II viaggio in Africa raccontato dal Papa

II viaggio in Africa raccontato dal Papa Il discorso inatteso IERI AI FEDELI DI CASTEL GANDOLFO II viaggio in Africa raccontato dal Papa Paolo VI, letto il testo ufficiale, ha improvvisato senza formalità il resoconto della sua visita a Rampala - Ha posto in risalto l'entusiasmo delle folle e l'intensità dei riti accompagnati dal suono del « tam-tam » - A un gruppo di religiose ha chiesto: « Avete mai visto le suore ballare? » nostro servizio " Castel Gandolfo, lunedì matt. Paolo VI è tornato dall'Africa commosso ed entusiasta. Ce ne siamo potuti rendere conto ieri, quando, durante la benedizione ai fedeli riuniti nel cortile del palazzo pontificio di Castel Gandolfo, ha insistito nel raccontare le sue impressioni di viaggio, soffermandosi su aspetti particolari, sui dettagli che maggiormente lo hanno colpito. Il Papa, dopo aver letto il discorso preparato in precedenza, nel quale il tono non si distaccava dai consueti documenti ufficiali, deve aver avvertito l'inadeguatezza di quanto aveva detto ed ha improvvisato un resoconto passando dal noi all'io, senza preoccupazioni formaH o di protocollo. Si >e capito che Paolo VI ha guardato con occhi molto attenti le folle che si accalcavano lungo le strada dell'Uganda,. che ha cer¬ cato, .di-, «comprenderà. ^naUrealtà pef molti versi nuova, distante dagli aspetti consueti d'una religiosità stanca o, comunque, che non conserva più gli entusiasmi del neofltismo. « Quello che ci ha commosso di più — ha sottolineato — è stato il popolo, la gente di là, l'umile, buona gente, brava gente di quel Paese che si è dimostrato tanto cortese, tanto sensibile.. Si potrebbe dire: ma come mai? Che sanno loro del Papa, che sarmo loro di uno che viene di fuori? E infine si sono commossi tutti. E' stata una cosa veramente grande, proprio per la rispondenza del popolo minuto, della gente che veniva dalla campagna, che veniva di fuori, sulle strade, col pericolo anche di andare sotto le macchine e si buttava per terra». Il discorso di Paolo VI sembrava ormai terminato. Già il Papa aveva rivolto parole di saluto in varie lingue e si attendeva la benedizione, come è solito fare ogni domenica. Ma, inaspettatamente, ha avuto un attimo di esitazione, come per una decisione improvvisa. Ha ripreso a parlare ed è tornato al tema del suo viaggio africano. Ha consigliato la folla a guardare attentamente le fotografie pubblicate da giornali e riviste, a studiare i gesti e gli atteggiamenti degli africani intorno al Papa. Paolo VI socchiudeva gli occhi per concentrarsi, per ritrovare quelle immagini. Come in una sequenza cinematografica ha descritto « gli occhi belli e luminosi del bambini ugandesl », il modo « di gioire delle suore indigene», la gravità, il rispetto delle funzioni sacre di laggiù c come da noi non c'è». Poi ha visto tra i fedeli un gruppetto di religiose. Si è rivolto direttamente a loro: «Avete mai visto le suore ballare? Là ballano con trasporto religioso». Quindi ha accennato all'impegno che i cattolici indigeni mettono nelle celebrazioni: « Sapete, durano anche ore a suonare i loro tamburi». Abbiamo colto nel Papa un momento di riflessione, deve avere rivisto le folle che sono accorse intorno a lui ed ha pensato alle folle evangeliche, che sì stringevano intorno al Messia. «A mia umiliazione — ha detto — poiché Gesù guariva. Ho pensato alla mia impotenza. V'erano tanti malati da aiutare, come fare a sanare, a raddrizzare le loro gambe? » La folla lo ha ascoltato in silenzio, interrompendolo più volte quando egli stesso faceva una pausa. I fedeli hanno capito che il Papa, di solito così controllato, voleva trasmettere loro la sua commozione, la sua felicità per aver incontrato un cattolice- zinsdcdrdnrAil Udmo, nuovo,.. senza .complica-. zioni. Per Paolo VI, da anni immerso nelle preoccupazioni che gli derivano da dissensi dottrinali e disciplinari, deve essere stato — come ha commentato un monsignore di Curia — «un purificante ristoro alle sorgenti della fede, una vigorosa consolazione, una Iniezione di speFilippo Pucci ranza ». Paolo VI ha accompagnato le sue parole con un gestire insolitamente vivace (UPI)

Persone citate: Curia, Gesù, Paolo Vi, Pucci

Luoghi citati: Africa, Castel Gandolfo