A Von Springel la tappa di 330 km Il Giro di Francia termina oggi a Parigi

A Von Springel la tappa di 330 km Il Giro di Francia termina oggi a Parigi Sul lungo percorso realizzata la media di km 34,217 A Von Springel la tappa di 330 km Il Giro di Francia termina oggi a Parigi Inizio umorìstico della frazione di ieri - Wagtmans fugge, poi si nasconde in una viuzza ed il gruppo lo insegue affannosamente - Merckx impone un ritmo serio alla gara e la controlla - L'italiano Santambrogio terzo (Dal nostro inviato speciale) Montargis, 19 luglio. Trecentotrenta chilometri nella vampa del sole, la penultima giornata del Tour ha aggiunto fatica a fatica, obbligando i superstiti ad un notevolissimo sforzo. I concorrenti, spronati da Merckx e dalla squadra del campione belga, non si sono però risparmiati. Hanno pedalato anzi con discreta energia, si può ben dire dalla partenza all'arrivo, quasi divertendosi a sbalordire la carovana, che, per oggi; anticipava una passeggiata a bassissima media. Invece, un po' per scherzo, un po' sul serio, gli atleti si sono impegnati. Un po' per scherzo: infatti, subito dopo il via, alle sette del mattino, si è messo a scappare l'allegro Wagtmans, l'olandese che ha per caratteristica un ciuffo di capelli bianchi a far macchia nella zàzzera bruna. Wagtmans ha conquistato un minuto di vantaggio, il gruppo ha reagito, ne è nata una battaglia discretamente violenta, chiusa dalla resa dell'olandese. Il quale, ad un certo punto, nella traversata di un paese, si è infilato per una viuzza e gli altri gli davano la caccia e non lo trovavano più. Tornati compatti i ranghi, è stata la volta di Aimar, a prodursi in un allungo, Quindi la tappa si è trasformata in una marcia di trasferimento. Merckx, però, non intendeva che la corsa fosse considerata alla stregua d'uno scherzo. Andava spesso ài comando, ordinava ai suoi di tener un'andatura decente. ■ Ore ed ore a su e giù in una serie interminabile di colline. Rari gli spunti di cronaca. Merckx per un attimo in fuga al chilometro 188, con Vari Springel e Beugels; Van Den Bossche in testa su una salitella valevole (quarta categoria) per il premio della montagna; una pattuglia al comando verso il chilometro 273. Poi, àd una cinquantina di chilometri dal traguardo, l'episodio conclusivo. Scappava Gioacchino Galera, su di lui si portavano il fratello Manolo, Panizza, Berland, Bernard Guyot, Ferretti, San¬ tambrogio, Aimar, Van Springel ed Oitembros. I dieci erano subito d'accordo, trovando che valeva la pena d'insistere; Merckx e quelli della Faema lasciavano fare. La fuga riusciva, la pattuglia s'affacciava al velodromo di Montargis, dove una pista in cenere consigliava d'entrare in testa, poiché, su un fondo del genere, difficile è rimontare. Santambrogio sì impegnava. Entrava sì per primo, ma con eccessivo slancio, per non andar per terra era costretto ad allargare, e, all'intèrno, passava.... Oitembros. Sul rettilineo, però, si apriva un varcò Van Springel, il belga, con .notevole facilità, vinceva «bissando» così il successo ottenuto a Briancon. Secondo Ottembros, 'terzo Santambrogio. E, a breve distacco dai dieci, prima una pattuglia con Zandegù, quindi il plotone» < Classifica invariata, per l'ultimo ritocco c'è la. giornata .di•domani. Af mattino, una prova in linea da Montargis a. Créteil, 111. chilometri e mezzo, al pomeriggio una prova ,a cronometro individuale, da Créteil al velodromo parigino del Bois de Vincennes, 36 chilometri e# ottocento metri, che dovrebbero permettere a Merckx di siglare il suo trionfo con. un ennesimo successo! Oggi Eddy, per un tratto, è sembrato un po' affaticato. Ma si può esser certi che, domani, una volta ancora, sarà puntuale all'appuntamento. Alle sue spalle la lotta per il secondo posto. Poche speranze per noi: Gimondi non e in vena, Vianelli soffre dì dolori intestinali. Gigi Boccacini

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