Si spara nella notte a Brno: due morti di Maurizio Caravella

Si spara nella notte a Brno: due morti Si spara nella notte a Brno: due morti Cinquemila persone affluiscono nel centro della città gridando «Gestapo» alla polizia - Sparatorie e caroselli degli agenti - Coprifuoco fino alle 5 del mattino (Dal nostro inviato speciale) - Brno, 22 agosto. Nuovi tumulti sono scoppiati questa sera a Brno, nuovo sangue è corso nelle strade. Cinquemila persone sono affluite nel cèntro della città gridando «Gestapo, Gestapo » all'indirizzo dei poliziotti che controllavano la manifestazione. Gli agenti hanno sparato e fatto largo uso di bombe lacrimogene. Secondo notizie non confermate, due persone sono state uccise e diciannove ferite. Una delle vittime sarebbe una ragazza, colpita a morte da un'candelotto che l'ha raggiunta alla testa. La radio ha annunciato eh», è stato imposto fl coprifuoco fino alle 5 di domattina. Mentre telefono sembra che la calma sia ritornata in tutta la città. Ma è una calma inquieta. La scorsa notte nessuno aveva dormito. Si udivano passare carri armati e autoblindo; ogni tanto si sentiva un grido poi passi affrettati, poi più nulla. Alcune auto della polizia erano state date alle fiamme, non restavano che carcasse fumanti. Molte vie erano disselciate, a terra c'erano bottiglie rotte e macchie di sangue. Ad intervalli quasi regolari, si udiva una voce che ripeteva all'altoparlante: « Nessuno può uscire di casa fino alle 5 di domattina. La polizia non assume responsabilità per quanto potrà accadere a chi trasgredirà l'ordine». Nel mio albergo, di tanto in tanto, giungeva di corsa qualche ragazzo:,gli abiti sporchi è .stracciati, una gran paura negli occhi. Molte donne, per lo più giovani, sono state colte da crisi nervose. Una ragazza di 19 anni, che era rientrata da poco a Brno, trovando soldati, fumo e gente che piangeva, si è messa ad urlare: Vhanno portata via a braccia. Una donna, picchiata da un poliziotto, gli ha gridato: «Voi non meritate di essere chiamati cecoslovacchi». Gli incidenti erano cominciati già al mattino. Nel centro di Brno si era formato un corteo: si trattava per lo più di giovani studenti, brandivano grossi cartelli con scritte antisovietiche. La polizia, rinforzata da centinaia di soldati giunti dalle località vicine, è piombata sul gruppo da due direzioni, con sfollagenti e bombe lacrimogene. Poche ore dopo la battaglia è ripresa davanti alla stazione, a tèrra sono rimasti parecchi feriti. Ieri pomeriggio non si poteva più raggiungere il centro di Brno, c'erano centinaia di soldati, impedivano l'accesso a chiunque. Attorno a loro, una granfolla. Sembrava che tutto fosse finito, ma in serata la battaglia è ripresa ancora più violenta. A guidare la rivolta sono stati gli studenti: che ave vano stabilito centri di col legamento quasi in ogni parte della città. Difficile stabilire esattamente i fatti. Sono passato in mozzo ad una corti¬ na dì fumo. I dimostranti muniti di occhiali particolari, prendevano da terra i candelotti lacrimogeni e li rilanciavano verso la polizia. .1 soldati inseguivano gli studenti brandendo dei manganelli. Alcuni ragazzi hanno appiccato il fuoco alle vetture della polizia, poi hanno cercato di fuggire. La battaglia è continuata in vari punti della città fino a tarda sera. Ho visto avanzare carri armati, seguiti da decine di soldati in fila: come in tempo di guerra. Quante sono le pittime di ieri? Tre, per i comunicati ufficiali, via c'è chi dice ài'più. Sull'asfalto, filtre a macchie di sangue, ho visto un mazzo di fiori, in memoria forse d'una morte voluta. Un ragazzo cecoslovacco, tremando, ha' cercato dì farmi capire a gesti che un suo compagno si è dato fuoco. Ho dovuto fuggire, degli studenti mi sono passati vicino di corsa, erano inseguiti. Maurizio Caravella