I «gialli» di Raymond Chandler tra Hitchcock e Graham Greene

I «gialli» di Raymond Chandler tra Hitchcock e Graham Greene I «gialli» di Raymond Chandler tra Hitchcock e Graham Greene Abile suscitatore di atmosfere cupe e sinistre, appartiene alla casata dei moderni scrittori di avventure - Henry Morgan, il protagonista dei racconti: un romantico avventuriero con il « revolver » sotto l'ascella Non a.torto qualcuno ha voluto definire. Raymond Chandler «11 cocco degli intellettuali ». Sebbene le sue pagine non offrano^ sotto nessun puntò di vista, una lettura problematica, egli esige una costante attenzione: richiede al suo pubblico un'esperta e indulgente complicità. Chandler non è soltanto un passatempo, un onesto vizio. Spesso, come accade nel racconto che chiude la raccolta ora ristampata dà Feltrinelli, egli riesce ad evadere dal modesti confini dei racconto poliziesco rivelando un'inquietudine autentica e dolorosa, che.riesce tuttavia a governare con il suo pigliò oggettivo e preciso. • Protagonista della movimentata, crudele vicenda, è ancora una volta Philip Mario we, un investigatore privato che ha una certa, forse non casuale rassomiglianza con Humphrey Bogart. Fuma continuamente, tenen¬ do la sigaretta incollata a un angolo della bocca. Con il revolver .carico nella fondina sotto .l'ascella e una bottiglia di whisky a por- tata di mano, Marlowe appartiene alla razza di coloro che la società si incarica di escludere, di respingere ai margini, di far morire. Eppure, delegato a proteggere la vita di un grasso e sonnolento gangster che i suoi antichi complici vorrebbero veder morto, egli si getta nella lotta senza esitazioni, gustando 11 pericolo come un'eccitante bevanda: un prezioso alimento della sua anima stanca e infreddolita. Ora ci fa pensare a una copia sbiadita dell'avventuriero romantico, ora ci ricorda 11 furibondo Henry Morgan descritto da Hemingway nelle pagine di Avere e non avere. Siamo comunque molto lontani dalla formula di Conan Doyle, dai moderni adattamenti che ne hanno tentato Dashlell Hammett e soprattutto Rex Stout, 11 creatore di Nero Wolfe. Come osservava Edmund Wilson in un memorabile saggio dedicato alla letteratura a sfondo criminale, Chandler non fa capo alla scuola del giallo tradizionale. Abilissimo suscitatore di atmosfere cupe e sinistre, impregnate di un imprecisabile malessere, egli appartiene piuttosto alla casata dei moderni scrittori di avventure, come Hitchcock o Graham Greene. Tanto che nel suol racconti anche più scopertamente commerciali, come Gas di Nevada o Pesci rossi, dietro a uno stile impassibile e scopertamente crudele si riesce sempre, o quasi sempre, a intravedere una scheggia di autentica letteratura. Antonio Debenedetti RAYMOND CHANDLER: / racconti della semplice arte del delitto, Feltrinelli Ed., pp. 785, lire 3000. ILDIV0RZIC ■l: «irti*/»** «/.** •<**•<' Hi » • ^" -* <!• - ' ■— ■ ■ «teoat A < Pligfl »»•'/ H<MÉ6 t*y.': La ' Nuova Italia raccoglie alcuni saggi di «divorzisti» sugli aspetti giuridici e sociali della legge Fortuna

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