Quattro mesi alla giovane che schiaffeggiò Kiesinger

Quattro mesi alla giovane che schiaffeggiò Kiesinger La condanna ridotta in Corte d'Appello Quattro mesi alla giovane che schiaffeggiò Kiesinger m prima istanza era stata condannata ad un anno con la condizionale - Nuove accuse di nazismo al Cancelliere (Dal nostro corrispondente) Bonn, 25 agosto. Beate Klarsfeld, la trentenne franco-tedesca che il ? novembre dell'anno scorso schiaffeggiò pubblicamente il cancelliere Kiesinger per imprimergli il marchio del « nazista », e che lo stesso giorno fu condannata per direttissima a nn anno di reclusione, non andrà in carcere. Nel processo d'appello, svòltosi ofgi a Berlino, il Tribunale l'ha condannata a 4 mesi di reclusione con la condizionale, concedendole l'attenuante del «reato per convinzione ». , Beate Klarsfeld — secondo la Corte — aveva creduto di agire, perché convinta che Kiesinger ebbe un ruolo importante nei regime nazista. Si ritiene che il rappresentante della pubblica accusa, il quale aveva chiesto la conferma della pena a un anno senza condizionale, e la difesa, che voleva sentire il cancelliere Kiesinger come testimone a discarico, ricorreranno cóntro la sentenza. Kiesinger doveva essere sentito per rogatoria dai giudici di Bonn,- venerdì prossimo, dopo che il governo gli aveva negato l'autorizzazione a presentarsi dinanzi al Tribunale berlinese. Tuttavia i suoi avvocati avevano chiesto che egli venisse esonerato anche a Bonn, a causa di precedenti, indifferibili impegni. La giustificazione del capo del governo tedesco, impegnato nella campagna elettorale, è stata giudicata « sufficiente » e Kiesinger è stato esonerato dall'interrogatorio. La vicenda non è finita; a parte il probabile ricorso di Beate Klarsfeld, i due avvocati della schiaffeggiatrice hanno presentato contro il Cancelliere una strana' denuncia « per calunnia » nei confronti della Klarsfeld. La calunnia consisterebbe nel fatto che Kiesinger si è fatto eleggere Cancelliere benché abbia «collaborato attivamente ai crimini del regime nazista » quando lavorò nel reparto informazioni radiofoniche del ministero degli Esteri di Hitler. La denuncia è stata inoltrata alla Procura. A dar man forte a Beate Klarsfeld nella sua campagna contro Kiesinger si è aggiunta oggi l'« azione per il progresso democratico » (Adf), una nuova organizzazione che raccoglie antinazisti di tutte le tendenze, da filocomunisti a sacerdoti di sinistra. La Adf ha pubblicato una documenta/ione di 65 pagine dattiloscritte dalle quali risultano responsabilità naziste di Kiesinger che finora erano sconosciute. Il segretario dell'Adf, il parrò- co Heinrich Werner, di Colonia, si è rifiutato di rivelare le fonti dei documenti. Ha detto soltanto che alcuni provengono dagli arenivi di Stato di Washington e di Mosca e che altri sono stati forniti dalla Germania comunista. La Adf non nasconde che le nuove accuse contro Kiesinger vengono rese pubbliche in questo momento a scopo elettorale, per impedire che i voti degli antinazisti vadano al partito del Cancelliere. Il Cancelliere non sarebbe stato un piccolo collaboratore del regime, come ha sem- pre sostenuto, ma avrebbe i avuto una posizione importante. L'uomo che lo .raccomandò al ministero degli Esteri di Ribbentrop sarebbe stato Gerhard Kreuzwendedich Todénhoefer; un intimo di Bormann. Alla fine del '44 il capo .della propaganda nazista, Hans Fritzsche, avrebbe proposto Kiesinger a Goebbels per un posto di responsabilità. Goebbels diede la sua approvazione. « La rapida fine della Germania di Hitler — commenta la Adf nel pubblicare uno del documenti — Impedì la già decisa carriera Goeb- di Kiesinger presso hels ». t. s.

Luoghi citati: Beate Klarsfeld, Berlino, Bonn, Colonia, Germania, Mosca, Washington