Bloccano il porto di Genova per salvare un profugo greco
Bloccano il porto di Genova per salvare un profugo greco Sette ore di sciopero contro i "colonnelli'? di Atene Bloccano il porto di Genova per salvare un profugo greco Il giovane marittimo aveva lasciato la sua nave per chiedere asilo politico - Il comandante si rifiutava di consegnargli il passaporto - Per protesta gli operai hanno incrociato le braccia sino a quando il documento è stato rilasciato (Dal nostro corrispondente) Genova, 28 agosto. (f. d.) La vicenda di un giovane marittimo greco, Panagiotis Stamatakis, di 18 anni, al quale il comandante della sua unità non voleva restituire il passaporto, ha mobilitato per un'intera notte i portuali genovesi, che si sono rifiutati di proseguire le operazioni di scarico della nave, la « Theoris », fino a quando il giovane non fosse tornato in possesso del documento. Solo a tarda notte il comandante, Emanuele Aftzijannis, ha consegnato il passa¬ porto alla polizia del porto di Genova, che nel frattempo si era interessata della questione su richiesta dello stesso Aftzijannis, mentre il marittimo si era reso irreperibile. Cosi i portuali hanno sospeso lo sciopero, ripren- dendo il lavoro Stamatakis era venuto a contatto, in un porto americano, con un esponente della Resistenza gieca in esilio, ricevendo anche materiale di propaganda contro l'attuale regime dei colonnelli. Durante il viaggio quel materiale era passato di mano o o esaio n- | in mano fra l'equipaggio della « Theoris », fino a quando il comandante ne era stato informato. Era cosi cominciata una serie di « inchieste » fra il personale di bordo. Il giovane Stamatakis era stato tra i più indiziati. All'arrivo a Genova, il marittimo, preoccupato per la propria sorte, aveva manifestato i suoi timori a due giovani greci in esilio in Italia, Dimitri Tsaldarakis e Dimitri Mitropulos, entrambi appartenenti alla Resistenza, con i quali era venuto casualmente in contatto. I due lo avevano convinto a sbarcare e a chiedere asilo politico in Italia: poi, ieri sera, si erano presentati a nome suo dal comandante della « Theoris » a chiedere il passaporto e gli effetti personali del giovane, che intendeva, sbarcare per « motivi perso nali ». Tsaldarakis e Mitropulos ottenevano però un rifiuto: il marittimo, secondo il comandante, doveva dare il preavviso di una settimana. Informati della risposta, i portuali genovesi decidevano di manifestare la propria solidarietà con il giovane ed entravano in sciopero. Per tutta la notte sono poi proseguite le trattative: prima il comandante ha chiesto di parlare con il console di Grecia a Genova; dopo avere ottenuto la sua autorizzazione, ha domandate anche l'intervento della polizia portuale: tutto ciò però non è bastato. Forse il timore di eventuali rappresaglie nei suoi confronti da parte della giunta di Atene lo bloccava. Solo a notte fonda, probabilmente dopo avere ottenuto una esplicita autorizzazione a j da Atene. Aftzijannis ha con¬ ilo, di e ao segnato il passaporto alla po lizia genovese. Il documento è ora a disposizione del giovane marittimo, che però, fino a questo momento, non si è ancora presentato a ritirarlo. La nave, intanto, ha lasciato il porto di Genova. | Genova. Il giovane marittimo greco Panagiotis Starnatakis sul molo tra i portuali genovesi (Telefoto Leoni)
Persone citate: Dimitri Mitropulos, Dimitri Tsaldarakis, Leoni, Panagiotis Stamatakis
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