Guidatori, attenzione al sistema nervoso

Guidatori, attenzione al sistema nervoso SULLA STRADA DELLE VACANZE Guidatori, attenzione al sistema nervoso Quella « da automobile » è un'altra « malattia » che non si trova sui libri; ma che esiste ed è diffusissima: e che, d'estate — specialmente per tanti mariti — si fa più critica e pericolosa. C'è chi è ammalato solo di uno o due sintomi lievi ed innocenti; e c'è invece chi — per sua disgrazia — questa malattia la soffre tutta, in senso fisico e psichico, dalla testa ai piedi. Dal punto di vista fisico tutti partecipiamo un po' a questo male moderno: perché — anche a voler sorvolare sul fatto, già di per sé terribilmente persuasivo, delle decine di morti e delle centinaia di feriti ogni domenica — c'è il bilancio spicciolo negativo dello smog, delle colonne vertebrali sempre più rigide, delle artrosi cervicali sempre più fastidiose, del cronico rilasciamento dei muscoli addominali, del sovraccarico alle varici venose, delle ripetute sollecitazioni cardiache e neuroendocrine, della depressione respiratoria. Rischi generici, s'intende, validi solo per chi vive in macchina 10 ore su 24: e, comunque, sul totale, sproporzionati agli attraenti van¬ taggi della comodità, della velocità e della « onnipresenza ». Ma, per tante persone, c'è molto di più: c'è il problema dei « nervi a fior di pelle ». Cominciamo dai sintomi minori. Un'intera famiglia può vedere rovinata la sua domenica solo perché l'automobilista — un uomo che, di solito, in casa, non si accorge neppure se crolla una parete — « sente un rumore che non va ». E un nonnulla che possa dispiacere alla « dea macchina » può diventare, per milioni di persone, un motivo sofferto di patemi d'animo, di angosce e di malumore. Poi c'è l'ansia: il posteggio che non si trova: il semaforo che ti ha giurato il « sempre rosso »: il ragazzino che — con un mucchio di cavalli in meno — ti supera con un guizzo da presa in giro. Cose che, a tanti uomini, non costano soltanto la rabbia o l'umiliazione di un momento: ma continui stress nervosi e pericolose persecuzioni al cuore, al sistema nervoso ed all'intero equilibrio di vita. E' incredibile: ma oggi è la macchina che riesce a dare — insieme con quella speciale felicità — anche tutte quelle sofferenze di spasimo che un tempo non potevano derivare che dalle pene d'amore. E poi l'odio: l'atavico odio per gli altri: gli altri che vanno più forte o che vanno più adagio; gli altri che ci guardano o che non ci guardano; e che fanno sempre male quello che noi facciamo benissimo. Tutti enormi dispetti, tutti sanguinosi oltraggi che toccano noi e, cosa ben più grave, offendono lei — la macchina — l'appropriato biglietto da visita del nostro tenore sociale, il lucidato strumento del nostro « complesso » di affermazione. Che cos'è questa malattia? Non è vero che il conduttore d automohile sìa un cittadino ligio elle leggi — buon figliolo o buon marito o buon padre — che l'automobile, per forza propria, trasforma in energumeno. Le inchieste degli psicologi dimostrano' che l'uomo al volante non è «un nitro »: ma semplicemente una persona che rivela — come ad un test — la sua vera personalità ed il suo vero temperamento. il dottor X