Due goals della Juve a Villar (ma chi gioca all'ala sinistra?) di Paolo Bertoldi

Due goals della Juve a Villar (ma chi gioca all'ala sinistra?) Dura e spettacolare gara contro ì ragazzi bianconeri Due goals della Juve a Villar (ma chi gioca all'ala sinistra?) Hanno segnato Vieri e Haller, notati per gli spunti individuali - Sicuro e applaudito Morini - Furino, un centrocampista che sa lottare - La prova di Leonardi e Salvadore (Dal nostro inviato speciale) Villar Perosa, 16 agosto. Non sarà un campionato facile per la Juventus anche se potrà diventare spettacolare per i suoi tifosi. Queste le impressioni e le speranze suscitate dalla prima partita intera disputata a Ferragosto. Secondo la tradizione, si è giocato a Villar Perosa, i titolari sono stati opposti ai ragazzi, la gara è stata dura e l'invasione di pubblico talmente serrata da creare la maggior densità automobilistica in assoluto nel centro più motorizzate d'Italia (a Villar vi è una macchina ogni tre abitanti anche quando non sono di scena i bianconeri). I ragazzi, alla cui guida è tornato Rabitti, si sono battuti con impegno da campionato, talvolta esagerando nella decisione. Ad un certo punto Anastasi stava per dare origine al primo pugilato calcistico della stagione ed in fondo non aveva tutti i torti, perché il giovane Bembo gli era entrato addosso a valanga. D'altra parte si voleva provare la vera Juventus? I giovani hanno svolto senza complimenti il loro compito, blocbandosi in difesa stretta. Le manovre di studio degli attaccanti-assi sono rinviate a momenti più tranquilli, quando il pubblico non farà siepe ai bordi del campo e gli alberi oltre il muro di cinta non sembreranno pini natalizi, con spettatori acrobaticamente sistemati al posto delle candeline. Vieri, Anastasi e compagni non sono riusciti a segnare nel primo tempo, anche se Haller ha sbagliato di poco un'occasione e Vieri ha colpito un palo. Nella ripresa la squadra bianconera è passata con Vieri al 18' e con Haller a pochi istanti dalla .fine. I nuovi e lo schema di attacco erano i punti di vero interesse della giornata e Carniglia con una formula coraggiosa non ha lasciato dubbi circa le intenzioni di partenza. Il trainer avrebbe potuto mascherare le sue idee, rivoluzionando la squadra nel secondo tempo e raccogliendo magari un maggior numero di goals, ma non era questo che gli interessava. Carniglia ha voluto esanimare a fondo l'impostazione-tipo. Così per sostituire Castano — a riposo per un male al ginocchio rivelatosi fortunatamente non grave — è ricorso non a spostamenti, ma ha semplicemente messo Roveta il quale è più stopper che difensore libero. La Juventus ha tentato la manovra offensiva con due punte, Leonardi e Anastasi, un centrocampo con Del Sol, Haller, Vieri e Furino e la difesa imperniata su Morini (stopper applauditissimo) e Salvadore sicuro e classico come sempre. Vieri e Haller, bravissimi nel lavoro individuale non hanno trovato l'intesa immediata con i compagni, Leonardi (e nella ripresa Favalli) è apparso lineare nel rendimento. Nella zona dell'ala sinistra si è notato un vuoto costante. Lo schema prevede l'arretramento di Del Sol, che parte con un numero undici assai poco gradito sulle spalle, ma in realtà fa il suo abituale lavoro di mediano-mezz'ala e l'inserimento a sinistra di altri bianconeri. A questo punto incominciano i guai. Dalle retrovie, Leoncini, non sempre ha saputo spingersi in avanti, mentre sia Vieri che Haller giostrano meglio sulla destra del campo. Forse il più giovane dei due potrà essere chiamato ad una più severa disciplina tattica a rischio magari di frenarne l'estro; per ora, comunque, né l'ex-sampodariano né il tedesco allargano il fronte di attacco, cosicché le offensive vivono degli spunti individuali di Anastasi, Vieri e Haller, della collaborazione attenta di Leonardi o Favalli, ma mancano di un completamento alla sinistra. E' vero che in Italia poche squadre hanno tre punte fìsse, tuttavia è assurdo rinunciare in partenza ad una manovra completa, ammucchiando gli assi in una sola metà o quasi del settore. Carniglia dovrà inventare un'ala sinistra, a costo anche di rinunciare ad uno dei tre centrocampisti Haller, Vieri e Del Sol (e basta la prospettiva a rendere un'idea del compito che sta di fronte al trainer). Ottima, nella giornata, la prova di Fin-ino, che si è confermato un atleta duro, tenace, pronto nei contrasti, un centrocampista da combattimento che serve ad una squa¬ dra decisa a fare risultato. Anche Morini, con le sue sgroppate sicure, ha suscitato buona impressione e così pure Salvadore. Da ricordare infine la pa¬ rata su palla-goal di Anzolin proprio allo scadere dell'incontro. Il portiere non ha passato un'estate serena, con l'incubo di dover cedere il posto a Zoff. Deviando da due passi un secco tiro di Bruni, Anzolin ha dimostrato di essere abile ed in forma. Per la Juventus, e per il portiere stesso, è importante. Paolo Bertoldi

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