Anche l'Italia si avvia al «boom» delle roulottes di Michele Fenu

Anche l'Italia si avvia al «boom» delle roulottes Anche l'Italia si avvia al «boom» delle roulottes Attualmente ve ne sono circa 10 mila - L'anno scorso vennero immatricolati 2600 rimorchi, mille in più del 1965 - Un centinaio di modelli esposti alla Mostra-Mercato di Torino Esposizioni - I prezzi vanno da 500 mila lire a due milioni - Qualche consiglio di guida Con l'aumento dei redditi, lo sviluppo della rete autostradale e l'Incremento della cilindrata media del nostro parco vetture, anche in Italia è cominciato il boom delle roulottes. L'anno scorso ne sono state immatricolate 2600. mille più del 1965, e in questi primi mesi del '67 le vendite sono continuate ad un ritmo assai elevato. Attualmente, 1 rimorchi per campeggio (agli effetti del Codice Stradale la roulotte è considerata un c rimorchio > per auto sotto ogni aspetto: paga quindi una piccola tassa di circolazione — 4750 lire annue — e non può trasportare persone) sono circa diecimila. Un numero ancora insignificante a confronto della Gran Bretagna (250 mila unità in circolazione), della Germania (240 mila), della Francia e dell'Olanda (200 mila). Gli italiani, finora, hanno osservato le casette su ruote con un certo sospetto, Intimoriti soprattutto dalle pratiche da svolgere per ottenere permessi, carte bollate, patenti, ecc. In realtà queste pratiche sono sem plici. non certo tali da ostacolar* U piacer» della, c re¬ sidenza mobile », del godere la vita all'aria aperta in piena libertà ma senza rinunciare a tutti i comforts compresi il frigorifero o la doccia Le norme principali sono due: il peso della roulotte non deve superare gli otto decimi del peso della vettura trainante, e la larghezza massima non oltrepassare 1 quattro terzi di quella dell'auto. La lunghezza massima consentita, escluso l'attacco, è di sei metri. Salvo casi eccezionali è sufficiente la normale patente B o C: quasi tutta la produzione: italiana ed estera rientra nel limite di 750 kg. previsti dal Codice. Si possono acquistare rimorchi lunghi più di quattro metri, con cinque posti letto, toilette, cucina, ecc. Un costruttore francese, per esempio, onde diminuire il peso, impiega materiali di tipo aeronautico fornitigli dalla Casa che costruisce i « Ca ravelle ». Usatissimi l'alili minio e le materie plastiche L'assicurazione .non è un problema. Con un aumento che si aggira sul 10-15 per cento del premio corrisposto per la macchina, essa ■•leu «stesa, alia, roulotto. Poche difficoltà anche per quanto riguarda le operazioni necessarie per rendere un'auto idonea al traino: occorrono soltanto un gancio d'attacco e due specchietti retrovisivi, montati sui parafanghi, che servono ad indicare al pilota la larghezza massima del rimorchio. Il tutto costa sulle 5060 mila lire e porta via una mezza giornata. I prezzi. Ve ne sono per tutte le borse, come appare dalla Mostra-Mercato ospitata in questi giorni a Torino Esposizioni (rimarrà aperta sino a domenica prossima): si va dai modelli sul mezzo milione a quelli da due milioni. Sono presenti 32 ditte con un centinaio di esemplari diversi. In generale, 1 rimorchi lunghi due metri costano fino a 500 mila lire, i «tre metri» 700-800 mila lire, i « quattro metri » un milione-un milione e 200 mila, i «cinque metri» un milione e mezzo. I nostri costruttori — una quindicina — hanno trasformato i carrozzoni di qualche anno fa in graziosisslme villette, in cui alla perfezione tecnica si accoppia la sobria eleganza della forma e la funzionalità dell'arredamento. Nella scelta, ricordarsi di comprare un modello di peso inferiore a quello calcolabile con la regola fissa degli otto decimi. Infatti, bisogna considerare che sulla roulotte dovranno poi essere caricati, abiti, attrezzi sportivi, provviste, accessori, libri e cosi via. Si rischlerebbe di superare il peso limite. La guida non è difficile, a patto, naturalmente, di non dimenticarsi mai d'avere una «coda», specie nel sorpassi e nei percorsi tortuosi di montagna, e di non pretendere medie-record. A questo proposito, un pilota esperto può mantenere una velocità di crociera che è appena del dieci per cento inferiore a quella ottenibile senza rimorchio. D'altra parte la prudenza consiglia di non viaggiare al ritmo di una granturismo. In Inghilterra, ad esempio, non si possono superare i 50-60 km orari. La manovra più impegna ' Uva rimane forse la retro j marcia. Ma con l'aiuto di un amico paziente o di un camionista, in una mattinata si diventa bravissimi. Per le frenate nessuna paura: le roulottes sono munite di impianto frenante autono¬ mo, in genere funzionante a repulsione, ossia sfruttando l'inerzia della frenata della vettura motrice. Il cambio va adoperato con particolare cura e con maggior frequenza, evitando di innestare le marce in maniera « sportiva ». Molto importante abituarsi ad osservare con frequenza gli specchietti retrovisivi e a non correggere la direzione di marcia con piccoli spostamenti del volante, che fanno « scodare » il rimorchio. Tra le precauzioni elementari, disporre adeguatamente 11 carico nei vari ambienti della casetta su ruote, evitando di lasciare In giro recipienti o stoviglie che potrebbero rovesciarsi o rompersi. Non è difficile, dunque, accostarsi al caravanning, come lo chiamano gli inglesi, che addirittura usano d'inverno le roulottes come abitazioni fisse. Anche noi. ormai, pare che l'abbiamo capito. Ed è un bene, perché si tratta dl una esperienza assai Interessante, capace di procurare — in veste moderna — le sensazioni di epoche lontane, In cui il nomadismo pra regola di vita. Michele Fenu

Luoghi citati: Francia, Germania, Gran Bretagna, Inghilterra, Italia, Olanda, Torino