Riunione nella notte a Londra sotto la minaccia di nuovi scontri di Sandro Viola

Riunione nella notte a Londra sotto la minaccia di nuovi scontri DIFFICILE TENTATIVO DI RISOLVERE LA CRISI IRLANDESE Riunione nella notte a Londra sotto la minaccia di nuovi scontri Colloquio fra Wilson e il premier dell'Ulster - I protestanti chiedono il ritiro delle truppe britanniche e rifiutano concessioni ai cattolici - Questi dichiarano: « Se il governo inglese non prende decisioni, stanotte ricominceranno i guai » (Dal nostro inviato speciale) Belfast, 19 agosto. La notte è trascorsa tranquilla. Una bomba incendiaria è stata lanciata contro una casa del quartiere cattolico, qualche colpo di fucile è stato sparato a Malone Road. Ma per Belfast, per una città che ha conosciuto le battaglie dei giorni scorsi, è niente. Stamane una parte dei reticolati posti dai soldati agli imbocchi della Falls Road e lungo la Crumlin Road, sono stati .tolti. I soldati del Rovai Regim'énf of Wales hanno sempre il mitra imbracciato, ma senza la tensione, la rigidità, con cui ieri tenevano le dita, intorno al grilletto. La pioggia ha finito di spegnere i rari incendi che ancora bruciavano tra Bombay Street e Hooker Street. Tuttavia, non si può certo dire che il dramma i concluso. Tutto può ancora ri¬ petersi, gli spari, le fiamme, le ùria, i morti. Il comandante delle truppe inglesi in Irlanda del Nord, sir Ian Freeland, ha parlato chiaro: «Se dall'incontro di Londra non dovesse venire niente di positivo, la luna di miele tra soldati inglesi e popolazione irlandese potrebbe finire in poche ore. Allora, le mie truppe diventerebbero immediatamente il bersaglio di ambedue i contendenti». E il capo del movimento per i diritti civili, Kevine Boyle, mi ha detto poco fa: « Se a Londra non combinano niente, se tutto finisce in un inutile compromesso, i guai potrebbero ricominciare stanotte stessa ». A Londra, alle 5 del pomeriggio, si sono- riuniti i rappresentanti del governo dell'Irlanda del Nord e quelli del governo -inglese Crrichester Clark e il ministro degli Intèrni' Fortér dà una parte, Wilson e Callaghan dall'altra. Mentre scriviamo mancano ancora notizie sul risultato dei colloqui, ma una cosa è certa: è molto difficile che dalla riunione possa uscire una soluzione concreta e accettabile da cattolici e protestanti. A rendere ogni cosa più difficile è l'estrema intransigenza degli, uni e degli altri.' I cattolici ' aspettano stasera che Wilson imponga a Chichester Clark Io scioglimento dei B specials (le forze ausiliarie che hanno sparato contro le barricate cattoliche di FalV Road), o quanto meno il disarmo di tutta la polizia dell'Ulster, regolari e specials. I protestanti non hanno la minima intenzione di accettare tali richieste. Anzi, come ha già fatto Chichester Clark, continuano a difendere i B specials ed a ne- gare (contro ogni evidenza, bisogna dirlo: i morti sono quasi tutti cattolici, delle quattrocento case distrutte trecentosettanta .sono cattoliche) che essi abbiano agito in modo diverso da quello richiesto dalle circostanze. I cattolici si aspettano che Londra sospenda quella specie di statuto speciale di cui gode (rispetto alle altre province inglesi) l'Irlanda • del Nord, e assuma i pieni poteri. Ciò equivarrebbe ad una totale disfatta del partito unionista, vale a dire alla fine del potere politico dei protestanti. Dal canto loro i protestanti non accetterebbero alcuna limitazione, neppure l'invio di un alto- commissario («special envoy » ) presso il governo nordirlandese, é chiedono insistentemente che Londra faccia sapere quando ha intenzione di ritirare le truppe. In questa situazione già esplosiva (i funerali delle otto vittime di Belfast si sono svolti, ieri e oggi, in una atmosfera cosi carica di tensione che ad ogni istante sembrava dovessero ricominciare gli scontri) si è inserito l'Ira. L'Ira è una organizzazione clandestina, praticamente inattiva da vent'anni, che tra il 1919 e il "22; (e poi durante la seconda guerra mondiale) si batté per la riunificazione delle due Irlànde. S'era subito detto, dopo gli scontri di Londonderry e di Belfast, che l'Ira aveva partecipato alla sommossa a fianco dei cattolici e contro la polizia. Oggi, improvvisamente, l'Ira è uscito allo scoperto con una lettera ai comandi di battaglione inglesi in Irlanda del Nord. « Non ce l'abbiamo con voi — dice il messaggio — ma se voi siete qui per evitare che i cattolici si difendano dalle violenze della polizia protestante, se voi siete qui a legittimare l'oppressione " orangista". allora dovete assumervi la responsabilità di tutte le conseguenze che potranno derivarne. La vostra posizione,- vi avvertiamo, potrebbe divenire assai pericolosa». Sandro Viola

Persone citate: Boyle, Callaghan, Chichester Clark, Crrichester Clark, Falls, Hooker, Malone, Wales