Banditi mascherati e in guanti gialli assaltano un ufficio postale a Milano

Banditi mascherati e in guanti gialli assaltano un ufficio postale a Milano E LA QUINTA .RAPINA IN POCO PIÙ D'UN MESE Banditi mascherati e in guanti gialli assaltano un ufficio postale a Milano Tre giovani di vent'anni armati di pistola col volto coperto da un fazzoletto nero - Bottino della rapina: 700 mila lire • Il coraggio del direttore che si è rifiutato di aprire la cassaforte (Dal nostro corrispondente) Milano, 5 agosto. (g. m.) Un'altra rapina, dopo quella di ieri a Capfiano di Brìosco, e stata compiuta oggi ai danni di un ufficio postale del Milanese. Quattro banditi, armati di pistola e mascherati con fazzoletti neri, hanno fatto irruzione nella succursale numero 47 di Dergano impossessandosi di circa 700 mila lire in contanti. I malviventi avrebbero potuto impadronirsi di una cifra superiore, ma il sangue freddo del direttore, Sergio Pezzullo di 37 anni, ha impedito loro di mettere le mani sulla cassaforte. L'ufficio postale di Dergano si trova in un moderno edificio di via Monte San Genesio. Al momento della rapina, nel locale si trovavano il direttore, sette impiegati e una decina di clienti. Improvvisamente sono apparsi tre banditi: giovani di circa 20 anni in pantaloni e magliette blu, con cappelli calati sulla testa, fazzoletto nero sul viso e guanti gialli; due sono rimasti da- vanti alla porta d'ingresso, l'altro, quello più alto e magro, si è avvicinato agli sportelli ed ha gridato: «Fermi tutti, "altrimenti"'spariamo. Aprite la cassaforte e dateci i sòl&iit. Una delle impiegate, Teresa Aniello di 40 anni è svenuta, ma il bandito, senza curarsi di lei, si è introdotto , nel recinto passando sul suo corpo ed ha cominciato ad arraffare i soldi che via via trovava nel cassetto, infilandoli in una borsa nera. Il giovane si è poi avvicinato al direttore Sergio Pezzullo e, minacciandolo con la pistola, gli ha intimato: «Apri la cassaforte».. Il funzionario è rimasto calmo, poi ha risposto: « Non posso aprirla perché la chiave l'ha presa un collega che ora è uscito. Spara pure, se vuoi, ma la chiave non ce l'ho ». « Ti ho detto di aprire... ». Ha replicato nervosamente il bandito, poi di fronte all'atteggiamento impassibile del Pezzullo, ha dovuto rassegnarsi; è indietreggiato, e, insieme coi suoi due complici, è uscito in strada, fuggendo a bordo di una veloce auto blu guidata da un quarto malvivente. E' subito stato dato l'allarme ai carabinieri e alla polizia che hanno istituito numerosi posti di blocco. Dopo circa un'ora la macchina usata per la rapina è stata ritrovata con le portiere spalancate in piazzale Maciachìni. La radio a bordo era rimasta accesa e, nel bagagliaio, è stato rinvenuto un paio di pantaloni ritirato da una lavanderia, avvolto in un foglio di carta che recava questo indirizzo: Stamperia Mamoli, via dei Lavoratori 139, Cinisello Balsamo. Quella di oggi è la quinta rapina che, dall'inizio della estate, viene commessa ai danni di uffici postali del Milanese.

Persone citate: Mamoli, Sergio Pezzullo, Teresa Aniello

Luoghi citati: Cinisello Balsamo, Milano