Trucidati a coltellate l'uomo e la donna trovati a pezzi in tre sacchi nel Tevere di Livio Zanotti

Trucidati a coltellate l'uomo e la donna trovati a pezzi in tre sacchi nel Tevere UN DUPLICE CRIMINE NEL «GIALLO» DI ROMA DELLA TESTA MOZZA Trucidati a coltellate l'uomo e la donna trovati a pezzi in tre sacchi nel Tevere Ài macabri resti ritrovali la polizia non sa ancora dare un nome - Tre ipotesi: vendetta nel mondo della prostituzione; rendimento di conti tra girovaghi; reazione d'un marito tradito - Resti umani e pietre in un terzo fardello trovato ieri (Nostro servizio particolare) Roma, 22 luglio. E' un duplice omicidio, questa l'unica certezza della polizia. Il più efferato che la cronaca romana ricordi. L'uomo e la donna trovati morti sul Tevere, a pochi metri dal ponte Marconi, sono stati uccisi a coltellate. I loro corpi smembrati con roncola , ed ascia, sono stati dispersi lungo il fiume tra gli ultimi palazzi della periferìa e il mare. Lq due vittime non hanno ancora un nome. L'età è incerta: tra i cinquanta e i sessanta lui; lei vicina ai quaranta. Chi li ha assassinati ha colpito con rabbia, ma anche con precisa determinazione. E' tutto ciò che si sa. Il volto dell'assassino è ignoto; sui motivi del delitto è possibile formulare solo ipotesi. Gli investigatori della Squadra Mobile e dei ca¬ rabinieri ne seguono tre: una vendetta maturata nel mondo della prostituzione organizzata, un «rendimento di conti» tra girovaghi, la reazione di un marito tradito. « Ma in questo momento ogni pista potrebbe essere quella buona », dice il capo della Sezione omicidi. Il « giallo », in una progressione allucinante, comincia mercoledì 9. Quella mattina, alcuni bambini che giocano sul greto del Tevere all'altezza della Magliana vedono affiorare tra l'acqua e gli arbusti la testa di un uomo. E' macerata dalla permanenza nell'acqua; a prima vista non mostra segni particolari. Gli agenti della « scientifica » pensano a un suicidio o a una disgrazia: l'uomo è finito nel fiume e la benna di una draga o l'elica di un'imbarcazione gli ha mozzato la testa. Ma una settimana dopo il pescatóre Raffaele Palumbo vede galleggiare a 500 metri dalla foce un braccio umano. E' il- braccio destro di un uomo, tagliato all'altezza della spalla, con un tatuaggio che non si capisce che cosa raffiguri perché manca la parte rimasta sul busto. Non è possibile ricavare impronte digitali dalle dita della mano; ma nel frattempo,' i periti hanno scoperto delle ferite da taglio sulla bocca e sull'orecchio destro della lesta. « Sono gli sfregi caratteristici che la malavita lascia sulle sue vittime quando hanno parlato troppo », osserva un maresciallo dei carabinieri. Ma è ieri che il giallo ha la svolta più macabra: alcuni pescatori scendono sul greto sotto Ponte Marconi e sono assaliti dal fetore in- sopportabile dì carne in disfacimento. Lo straccivendolo Pellegrino Ciriello, che è con loro, -raggiunge un vicino canneto e vi scopre due grandi sacchi con dentro resti umani. Arrivano uno dietro l'altro il capò della Mobile, il responsabile della Sezione omicidi, il magistrato della Procura della Repubblica. Vengono aperti i sacchi. Contengono un corpo umano ciascuno: il primo è di una donna alla quale sono state troncate le gambe all'altezza della coscia; il secondo appartiene all'uomo la cui testa è stata ritrovata dodici giorni prima, manca anche del braccio destro e sulla spalla ci sono i restì del tatuaggio. E' una scena agghiacciante anche per gli inquirenti, ma '.non c'è nulla che possa aiutare le indagini. Né queste riescono a fare un passo avanti, con il ritrovamento di un terzo sacco, scoperto stamane a poca distanza da dove erqno gli altri due. Conteneva, tanche questo, resti umani eluna grande quantità di pietre, che possono soltanto indicare l'intenzione dell'assassino di appesantire tutti e tre i sacchi, perché gettati nei fiume vi restassero ben skl fondo. Ma qualcuno o qualcosa deve aver disturbato A questo punto il suo progetto. I due corpi sono str*i ora ricomposti all'Istituto di medicina legale; i periti li hanno esaminati attentamente. Si è saputo che l'uomo ha ricevuto cinque colpi di coltello, quattro al fianco sinistro e uno all'emitorace. Il tatuaggio che ha sul braccio mostra le teste unite di una donna e di un cavallo che si affacciano da una cornucopia. La donna è stata uccisa nello stesso modo e forse nello stesso giorno, oltre due settimane fa. Gli uomini della scientifica hanno controllato gli abiti che le due vìttime indossavano al momento in cui sono state, ritrovate: un paio di pantaloni grigi, una canottiera, ut} paio dì mutande, una sottoveste^ un reggiseno e un m\n}-abito di colqfe imprecisabile. Sono tutti oggetti abbastanza comuni: l'unico dettaglio interessante per gli inquirenti è un accendino a gas marca « Colibrì » ritrovato in un taschino dei pantaloni dell'uomo. La qualità scadente degli abiti e anche certe caratteristiche dei due assassinati, fanno pensare che si.tratti di due persone di .estrazione sobillile modesta. L'uomo è stató. probabUmente un marittiv^^Wwmm"''Sooèva'.- èssere una popolana, forse giunta non molto tempo fa dalla campagna. Livio Zanotti

Persone citate: Magliana, Marconi, Pellegrino Ciriello, Raffaele Palumbo

Luoghi citati: Ponte Marconi, Roma