La polizia svedese a caccia del bruto
La polizia svedese a caccia del bruto LE PRIME SULLO SCHERMO La polizia svedese a caccia del bruto (Nazionale) — Fatto passare per film sexy, lo svedese Roseanna di Hans Abramson è invece un buon poliziesco, dove la materia erotica è redenta dall'essere guardata in vitro, con curiosità scientifico-investigativa. Piace poi che questi poliziotti, interpretati da buoni attori, abbiano dell'umano, sia nella balordaggine da cui si lasciano cogliere all'ultimo momento, quando per poco non permettono che l'assassino faccia una seconda vittima, sia negli elementi soggettivi che portano nella vicenda: si veda lo smarrimento che prova Sonia, una donna della polizia usata come esca sensuale, nell'aocorgersi che l'assassino tarda ad abboccare; e infatti essa non è più fresca, e lo sa. Ben fotografato, e interessante, per noi, nell'ambientazione, il film s'impernia sull'uccisione di una giovane - americana, Roseanna McGraw, residente a Puerto Rico, durante una sua crociera in Isvezia. Laboriosissime indagini conducono alla sua identificazione e quindi al suo ritratto psicologico, quello di una ragazza di liberi costumi facile preda, per un maniaco sessuale, qual è certamente l'assassino. Si tratta ora di identificare quest'ultimo fra i molti passeggeri del battello che il giorno fatale avevano avvicinato l'americana. Va gliato un gran materiale fotografico, i sospetti si appuntano su un giovanotto dall'aspetto irreprensibile, visibilmente affetto da timidezza Segue l'apparecchiamento della trappola, con le implicazioni psicologiche di cui s'è detto. Il finale va artificiosamente un po' per le lunghe; ma l'impressione del film re sta buona, richiama l'idea di un cinema commerciale e civile in una volta. 1. p.
Persone citate: Hans Abramson
Luoghi citati: Puerto Rico
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