Bosetti torna a Torino col "Nekrassov" di Sartre

Bosetti torna a Torino col "Nekrassov" di Sartre Bosetti torna a Torino col "Nekrassov" di Sartre Il programma dell'attore, che dirige il Teatro Stabile di Trieste - Forse sarà il partner della Thulin j per i teleschermi interpretato Giulio Bosetti è a Torino per alcuni giorni. Con lo Stabile della nostra città ha lavorato anni or sono e conta nel '70 di riallacciare i rapporti. Parla di cinema, di televisione, di teatro. A dire il vero, del cinema accenna solo per dirne male (mentalità da mercanti e abitudini poco edificanti lo hanno da tempo avvilito) e della tv solo per ricordare la sua partecipazione ad un giallo psicologico prodotto da Italia e Germania con il regista Wirth, autore di un memorabile allestimento dell'Amleto e i i - da Maximilian Sciteli. Il discorso si anima a proposito del teatro; dal '67 Bosetti è condirettore, con Sergio D'Osmo, dello Stabile di Trieste e la sua attività non è più limitata a quella dell'attore. Al piacere del contatto con il pubblico, deve anteporre la disciplina nella compagnia e la preparazione del cartellone. Soltanto tre settimane separano il complesso triestino dall'esordio, fissato per il 19 settembre all'Olimpico di Vicenza con I nobili ragusei di Marin Drzic, autore dalmata del Cinquecento, che rientra nella sfera degl'interessi culturali dei giuliani, divisi tra l'influenza italiana e quella slava. La commedia passerà poi in repertorio al Politeama Rossetti, una vastissima sala teatrale occupata dallo Stabile in attesa del termine dei lavori per la nuova sede. Qui probabilmente verrà rap- presentato lo spettacolo più « matto » dell'anno: Sando kan, Yanez e le tigri di Mompracem, una riduzione dei romanzi di Salgari a cura del regista Trionfo. Saremo allora ai primi mesi dell'anno, con un vuoto nel programma. Bosetti non può dirlo ufficialmente, ma la direzione dello Stabile torinese vuole affiancarlo a Ingrid Thulin nel Sogno di Strindberg. Una proposta allettante, che potrebbe concludersi in una collaborazione tra Torino e Trieste. Se non andrà in porto, ecco la soluzione in alternativa: ripresa di Non si sa come ài Pirandello, con la Nuti e la regia di Quaglio, per una tournée in America. Nella nostra città Bosetti si impegnerà nel progetto che più gli sta a cuore, il Nekrassov di Sartre, una violenta satira dell'anticomunismo e della stampa conformista che, nella messinscena di Jean Meyer, cadde clamorosamente a Parigi nel '56. Simone de Beauvoir scrisse allora che quegli spettatori che si erano divertiti, non avevano poi avuto il coraggio di dirlo o scriverlo. L'attore, che gira continuamente con il testo originale in tasca, è pienamente convinto della sua validità e pensa ad un'edizione con la regìa di Ernesto Guida (noto per il film Un amico) e la sua interpretazione assieme a Tedeschi e la Pitagora, con le scene di Vespignani. p. per.