Cibi per mariti soli

Cibi per mariti soli Saper spendere bene Cibi per mariti soli E* sufficiente che sappiano accendere un fiammifero sotto una pentola piena d'acqua I prezzi: 100-150-200 lire le minestre; 600-850 lire per due porzioni di carne e contorno -1 pranzi nel vassoio dal gastronomo e al self service - Curiosità di Russia Il marito torna in città, per lui le ferie sono finite. Proseguono invece per la moglie e i figli nell'alloggio che è stato preso in affitto per tutta la stagione. Ai bambini l'aria pura fa bene; la libertà tra il verde è un tesoro a cui dovranno purtroppo rinunciare quando scoccherà l'ora della scuola. E poi, c'è nulla di meglio che la pace dopo la gran buriana del Ferragosto? «Io resto a Pràly in montagna fino alla meta di settembre — scrive G.G. — ma con un po' di rimorso. Mio marito non è tipo da ristorante, perché detesta scegliere le portate, ordinare il pranzo, attendere che lo servano; ma non è nemmeno tipo da fornelli. Non sa farsi due uova al padellino ». ** Ma saprà mettere al fuoco un po' d'acqua e accendere un fiammifero, vero signora? E allora il problema per lui è risolto. Anzi, lo hanno risolto per tutti quelli come lui (e anche per le donne che non hanno tempo di cucinare) le diverse industrie dei « cibi pronti ». Una moda arrivata da poco in Italia, ma diffusa all'estero da molti anni. Primo piatto. Risotto (alla milanese, ai funghi, al pomodoro), minestrone con verdura o con pasta, minestre di pasta e fagioli, di riso e spinaci, con verdura alla campagnola, costano 180-200 lire per. confezione; il passato con piselli fini 150 lire e la pastina in brodo 100. Si tratta di scatolette, il contenuto si versa nell'acqua bollente, si rimesta ed è pronto. Secondo piatto: il pollo al curry (due porzioni) costa 850 lire. Il pollo con riso alla paprika ha lo stesso prezzo: si apre la confezione, si fa cuocere il riso nel suo sacchetto che è bucherellato per cui non c'è neppure l'incomodo di scolarlo. Serve di contorno al pollo, già pronto. Dieci minuti e un po' d'acqua bollente Costano sulle 600 lire le buste sigillate di vitello in umido con piselli, màtìzo in umVdo con patate. Le prepara una ditta che 'garantisce:' '«Sono' piatti cucinati con cura e in maniera casalinga ». L'uso? semplice: tolta la scatoletta di cartone si' estrae la busta sigillata sottovuoto e la si immerge, cosi com'è, in acqua che bolle lasciandovela una decina di minuti. Poi, con un paio di forbici, si apre un lato della busta e si versa nel piatto. Tre nostri esperti — tutti mariti soli in città — hanno fatto esperienza in proprio. Hanno riferito: « La carne è saporita, il profumo invitante, le verdure sembrano fresche. In genere ogni busta contiene due porzioni. Per farne tre, come indicato su talune buste, si deve contare su scarso appetito ». Il gulasch all'ungherese — 700 lire — è adatto per chi ama cibi un po' piccanti. Una delle nostre massaie ha provato a cucinare la stessa dose di una busta: polpa di manzo, una cipolla, pomodori, paprika, olio, burro e due ore di cottura. Ha speso di più e ha detto che, come gusto, non c'era poi molta differenza. Settecento lire si spendono anche per il tacchino con funghi (netto 350 grammi) e per una zuppa di pesce che può essere allungata a piacere con due o tre mestoli di brodo. La zuppa di pesce senza fatica «E' un piatto gustoso — assicura lo scapolo dell'equi pe rimasto in questi giorni senza la fidata fantesca — e pronto in dieci minuti. Non tutte le donne sarebbero capaci di farlo ». Sfido io: per la zuppa di pesce occorrono almeno due ore di lavoro: pulire il pesce, fare il brodino di verdure e passarlo al setaccio, aggiungere il pesce — in due tempi, secondo la consistenza delle carni — e far cuocere ancora per mezz'ora. Abbiamo, tra le nostre massaie-consulenti, un'esperta di zuppa di pesce: per tre porzioni spende di solito 13001500 lire; più il lavoro e il tempo che trattandosi di donna di casa « non costano » (ma quando si farà giustizia?). Quella busta sigillata è convincente anche per lei. Pranzi pronti in vassoio dal gastronomo Una salumeria milanese offre al mariti soli pranzi pronti in vassoio a scomparti: consegna a domicilio, 650 lire: c'è 11 « primo » (risotto, pasta o minestrone); 11 « secondo » (nodlnl, braciole, brasato o spezzatino) con contorni vari (fagiolini o zucchini o Insalata) più un quarto di vino o di birra. A Torino, un noto gastronomo del centro ha In mostra pranzi pronti In vassoio per mll le lire. Si può scegliere, per le minestre, tra gnocchi alla piemontese e gnocchi alla romana, lasagne alla bolognese e tortellini alla panna, agnolotti o tortelloni modenesi. Tra le pietanze: costolette alla milanese, suprème di pollo, prosciutto al madera, glam- bonettl spezzatini, hamburger ecc. Non stiamo ad elencare le verdure, né i formaggi. Quanto ai dolci, sono a disposizione tutti i tipi di crostata: mele, fragole, mirtilli, lampone e anche le pesche ripiene. Pranzi rapidi in compagnia al «.self service» Ha successo a Torino un self service aperto da poco nel pressi di Porta Nuova (analoghe Iniziative esistono nelle altre grandi , città). C'è sempre coda, fin' sulla strada, ma non bisogna spaventarsi: si smaltisce rapidamente. In fila, spingendo un vassoio sui regoli d'alluminio, si passa davanti alle vivande. Per alcune ci si serve da sé, per altre la porzione è preparata da velocissime cameriere: antipasti 150250 lire, minestra 200, carni 300400, legumi 200, delizióse patate fritte o insalata 100, formaggio e dolce 150, frutta 100. Porzioni abbondanti, e quello che più conta sane: data la grande affluenza, non c'è pericolo d'Incorrere nei guai della .dubbia freschezza. La clientela è distinta, molti 1 giovani. Un solo punto nero: 11 chiasso. Nei self services di Parigi o Londra, la gente parla sottovoce. Nel locale a cui accenniamo 11 volume delle voci fa frastuono e la musica assorda. Istriano, nato nel '96 quando quelle terre erano sotto il dominio austriaco, un lettore ci invia una lunga lettera a proposito del « kvas ». Dice: <t Quando ho letto questa parola sulla rubrica sapeste che colpo al cuore, quanta emozione nel rievocare i ricordi di 52 anni fa». Arruolato diciottenne nell'esercito austriaco e inviato sul fronte russo, 11 lettore fuggi con un gruppo di istriani per arruolarsi volontario nell'esercito italiano, ir centro di raccolta era a Kirsanov: « Ci davano circa 400 grammi di pane di segala tagliato a triangolo, come fette di torta. La mollica era giallo-scura, la crosta un po' dura, nera e lucida. Mangiavo solo questa, perché la mollica era acida. Fin dal primo giorno vidi che all'ora della distribuzione del pane molte donne facevano ressa sotto le finestre e davanti alla porta degli alloggiamenti per acquistarlo da noi che con i soldi correvamo a comprare pane bianco. Venni a sapere che mettevano il pane di segala in recipienti di legno, che poi riempivano d'acqua e lasciavano fermentare. Poi filtravano l'acqua, la mettevano in bottiglie che tappavano bene. E la. gazosa, il « kvas », era fatta. 'A quell'epoca, • jotto gli' zar, nàti era permesso.l'aleool.nm c'erano bar, 'né' osterie: stìltaiitb''rozzi stanzoni, con lunghe assi inchiodate al cavalletto in luogo di tàvoli. Ti davano una scodella di tè e una caramella che tenevi in bocca, così, quando bevevi il liquido si dolcificava passandoci su. Costava pochi kopechi ». « In Scozia ho fatto una brutta figura » Scrive dal Canavese un giovane maestro. « Starno andati in vacanza in Inghilterra, e ci siamo spinti fino \a Edimburgo. Bene, mi sono detto, qui compro il vero tessuto scozzese. Sono entrato in un negozio e ho fatto una brutta figura con il commésso. Mi ha chiesto: " Di quale clan, signore? ". E intanto mi stendeva davanti una mappa, con tanti scozzesi in sottanina e tanti colori. Ho messo il dito su uno qualunque e il commesso si è illuminato. " MacDonalds, ha det¬ to, lei è uii intenditore ". Ho sentito che arrossivo e con la scusa di consigliarmi con mia moglie sono uscito e non sono più tornato. Ditemi, che cosa ha voluto dire? ». *★ La spiegazione gliela dà uno dell'equipe, Fabrizio, che ha viaggiata a lungo in Scozia e sa tutto, o quasi. « Noi tessuto scozzese predominano quattro colori: verde, giallo, rosso, blu. • Dalla loro diversa disposizione deriva 11 grande assortimento delle stoffe. Il particolare disegno di ognuna è il simbolo che contraddistingue il clan e viene chiamato tartan. Etimologicamente clan significa famiglia e si riferisce a uno speciale regime feudale caratterizzato da stretti rapporti tra signore e vassalli. Tutti uniti, come in una grande famiglia, al consideravano discendenti da una medesima stirpe e portavano lo .stèsso cognome, In genere con 11 prefisso Mac che significa figlio. « Il territorio scozzese è suddiviso tra i vari clam. Quelli di più antica origine sono nelle Alte Terre, le Highlands, dove se ne contano 64, ognuno dei quali raccoglie, gruppi minori. Molte di queste famiglie, nel Medioevo, hanno avuto periodi di grande potenza e hanno esteso i loro possedimenti proteggendo i clans minori. Uno tra i clan più famosi e ricco di gloria è quello del MacDonalds. I " signori delle isole " cosi erano chiamati, dominavano territori molto ampi e si comportavano da principi indipendenti. Sostennero gli Stuarts e furono temuti e rispettati per il loro valore In battaglia. Il tartan del MacDonalds è uno del più classici: un disegno a larghe strisce verdi che s'intrecciano con altre di diversa gradazione, piccoli quadri blu e un intréccio sottile di strisce rosse. « Tra un tessuto e l'altro la differenza del disegno wùn è molta e anche 1 colori sono quasi sempre gli stessi. Ma le infinite possibilità ' di combinazioni danno luogo a una grande varietà di tartans. In Scozia si pubblicano mappe con la divisione del territori appartenenti a ogni clan e con 1 tartans dei clans più.illustri. Mólti scozzesi sono orgogliosi di possedere 11 kilt (cioè 11 gonnellino) con 1 colon della propria famiglia. Ma i tessuti sono molto apprezzati anche dagli stranieri. Ci si pub limitare a scegliere tra 1 tartans quello di nostro gusto, ma l'Intenditore preferisce chiedere questo o quest'altro. E se è straniero una scelta formulata con tanta precisione può suscitare compiaciuta meraviglia ». Simonetta

Persone citate: Insalata