Conquistare le donne per vendere agli uomini

Conquistare le donne per vendere agli uomini Giovani aitanti ci guardano dalla pubblicità Conquistare le donne per vendere agli uomini Gli esperti sanno che la donna compie o influenza il 65% delle spese familiari "ìì secolo ÌX è,IT secolo delle donne, nell'evoluzione delle donne risiede il progresso di una società, ripetono studiosi di problemi femminili, incalzano 1 socioIoghi. Nessuna meraviglia che tali concetti siano ribaditi dalle più diverse espressioni del vivere sociale, emergano dagli aspetti, vistosi o segreti, del mondo dei consumi. Fino a ieri l'immagine femminile era la migliore alleata dei messaggi pubblicitari, occorreva .infatti sensibilizzare l'interesse dell'uomo, l'unico, il più delle volte, a svolgere un lavoro produttivo. Oggi i ruoli sembrano essere invertiti: il corpo, il volto della donna non sono più ritenuti gli unici capaci di polarizzare l'interesse in una campagna pubblicitaria, sale all'orizzonte, nel cielo dell'inserzione, la presenza maschile. Non è tanto per rivolgersi all'uomo che la pubblicità la usa, ma per rivolgersi alla donna, che, effettua il 65% delle spese familiari. « Cosa dicono di voi? Il libro che leggete può già dir molto, ma molto di più dice l'abito che indossate ». L'uomo che ci è offerto in visione è compreso del ruolo da sostenere, à pensoso, giovane, ma guarda ad una impegnativa carriera, verso la quale l'abito sicuro è il trampolino imprescindibile. « Cercate la perfezione? » chiede una famosa casa di colonie, rivolgendosi all'abitante d'una splendida casa di Chelsea. L'uomo che a sfogliare i rotocalchi ci viene incontro sembra abbia davvero come obbiettivo, dopo tanta trasandatezza, sinonimo di virilità, un'accurata eleganza, senza la quale non solo non avrà successo nel suo lavoro, ma rischierà di non piacere all'altro sesso. Le donne, che da sempre si curano, conoscono 1 benefici delle creme e dei cosmetici, delle diete e della ginnastica, hanno distaccato gli uomini sulla strada di una più lunga giovinezza e mentre l'uomo comincia a comprendere che il vogatore, la bicicletta dà appartamento, la lozione snellente dopo il bagno, il deodorante, l'emulsione dopobarba (in certi casi parente prossima di un fondo tinta) possono aiutarlo a mantenersi in forma e ad apparire curato e fresco, la pubblicità di questi prodotti si rivolge, attraverso le immagini varili, proprio alle donne, che, è noto, Sbno le migliori acquirenti della « cosmetica maschile ». E' quasi certo che gli uomini non si riconoscano nei tipi proposti dalla pubblicità: uomini allegrissimi sebbene il loro volto sia bianco di schiuma (morbida come la panna), colmi di personalità perché « rivestiti » sotto la camicia del tal deodorante, oppure «freddi, distaccati, con un profumo arrogante, un po' se'vaggio», uomini a cui la semplice appartenenza al men's club d'una celebre ditta di prodotti per la toeletta maschile e femminile, può concedere di « creare una fortuna, costruire un impero, distruggere una donna». Si tratta infatti di immagini rivolte chiaramente al pubblico femminile. Ogni donna saprà convincere il suo uomo ad essere come lei desidera che sia. Ma la figura maschile si ritrova, in altre forme pubblicitarie, accanto ad ogRet- tr» prodotti un tempo' riservati alla donna, dalla lavatrice al detersivo, dal cognac al collirio. L'indagine psicologica di cui sono frutto prova l'avvicinamento evidente, sul piano del gusto e del vivere quotidiano, fra l'uomo e la donna. Nell'esitazione dell'uomo ritratto al suo arrivo a casa, con il cane e l'ombrello, dopo la pioggia (lui non sa che la cera è lavabile dieci volte e splende sempre di più) c'è la comprensione delle fatiche casalinghe. A mano a mano che la tecnica è venuta sostituendosi alla fatica femminile e che le nuove generazioni si son trovate, senza distinzione di sesso, accanto nello studio e nel lavoro, è stato più facile per l'uomo e per la donna ritrovarsi insieme anche in cucina e nelle incombenze dò-i ménage. Luci». Sollazzo