Le richieste al Governo al Comune, alle aziende

Le richieste al Governo al Comune, alle aziende Per risolvere i problemi dei lavoratori immigrati Le richieste al Governo al Comune, alle aziende Ordine del giorno approvato nella riunione tra amministratori pubblici e sindacalisti « Il Parlamento voti una legge per il blocco dei fitti e l'equo canone ; si promuova un piano di costruzioni edilizie con sovvenzioni statali» - Soluzioni provvisorie devono essere adottate di volta in volta - Gli alloggi della Gescal e quelli della Fiat All'assessorato al Lavoro si è svolta ieri la riunione tra pubblici amministratori e sindacalisti per il problema delle case per i lavoratori immigrati. Erano presenti l'assessore ai Lavori Pubblici Porcellana, il presidente' dell'Istituto Case Popolari Dezani, il dott. Lasorsa delegato dal ministro Donat-Cattin, rappresentanti della Cgil, Cisl, Sida, Uil e Acli; presiedeva l'assessore Valente. Al'termine è stato approvato un ordine del giorno' in cui si afferma che «è stata esaminata la insufficienza delle infrastrutture cittadine ed in primo luogo degli alloggi, aggravata e resa più drammatica dalla ripresa dell'immigrazione determinata dallo sviluppo industriale ». Il documento prosegue: « Si e posta l'esigenza: il Parlamento approvi urgentemente una adeguata legge per il blocco degli affitti e per la disciplina delle disdette, ed affronti il problema dell'equo canone; il Governo dia soluzione ad un rapido programma di costruzioni di edilizia sovvenzionata; il Comune di Torino intervenga a facilitare tale programma e quello di altri enti pubblici, tenuto conto delle esigenze globali già esistenti e di quelle future ». Quanto al problemi immediati •1 precisa: <c Per eventuali soluzioni provvisorie ci si riserva di esaminarle al momento della concretizzazione dei programmi costruttivi. Nel quadro degli interventi è necessario che gli enti locali si impegnino a far conoscere ai lavoratori i piani di espansione dell'industria, affinché si adeguino alla possibilità di soluzione dei problemi sociali che ne derivano, e affinché l'industria provveda ad assumersene i costi». La discussione è durata tre ore. Ha aperto 1 lavori 11 dott. Valente, annunziando che al 20 agosto risultavano 36 mila Immigrati nel '69 a Torino (di cui 2.304 arrivati questo mese), contro 25.882 emigrati (di cui 1.683 nel mese). E' vero che la maggior parte del nuovi venuti si dirige verso 1 Comuni della « cintura » e specialmente a Moncallerl, Rivoli, Settimo e Nichelino: * Ma resta sempre il problema delle infrastrutture, connesso al fenomeno, con preminenza della casa anche su scuole ed ospedali, pure importanti». L'assessore al lavoro ha ripetuto che la situazione presenta due problemi: uno di alloggiamenti immediati e uno a più lunga scadenza, per alloggi popolari. Ci sono programmi di grossi entf pubblici e privati. Per 1 primi di settembre il ministro DonatCattin ha convocato il Consiglio nazionale della Gescal, che dovrà occuparsi prevalentemente di Torino. La Fiat, com'è noto, ha un progetto in via di definizione per 4 mila appartamenti. Anche l'Istituto Case Popolari ha pronto 11 suo programma: « Afa occorrono almeno due anni. È le necessità di alloggiamenti immediati per un numero di persone difficilmente precisabile, visto che oltre alle presenze ufficiali esistono i non iscritti all'anagrafe? Mesi fa la Giunta aveva esaminato una soluzione provvisoria, ma venne scartata. Lo slesso è avvenuto per la proposta della Fiat, anche se destinata a individui soli e non a famiglie. Si prevedono nel prossimo futuro 5 mila nuovi arrivi al mese: come affrontarli? ». L'avv. Dezani dichiara: « L'Istituto Case Popolari assegnerà in autunno 836 alloggi tra via Sansovino e corso Molise. Altri 2.104 appartamenti figurano nei programmi con la Gescal. Inoltre al ministro Natali ho chiesto di stanziare attraverso la Gescal per Torino e provincia 90 miliardi: serviranno per 10 mila alloggi e per le infrastrutture «. Quanto alla Fiat, l'avv. Dezani conferma: « Il piano esiste, , anche se st tratta soltanto di una bozza modificata nel frattempo. Ho chiesto l'aumento del contributo annuo aziendale; un maggior numero di alloggi in locazione rispetto a quelli a riscatto; contributi per le infrastrutture ». Raffo della UH chiarisce: « A noi sindacalisti preme il proble¬ ma generale dell'immigrazione, le nostre richieste sono quelle presentate all'on. Toros rappresentante del governo. Si parla di mi Hardt per la Gescal: ma i fondi ci sono? Sono i fatti che contano. Anche le soluzioni immediate non hanno bisogno della nostra approvazione. Siamo contrari ai baraccamenti, ma non possiamo impedirli. Non vorremmo nemmeno le case aziendali, che aumentano la sudditanza verso il datore di lavoro, però ci sono sempre'state ». Se l'iniziativa fosse del Comune, invece che delle aziende, la Uil accetterebbe. Gli altri sindacalisti conferma¬ no le proposte del memoriale.all'on. Toros; sono concordi nel dichiarare: « Non possiamo discu tere proposte provvisorie- senza conoscere-i piani • globali ». Parlano Gatti e Blvalta (Cgil), Bardesono (Cisl), Canale (Siria) e Reburdo (Acli). L'assessore al Lavori Pubblici, ing. Porcellana, dichiara: « Bisogna sapere qttal è il numero delle nuove assunzioni, non soltanto Fiat. Per una programmazione occorrono dati precisi. La situazione alloggi nel centro storico è paurosa, è necessario provvedere: anche se non occorrono soltanto le case, la città non può | essere un dormitorio ». Che cosa ha ratto finora 11 Comune? « Ne gli ultimi quattro anni l'assessorato ha speso 10 mìliardt per l'edilizia popolare, eppure ce ne sono venuti fastidi e basia (vedi la vertenza per le case di via Artom). Questo significa* che il Comune non è attrezzato e che il compito istitutivo spetta all'Istituto Case Popolari, con il quale possiamo tuttavia collaborare. Come? Intervenendo con contributi e con opere dt urbanizzazione. Non possiamo affrontare le soluzioni immediate per mancanza di aree. Però il problema resta e bisognerà studiarlo ». -

Luoghi citati: Comune Di Torino, Rivoli, Siria, Torino