Al Consiglio Comunale la casa «alta» di Lanzo

Al Consiglio Comunale la casa «alta» di Lanzo Al Consiglio Comunale la casa «alta» di Lanzo Si auspica un'inchiesta del Ministero e la revoca del decreto che ordina di sospendere i lavori Il consiglio comunale di Lanzo ha discusso ieri sera il decreto del ministro al Lavori Pubblici che ha ordinato di sospendere la costruzione della casa « alta » In via Umberto. L'edificio sarebbe in contrasto con l'art. 17 della legge urbanistica del 1967 che al quinto comma vieta di edificare in zone riconosciute di interesse storico ed artistico. Al termine del dibattito, il consiglio ha approvato all'unanimità un ordine del giorno in cui si chiede l'annullamento dèi decreto di sospensione. All'inizio della seduta 11 sindaco rag. Cabodl (ind.) ha riassunto l'intera vicenda. La licenza edilizia è stata .rilasciata 11 17 aprile dell'anno scorso all'impresario geom. Costa. Ih seguito al ricorso di alcuni privati il ministro dei Lavori Pubblici ha Invitato a sospendere la costruzione che « compromette 11 centro storico del paese». Ne) luglio scorso è giunto un secondo ordine del Ministero e giorni fa 1 lavori sono stati Interrotti. « Il provvedimento — ha detto fi sindaco — ci ha sorpresi. La commissione edilizia ha soppeic.to a lungo l'opportunità di concedere la licenza, ma alla fine il permesso è stato accordato perché nell'area interessata non ci sono particolari pregi ambientali ed artistici da tutelare. La costruzione sorge fuori del nucleo storico. L'ordine del ministero pertanto è ingiusto e danneggia una ventina di operai che rischiano il licenziamento ». E' stata quindi aperta la discussione. L'ing. Albert (ind.) ha (ietto che ritiene inopportuna l'altezza dell'edificio (cinque plani). «Non vi è dubbio però — ha aggiunto — che la costruzione sorge in una fascia esterna di protezione del centro storico e che pertanto non rientra nel divieto della legge urbanistica. Propongo di ricorrere al Consiglio di Stato perché annulli H decreto ». Stucchi (psl), ha affermato che la licenza edilizia è regolare e che 11 comune deve far valere le sue ragioni chiedendo un'inchiesta ministeriale. « Se sarà necessario — ha detto — tutti i consiglieri socialisti si dimetteranno ». La democristiana Vietti, anche se è all'opposizione, ha annunciato che 11 suo partito appoggerà 11 sindaco. « Se si impedisce la costruzione del palazzo — ha detto — si creano i presupposti per compromettere il futuro sviluppo edilizio del paese ». Un altro socialista, il dottor Bianco, ha sostenuto che il decreto ministeriale e errato. « Il provvedimento — ha detto — parte dal presupposto che il centro storico sia rigorosamente precisato, mentre la delimitazione è stata approvata dal consiglio comunale, ma non ancora dalle autorità superiori. L'unica forma di protesta efficace sono le dimissioni dei consiglieri». L'ordine del giorno approvato all'unanimità rileva che «il decreto trae conseguenza da una premessa errata relativa alla delimitazione del centro storico ». Fa presente inoltre che « la zona non ha alcuna delle caratteristiche per la determinazione dei centri storici » e chiede un'inchiesta ministeriale per <r giungere all'annullamento del decreto ».

Persone citate: Bianco, Vietti