La "notte di fuoco" sui treni

La "notte di fuoco" sui treni Durante il traffico molto intenso per il grande esodo di Ferragosto La "notte di fuoco" sui treni Per il congegno a tempo delle bombe i terroristi hanno impiegato orologi da polso « Runha », fabbricati nella Germania Orientale - Orologi della stessa marca furono usati il 25 luglio dello scorso anno nell'attentato al Palazzo di Giustizia di Milano - Le indagini orientate verso organizzazioni di estrema destra ((Dal nostro corrispondente) Chiari, 9 agosto, (a. m.) Alle 2,15 della notte scorsa un ordigno è esploso In uno scompartimento del convoglio 15743 presso la stazione di Chiari, sulla linea Milano-Venezia: tre persone sono rimaste ferite. Si tratta della sessantunenne Rosina Girardi, del figlio Gianfranco, di 24 anni, occupato presso il centro nucleare Cnen di Saluggia, e della figlia Teresa, di 27, tutti originari di Porto Tolle in provincia di Rovigo e da tempo abitanti a Saluggia, in Piemonte. Erano in viaggio alla volta di Rovigo dove abita un'altra figlia, Annamaria, di 29 anni. I tre erano assopiti; ad un tratto l'esplosione e un principio d'incendio. Qualcuno ha azionato il segnale d'allarme e il treno si ò fermato nella vicina stazione di Chiari. II personale di servizio è subito intervenuto con degli estintori. I Girardi sono stati soccorsi e condotti all'ospedale locale. La giovane è la più grave (sotto il suo sedile è avvenuto lo scoppio): presenta ustioni di secondo e terzo grado alle gambe. E' stata ricoverata con prognosi di quindici giorni. H fratello, che presenta ustioni al braccio destro, guarirà in sei giorni La madre è stata ustionata ad una coscia. Il treno è ripartito con mezz'ora di ritardo. Vicenza, 9 agosto. (L/.) Un ordigno ad orologeria ò esploso la notte scorsa, alle 1,15, in uno scompartimento di prima classe del diretto 404 Venezia-Milano, partito dalla città lagunare alle 0,34 ed atteso a Vicenza per le 1,39. Lo scoppio è avvenuto nei pressi della stazione di Grisignano di Zotto, poco dopo che il convoglio aveva lasciato Padova. Nella carrozza c'era un solo passeggero, un cittadino cecoslovacco (che non ha riportato ferite), il dott. Freund Miroslav, di 37 anni, abitante a Bratislava. L'ordigno ha squarciato 1 cuscini sotto i quali era stato collocato. A Vicenza il personale del treno ha informato la polizia ferroviaria; la carrozza è stata isolata per motivi precauzionali, (si temeva vi si trovassero altre bombe) ma una accurata ispezione ha dato esito negativo. Il convoglio è ripartito per Milano con 50 minuti di ritardo. Sul posto si sono recati gli agenti dell'ufficio politico. Si presume che l'esplosivo, a basso potenziale, sia stato collocato nella vettura alla stazione di Venezia o a quella di Mestre. Si trattava di un ordigno rudimentale, costruito con 100 grammi di polvere, una pila per torcia, un orologio da polso, il tutto avvolto in carta da regali. Padova, 9 agosto. fe.ra.) Sul direttissimo «47» Trieste-Roma è stata fatta esplodere una bomba. Lo scoppio è avvenuto alle 1,10 su una vettura di 1' classe, nei pressi di Mira, a una ventina di minuti dalla stazione di Venezia, L'unico passeggero che si trovava nello scompartimento è rimasto ferito in forma leggera. Si tratta di un giovane bresciano, Paolo Petroboni, di 27 anni, nato a Cedegolo e residente da nove anni a Pigino nel Cantori Ticino. E' stato investito dalle schegge della cassettina che conteneva il tritolo, In modesta quantità, ed ha riportato ferite al braccio destro dichiarate guaribili in venti giorni L'esplosione è stata avvertita da tutti i passeggeri del vagone: la porta dello scompartimento è stata divelta (la bomba era stata appoggiata a fianco del sedile interno dello scompartimento), i cristalli del finestrino sono andati in frantumi. L'intero scompartimento ha riportavo seri danni. Il convoglio è stato immediatamente bloccato, ma dopo un rapido controllo eseguito dagli agenti della polizia ferroviaria in servizio sul treno, è stato fatto proseguire fino alla stazione di Padova dove il vagone è stato staccato e posto sotto sequestro, n treno è potuto ripartire con circa tre quarti d'ora di ritardo. Un artificiere del gruppo dei carabinieri di Padova ha rinvenuto nell'interno dello scompartimento semidistrutto residui di una batteria e una cassa di orologio da polso per uomo. Dalle prime indagini sembra che la polvere usata dagli attentatori sia stata a basso potenziale. Orvieto, 9 agosto. (g.f.) Due persone ferite sono il bilancio dello scoppio d'un ordigno avvenuto sul treno Roma - Vienna - Monaco -Mosca. La bomba, è esplosa alle 1,20 della scorsa notte, quando il convoglio aveva da pochi minuti lasciato la stazione di Alviano, in provincia di Terni; era stata nascosta sotto il sedile di uno scompartimento di una vettura di seconda classe. Il treno era partito dalla Capitale poco dopo la mezzanotte ed aveva percorso circa 150 chilometri, diretto a Firenze. Nello scompartimento in cui è avvenuta la esplosione v'erano due persone, la ventenne Licia Barella e il notaio Pietro Carusi, di 62 anni: dormivano seduti proprio sul sedile sotto il quale era stata deposta la carica di tritolo. La madre della giovane poco prima si era recata alla toilette. Mentre era nel piccolo locale la signora ha sentito, uno strano sobbalzo, ma non vi ha dato eccessivo peso. Quando però è rientrata nello scompartimento ha trovato la figlia quasi svenuta, e il Carusi pure ferito ad un piede. Prima ancora di rendersi conto di che cosa fosse accaduto la donna ha tirato il segnale d'allarme, bloccando il convoglio. Alcuni ferrovieri accorsi nello scompartimento si sono subito resi conto dell'attentato. Il treno ha ripreso la marcia verso Orvieto, e qui la .vettura danneggiata dall'esplosione è stata rimossa. I due feriti sono stati subito ricoverati all'ospedale. Alla giovane Barella i sanitari hanno riscontrato ustioni di primo e secondo grado agli arci inferiori, con stato di choc: guarirà in un mese; per il Carusi una ferita lacero-contusa profonda al piede sinistro. Pescara, 9 agosto. (a.c.) Due treni, uno in partenza da Pescara, l'altro proveniente da Roma, sono stati presi di mira dai dinamitardi, che vi hanno fatto esplodere due bombe. Il primo attentato è avvenuto su un vagone del treno « 771 » in partenza da Pescara alle 1,50. Dieci minuti prima della partenza si è udito un boato provenire da una car- rozza di prima classe in tèsta J al convoglio. Alcuni ferrovieri sono corsi verso il vagone dal quale usciva una colonna di fumo. Sul luogo sono giunti anche agenti di polizia ferroviaria e vigili del fuoco che hanno domato un principio d'incendio. L'esplosione ha provocato il panico fra decine di passeggeri che si trovavano sul convoglio o in attesa sotto la pensilina; vi è stato un fuggì fuggi generale. Ferrovieri ed agenti si sono dati da fare per rassicurare i viaggiatori, mentre procedevano febbrilmente le ricerche di eventuali altre bombe. I danni provocati dal rudimentale ordigno (nascosto sotto un sedile) sono stati notevoli: ciò conferma l'ipotesi che se fosse stato occupato da viaggiatori, il bilancio delle vittime sarebbe stato rilevante. L'altra bomba che non ha provocato feriti, è esplosa anche su una vettura di prima classe vuota, del diretto « 778 » Roma-Pescara. L'ordigno, posto sulla reticella portabagagli, è scoppiato alle 2,45 nei pressi di Pescina dei Marsi (L'Aquila) mentre il treno era in corsa. La deflagrazione è stata avvertita sia dal personale .di macchina che dai viaggiatori, ed ria causato gravi danni. Il convoglio si è fermato e la carrozza è stata abbandonata su un binario morto. Gli esperti hanno provveduto ad esaminare i frammenti degli ordigni, che sono risultati di fabbricazione rudimentale. Caserta, 9 agosto. (a. I.) Il direttissimo RomaLecce, affollato di emigrati, che ritornavano ai paesi d'origine per il Ferragosto, è stato oggetto, la notte scorsa, di un attentato dinamitardo. Il convoglio stava entrando nella stazione di Caserta, quando un'esplosione è avvenuta in ima carrozza di prima classe; 13 minuti dopo una seconda esplosione avveniva in un'altra vettura di prima. Tra scene indescrivibili di panico gli agenti della Ferrovia hanno soccorso i feriti: un ferroviere e 5 passeggeri tra cui una bimba di 2 mesi. Ecco i nomi: la piccola Rosa Di Staso, che era fra le braccia della madre, rimasta incolume; Gabriella Totaro, di 31 anni; Maria Giuseppina Spanò, di 17, ed il ferroviere Bruno Del Parco, di 31, tutti residenti a Roma; la cittadina greca Evangelia Sury, di 22 anni, diretta a Bari per far ritorno in patria, e Clorinda Urzacchini, di 81, di Taranto, che dopo il secondo scoppio, in preda al terrore, si è lanciata dal finestrino, ha riportato la frattura del braccio destro. Le condizioni dei feriti non destano preoccupazioni; sono stati medicati per leggere ustioni causate da un principio d'incendio. Il primo scoppio è avvenuto alle 2,57, quando il convoglio, superato lo scalo di Recale, stava per raggiungere la stazione di Caserta. Era partito da Roma alle 0,50 ed era composto di 12 carrozze. Improvvisamente, l'esplosione. Il macchinista ha subito bloccato il convoglio con la « rapida ». Grida di terrore ed invocazioni di aiuto giungevano dalla carrozza minacciata da un incendio seguito allo scoppio. Alle 3,10 una seconda esplosione mandava in frantumi i vetri dei finestrini di un'altra carrozza di prima classe. Milano, 9 agosto. (g. m.) La scorsa notte, alle 22,53, nella stazione di Milano Centrale è stata scoperta una bomba ad orologeria. Era nascosta su una carrozza del direttissimo « 154 » « Lombardie Express » Trieste - Venezia - Milano - Parigi. L'ordigno aveva un congegno fissato sulle ore 24 e l'esplosione sarebbe dovuta avvenire tra le stazioni di Arona e Stresa. E' stata una signorina dall'accento straniero, che viaggiava con due amiche, a consegnare l'ordigno al capostazione di servizio Antonio Dossena. L'ordigno era stato costruito con due pile normali, un detonatore al fulminato di mercurio, una saponetta di tritolo del peso di 50 grammi, un orologio tedesco di marca « Stainless StulbackElectronic »: minuscoli fili di rame facevano da conduttori. Il tenente Pirovano del nucleo investigativo dei carabi nieri ha dichiarato che l'ordigno ritrovato sul TriesteMilano è molto simile se non identico a quello scoperto al Palazzo di giustizia il 26 luglio scorso. Venezia, 9 agosto. (g. or.) Una bomba è stata rinvenuta stamattina, alle 8,45, sul treno « Simplon Express » Bari-Venezia-Trieste, in transito alla stazione di Santa Lucia dov'era in sosta per una quarantina di minuti. L'ordigno è stato trovato da un inserviente, nel contenitore metallico del rifiuti della « toilette » del vagone cuccette di prima classe. La bomba, coperta con carta pesante, era -formata da una cassetta di legno, che conteneva 46 grammi di tritolo, le micce e l'impianto a orologeria, formato da un orologio da uomo «Made in Germany », le cui lancette erano ferme sulla mezzanotte. Secondo l'opinione dell'artificiere che ha aperto la cassetta, l'ordigno è stato confezionato da una persona molto esperta in esplosivi, ma in caso di esplosione avrebbe provocato danni assai limitati A Venezia è entrata subito in funzione la squadra speciale addetta ai servizi di vigilanza. Tutti i treni in transito o in partenza dalla stazione di Santa Lucia sono sottoposti a controlli; cosi tutto il bagaglio che i passeggeri lasciano in deposito. «"limili miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiim Vicenza. Un artificiere esamina i danni causati dall'esplosione sul treno a Grisignano (Tel. Cameraphoto) ll dl L i l Orvieto. Licia Barella in ospedale. La giovane era sul treno quando è esplosa la bomba ad Alviano (Tel. A. P.)