Gli uccisori di Sharon Tate forse fuggiaschi in Canada

Gli uccisori di Sharon Tate forse fuggiaschi in Canada Sono quattro e apparterrebbero al "racket" della droga Gli uccisori di Sharon Tate forse fuggiaschi in Canada Per la strage di villa Polanski si hanno tre ipotesi: fu compiuta da sicari che volevano eliminare Frokowski, da un ospite impazzito durante un rito orgiastico, da un erculeo marine reduce dal Vietnam - Prevale la prima tesi perché pare improbabile che un uomo abbia potuto da solo portare a termine l'eccidio dal nostro inviato New York, lunedi mattina. Il bersaglio era allora Voityck Frokowsky? E gli altri — Sharon Tate, Abigail Folger, Jay Sebring e Steven Pàrent— furono uccisi per pre-i cauzione o per dirìgere la polizia dì Los Angeles su false piste? E' questa la verità? E' troppo presto per dare una rispósta impegnativa; potrebbero esservi mille sprprese, mille, colpi di. scena:, ma, nelle ultime 24 ore, l'« ipotesi Frokowsky » si è rafforzata. La tesi è nota, il polacco, amico di Roman Polanski, sarebbe stato assassinato da due o tre sicari inviati da « distributori di narcotici ». Perché costoro volessero disfarsi di Frokowsky non è detto: si sa solo che la vittima usava droghe e aveva che fare con il mercato degli stupefacenti. La morte delle altre quattro persone — dice il Los Angeles Times — sarebbe soltanto un «derivato » dell'eliminazione di Frokowsky Frokowski e Gibby Queste congetture trovano conferma indiretta in una notizia proveniente dal Canada. Un portavoce della Royal Canadian Mountain Police di Vancouver — sulla costa occidentale, quindi a Nord del¬ la California — ha dichiarato che la polizia di. Los Angeles ha chiesto la loro cooperazione nella ricerca di quattro persone in viaggio, forse, attraverso il Canada. Il lunzìonario. non ha voluto dire di più, ma un giornale di Ottawa afferma che i quattro « avrebbero violato le leggi sugli stupefacenti » e che la.autorità di Los Angeles li cercano per interrogarli sul massacro nella villa di Cielo Drive, la tortuosa strada all'inizio di Benedìct Canyon. Sono questi i sicàri o i mandanti? E' possibile. Le informazioni che hanno posto la polizia su questa importante pista provengono da un emigrato polacco, amico dt Frokowsky. Il suo nome è tenuto segreto e agenti armati vigilano sulla sua vita. Le notizie di ieri hanno arricchito la prima, e un po' vaga, versione, di sabato. Due anni fa, lasciata la Polonia, Frokowsky — il quale aveva adesso 37 anni — andò a New ork dove conobbe Abigail Folger, Gibby per gli amici, 26 anni, bella donna. Proveniva da famiglia facoltosa e socialmente elevata. Frattanto Abigail e Frokowsky erano divenuti amanti. Giovane, irrequieta, nell'irrequieto mondo della costa californiana, aveva cercato serenità nel misticismo asia-. tico e, per vari mesi, « meditò » sul cosmo e sull'amore universale, tra profumi di incenso e chitarre indiane, in compagnia di Sharon Tate e Mia Farrow. Poi anche questo slancio passò e Gibby cercò altre esperienze: questa volta, pericolose. Cominciò ad usare cocaina ed indusse Frokowsky a condividere il vizio. Cosa avvenne poi non è chiaro. Vi è chi dice che Abigail lo rese schiavo della droga, che gliela procurava purché non la tradisse con altre donne; che Frokowsky, esasperato, cercò fonti proprie. Vi è chi dice che' gli amanti'da consumatori divennero distributori, ponendosi in conflitto con una banda locale. Avrebbero tentato, ma senza successo, di convertire alla cocaina anche Polanski e Sharon Tate. Le altre «piste» Frokowsky era tra i migliori amici di Roman Polanski. Suo padre, uomo assai benestante, aveva finanziato i primi film in Polonia del giovane regista. Non era un intellettuale, ma sapeva vivere e lavorare — fu produttore e sceneggiatore — tra artisti e scrittori che ne apprezzavano la vivace intelligenza, l'anticonformismo, la spregiudicatezza. Posava, ma sapeva farlo con stile: il suo effetto sulle donne — riferisce chi lo conobbe — era travolgente. Si sposò due volte, a Varsavia, e due volte divùidt. Una di queste ex mogli è la nota scrittrice Agneski Osiecka: Nelle sue indagini, la polizia di Los Angeles si è rivolta anche alle autorità di Varsavia, dalle quali avrebbe già ricevuto ampi ragguagli sul passato e le^amicizie di Frokowsky e altri polacchi. Queste sono le uniche concrete novità delle ultime ore. I detectives esplorano ovviamente anche in altre direzioni, né trascurano la pista che vuole per protagonista il fantomatico ex marine amico del giovane custode William Garretson. Il robusto soldato, reduce da operazioni antiguerriglia in Vietnam, partecipò a parecchie festicciole nell'abitazione di Garretson, sul terreno della residenza di Cielo Drive: in due o tre occasioni sarebbe stato poi invitato da Sharon Tate o dai suoi amici nella contigua villa. L'ex militare — è solo una teoria — interpretò a modo suo questa ospitalità e, tipo stravagante e violento, cominciò a introdursi nottetempo nella casa. In giugno, Garretson, lo scoprì ubriaco, con due ragazze sejninude, nell'abitazione dei padroni. Aveva rubato bottiglie di champagne. Lo cacciò e lo minacciò. E' questo l'assassino? E' quanto sta cercando di appurare la polizìa che però non riesce a rintracciarlo. Per ora, nessuna ipotesi soddisfa completamente: né quella dei sicari, né quella dell'ex murine, né quella di un delitto commesso da un ospite dì Sharon Tate impazzito sotto l'effetto di droghe, al termine di un rito orgiastico. Non si sa neppure se vi fu un party, quella notte, in casa Polanski. Furono infatti invitate varie persone, ma pochissime vi sarebbero andate. Un punto è certo, chi uccise agì allo stesso tempo con folle efferatezza e con gelido metodo. Tagliò i fili del telefono, e per fare questo — sembra — do- vette arrampicarsi, con arcobatica destrezza, in cima a un palo. Torturò e mutilò alcune delle vittime; abbatté Sebring, «cintura marrone» di karaté: impedì a tutti di fuggire, persino al giovane Parent, amico di Garretson mentre già era al volante della sua auto. Ecco perché pare improbabile che un solo uomo abbia potuto portare a termine la strage. Prima di morire, Sharon Tate, — diceva ieri il Sunday News di New York — avrebbe sofferto una « straziante agonia ». L'assassino avrebbe « inciso » nella carne con una lama, dal busto fino al basso addome, una « larga croce » e avrebbe asportato parte del seno. Mutilazioni sarebbero state inflitte pure a Sebring e alla Folger. Come è noto, una corda bianca di nylon, lanciata sopra una trave del soffitto, aveva un cappio ad ogni estremità: in uno vi era il collo di Sharon, nell'altro quello di Sebring. Ma i due non erano stati stragolati e la testa di Sebring era fasciata da una stoffa nera, che a distanza sembrava un fosco cappuccio. Mario Ciriello Abigail Fulger, l'inquieta figlia di un miliardario Mia Farrow è implicata