Un guasto meccanico provocò la morte del belga Dernier ?
Un guasto meccanico provocò la morte del belga Dernier ? Un guasto meccanico provocò la morte del belga Dernier ? Nella « 24 ore » di Francorchamps - L'anziano pilota uscì di pista sabato - La prova» dominata dalle Porsche, è stata vinta dai francesi Chasseuil e Ballot Lena servizio particolare Spa, lunedi mattina. Un incidente mortale, numerosi altri incidenti senza gravi conseguenze, il ritiro prima ancora della partenza di tutte le Mercedes e una imponente vittoria delle Porsche (che hanno conquistato i primi cinque posti): questa, in sìntesi, la cronaca della «24 Ore» di Francorchamps, conclusasi ieri nel pomeriggio, di fronte a più di centomila spettatori, in un'assolata giornata di piena estate. L'incìdente mortale sì è verificato sabato, un paio d'ore appena dopo il via: a bordo di una Mazda «R100», l'anziano pilota belga Leon Dernier è uscito di pista in una curva a esse, e la sua auto è andata a fracassarsi contro una cabina telefonica riservata ai giudici di gara. La cabina era deserta, gli organizzatori l'avevano giudicata « situata in un luogo pericoloso». Dernier, che correva sotto lo pseudonimo di «Elde», è morto sul colpo. Le cause della tragedia restano misteriose, è stata anche affacciata l'ipotesi di un guasto meccanico. A 57 anni, Dernier era il veterano dei piloti da corsa belgi: era venuto alla competizione per caso. Nel 1953, su questo stesso circuito di Francorchamps, Dernier era direttore della Peugeot. All'ultimo minuto ci si è accorti che mancava un pilota, e Dernier ha preso il suo posto. Poi, ha partecipato a tutte le « 24 Ore », è stato a Sébring e a Daytona, e ha ugualmente corso nella Maratona della strada. Il ritiro della Mercedes è stato deciso dopo molte esitazioni e una infinità di prove. La temperatura elevata (24-30 gradi) sembra sia la causa di questo ritiro: le Mercedes, che erano le grandi favorite, non sono riuscite a trovare pneumatici adatti. Avrebbero dovuto procedere ogni settanta chilometri al cambio delle ruote, il che era evidentemente impossibile. «Dopo aver provato diverse marche di pneumatici, abbiamo constatato che c'era il rìschio di perdere il battistrada », è detto in un comunicato pubblicato dalla Casa, « questo rischio non poteva essere evitato che adottando pneumatici di maggior sezione, cosa che è però vietata. Date le nostre responsabilità, per quanto riguarda il pubblico e i piloti, siamo spiacenti di dover rinunciare a prendere parte alla corsa ». Il più deluso è stato il campione belga Jacques Ickx, che avrebbe dovuto correre con una Mercedes, e che sperava di vincere a Francorchamps, poche settimane dopo il trionfo di Le Mons. Deluso anche il finlandese Ranno Aaltonen, che per prendere parte alla gara su una Mercedes ha rotto l'accordo con la Lancia. La mancanza delle Mercedes, ha certamente facilitato le cose per Porsche: la corsa in sé è stata quasi senza storia. La Cantaro e la BMW hanno creato all'inizio qualche difficoltà per i piloti della Casa di' Stoccarda, ma a metà gara era già scontata una loro vittoria. Al primo posto si è così classificato il duo Chasseuìl-Ballot Lena, su Porsche 911, che ha battuto due primati: quello del percorso effettuato in 24 ore (305 giri, pari a km 4300,500, e la media oraria, 179,120 chilometri). L'Alfa GTA di Damseuvaux-Berger si è classificata all'ottavo posto, vincendo tuttavia la classifica per la classe 1000-1300 e aggiudicandosi la Coppa del Re, davanti a una BMC-Cooper. Guy Chasseuil prende parte di solito ai rallies ed attualmente è terzo nel campionato francese della specialità. Con Ballot Lena si classificò 11° a Le Mans quest'anno e terzo nella « 24 Ore » di Francorchamps di due anni fa. Claude Ballot Lena corre da nove anni, soprattutto nei rallies e nelle prove di montagna. Entrambi gareggiano per la Sonauto, l'importatrice francese delle Porsche. I due francesi hanno trovato troppo veloce e pericoloso il circuito di Francorchamps, su cui, per intervento di Jackie Stewart, venne abolito il Gran Premio del Belgio di Formula 1. s. d. 1) Chasseuil-Ballot Lena, Porsche 911, che nelle 24 ore percorrono km 4300,500, pari a 305 giri, alla media oraria di km 179,120; 2) Haldi-Chenevière, Porsche 911; 3) Duvigneaud-Stalpaert, Porsche 911; 4) Mogrenhout-Braillard. Porsche 911; 5) HerrmannSchuller, Porsche 911; 6) Katayama-Deprez, Mazda R100; 7) Katakura-Taketichi, Mazda R100; 8) Damseuvaux-Berger, Alfa GTA. Francorchamps, 28 luglio. — Dernier al volante della Mazda; i rottami dell'auto dopo l'incidente (Telefoto)
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