La Pravda scrive: "I cinesi riempiono i loro arsenali "

La Pravda scrive: "I cinesi riempiono i loro arsenali " La Pravda scrive: "I cinesi riempiono i loro arsenali " I giornali cinesi (secondo il quotidiano del pois) proclamano: «Già sentiamo nell'aria l'odore della polvere...» - La «Pravda» ammonisce severamente: «Un conflitto con la Cina non risparmierebbe alcun continente e si risolverebbe in una catastrofe nucleare» (Dal nostro corrispondente) Mosca, 28 agosto. In un editoriale di circa quattromila parole, la « Pravda » avverte che un conflitto con la Cina non risparmierebbe alcun continente e sarebbe una catastrofe atomica. L'avvertimento sembra difetto a Washington più ancora che a Pechino. -I -capi sovietici sono ossessionati dal timore che l'America possa fare in Asia una politica «pendolare», o di favoritismo verso la Cina, o addirittura di incoraggiaménto a Pechino a slittare verso ima « guèrra a due %g tra le superpotenze coiwànistii. , Forse.-per qaésto la/«Pravda » àyv.èrté' 'heÙ'editoi4Mé:r « Aumentare ;.(d» parte.' 'di Pechino) la tensione 'internazionale, ' fate' approcci' alle.' forze della reazione imperiabstica,.rivc4gfir# Cappelli non per la pace ma pex la guerra, tutu», questo: suscita legittima ansietà di molti popoli e Stati... Gli arsenali dei maoisti si ; stanno riempiendo con nuove armi. Eppure "Uiia guerra, se scoppiasse, con gli '.ordigni e gli armamenti mortati esistenti e i moderni mezzi per trasportarli, non risparmierebbe neppure un continente », L'accénno ad una catastrofe mondiale sembra additare nella corsa agli armamenti del cinesi la causa principale dell'eventuale conflitto e avvertire che l'impiego di razzi intercontinentali con testate atomiche non sarebbe risparmiato da.ehi Ji..possier de: oggi, l'Unióne Sovietica,: L'editoriale, Il primo pubr bllcato dalla Pravda dòpo la conferenza mondiale del partiti comunisti e operai, riassume tutte le vecchie accuse ai maoisti e aggiunge quelle nuove: dall'antlsovietisnio all'azione di frattura fra Paesi comunisti. '■' In particolare la Pravda reagisce in modo veemente alla posizione" assunta da Pechino, .'par .'la-Cecoslovacchia :(« siamo al fianco del-popolo cecoslovacco si è- udito \ne\le [trasmissioni In russo di 'radio Pechino —■'. nella lotta contro iti sbcialimperialisti e per la vittoria finale delMarxLervm-Maoitsé-tnrighismo»). «I maoisti — si legge nell'editoriale -r-si sforzano di separare i paesi del socialismo. L'atteggiamento della leadership .della .Repubblica popolare . cinese di fronte agli avvenimenti cecoslovacchi met: te tutto questo in risalto in modo ancora più lampante. Pechino aveva òvviamente calcolato che le fòrze antisocialiste' in Cecoslovacchia sarebbero state vittoriose e perciò è intervenuta ». Nel suo contrattacco per Ih posizione cinese circa la Cecoslovacchia, la Pravda afferma che « di recente ì maoisti avevano .agito in accordo con le dichiarazioni' dèi "falchi" di Washington e_ dei revanscisti di Bonn, istigando forze ostili al socialismo in Cecoslovacchia ». I maoisti vengono' accomunati ai circoli più rea-' zionari dell'Occidente. La « Pravda » rinnova a Pechino là vecchia accusa di teorizzare • sulla - «inevitabilità della guerra ». « I maoisti — scrive la "Pravda". — non vogliono neppure sentir parlare di allentamento della tensione internazionale. AI contrario, essi svolgono un ruolo provocatorio in momenti di crisi internazionali acute/ facendo appello agli altri popoli perché risolvano tutti 1 problemi " con. l'aiuto u>l fucile"». A sostegno di queste affermazioni il giornale del pcus cita il giornale del partito cinese Jenncin Jih-pao. (quotidiano del pópJo): «La seconda guerra mondiale, cominciò. 22 anni dopo la fine della prima; dopo la fine della seconda guerra mondiale, son passati 23 anni; noi già sentiamo nell'aria l'odore della polvere ». L'articolo sì conclude con il consueto ammonimento che «l'Unione Sovietica ha sufficienti forze per difendersi » e pertanto « qualsiasi tentativo di violare le frontiere della nostra patria sarà risolutamente respinto»; e ripetendo la disposizione di Mosca a ripristinare rapporti normali « qualora sussista buona volontà». In ambienti diplomatici di Mosca si dice che abbia preso il sopravvento al Cremlino una corrente che ritiene difficile un'intesa con la Cina. Ad essa si dovrebbe l'Inchiesta pubblicata ieri dalla Literaturnaja Gazeta, che presenta come irriducibilmente in lotta a Pechino due clans: di Mao e Lin Piao. Ennio Caretto Pechino. La didascalia di questa foto trasmessa dall'agenzia Nuova Cina dice: « Un'unità antiaerea dell'isola di Hainan denuncia la linea revisionista del rinnegato Liu Shao-chi ». L'ex presidente, defenestrato da Mao, recentemente sarebbe stato trasferito nella prigione d'una località sconosciuta (Tel. A.P.)

Persone citate: Cappelli, Ennio Caretto, Mao