per un truce episodio di cronaca nera, addirittura una strage. Nell'aprile 1.95-4 Roberto Ruffa, di 23 anni, cugino del padre di Margherita, impazzito, aveva ucciso a colpi di roncola la madre e quattro fratelli, poi -aveva dato fuoco alla stalla e vi si era. impiccato dentro, rimanendo carbonizzato insieme cól bestiame. Remo Lugli Margherita Ruffa, la ragazza annegata presso Asti delle trote: un custode affitta le canne e i pescatori pagano il pesce che catturano. L'area è cintata e vi si accede per un cancello guaraato da un custode che chiude tra le 12 e le li. Forse la Ruffa è entrata prima della riapertura, rane, come del resto quasi tutti gli abitanti del paese, era convinto che la giovane fosse morta annegata nel lago e ha voluto continuare le ricerche. Da solo, sulla sponda destra per chi scende da Costigliole, lanciava un arpione attaccato scavalcando una siepe e poi\" uno fune e poi lo tirava é fdl l si è gettata in acqua senza levarsi né le scarpe né gli occhiali che le sono stati trovati addosso. Il rinvenimento è attenuto oggi alle 16 ad opera del custode del castello di Costigliole, Mario Garrone di 57 anni. Nei giorni scorsi il lago era stato scandagliato dai pompieri e da volonterosi compaesani di Margherita, i quali avevano effettuato ricerche anche nei pozzi della zona. Il Gar- a sé facendolo scorrere sul fondo. A un tratto ha visto affiorare una massa di capelli biondi (Margherita, si era ossigenata un paio di mesi fa) e allora ha chiamato il custode del lago, Giovanni Torchio, il quale a sua volta è andato a telefonare ai carabinieri. La salma è stata portata nella camera mortuaria del cimitero dove il dott. Ferro l'ha sottoposta ad un riscontro necro-

Persone citate: Assauto, Bellone, Giovanni Torchio, Margherita Ruffa, Mario Garrone, Remo Lugli Margherita, Roberto Ruffa, Ruffa

Luoghi citati: Asti, Italia, Torino