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L'ex sindaco di Montevago denunciato trattenne le offerte per i terremotati? L'accusa è della nuova giunta di centro - sinistra L'ex sindaco di Montevago denunciato trattenne le offerte per i terremotati? Attualmente sarebbe in vacanza nell'Unione Sovietica - Nei rendiconti mancherebbero molte voci riguardanti vaglia e assicurate Agrigento, 19 agosto. Alla Procura della Repubblica di Sciacca è pervenuta stamane la denuncia presentata dalla Giunta comunale di Montevago, uno dei paesi distrutti dal terremoto del gennaio 1968, contro l'ex sindaco comunista Leonardo Barrile, di 50 anni, accusato di numerose irregolarità amministrative nella destinazione delle somme consegnate al Comune di Montevago. La nuova Amministrazione comunale di centro-sinistra, presieduta dal sindaco democristiano Calogero Triolo, ha investito della questione anche la Commissione provinciale di controllo di Agrigento. ' La deliberazione della Giunta comunale di Montevago, dopo avere precisato che al Barrile era stato chiesto più volte il rendiconto completo delle entrate e delle uscite relative alle somme destinate ai terremotati, afferma che l'ex sindaco si era in un primo momento opposto alla richiesta, sostenendo la non competenza dell'organo richiedente e che in un secondo momento fece pervenire un estratto conto con un totale di entrate per lire 34.456.709 e un totale di uscite per lire 34.568.259. Dagli accertamenti esperiti presso gli uffici telegrafici e postali, che avevano operato nella zona della Valle del Belice al tempo del terremoto, e presso l'ufficio provinciale delle Poste di Agrigento risultava però che moltissime voci riguardanti va¬ glia telegrafici, vaglia inter nazionali, vaglia ordinari assicurate non erano state comprese dal Barrile fra le entrate. Secondo i primi sommari accertamenti le somme mancanti dai bilanci ammonterebbero ad alcuni milioni di lire. L'ex sindaco Leonardo Barrile si troverebbe attualmente in vacanza nell'Unto ne Sovietica. (Ansa) Le irregolarità che sarebbero state accertate non riguardano in alcun modo le somme distribuite da La Stampa in Sicilia subito dopo il terremoto. Le offerte dei lettori (oltre 570 milioni) raccolte con una sottoscrizione popolare sono state consegnate personalmente dai nostri inviati di casa in casa o nei singoli accampamenti e soltanto a quelle famiglie che ne avevano effettivo bisogno.